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ANIMALI, MINERALI e ROCCE - Banca Popolare di Sondrio

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I rapporti con l’uomo<br />

Questa specie è del tutto particolare,<br />

normalmente considerata una civetta e,<br />

invece, scientificamente inclusa tra gli<br />

allocchi.<br />

In pratica, è ritenuta un anello <strong>di</strong><br />

congiunzione fra gli Strix, ossia gli<br />

allocchi, e le civette, ma con caratteri<br />

più affini al primo gruppo, ossia alla<br />

famiglia degli Strigi<strong>di</strong>.<br />

Per chi sa vincere l’istintivo timore<br />

superstizioso legato a questi uccelli<br />

notturni, ritenuti annunciatori <strong>di</strong> morte,<br />

non può <strong>di</strong>sconoscere la bellezza della<br />

civetta capogrosso, dai gran<strong>di</strong> occhi che<br />

guardano il buio e sembrano<br />

nascondere chissà quali misteri, mentre<br />

nel silenzio si ripete il suo richiamo.<br />

È un breve «u-u», dal timbro che ricorda<br />

il suono <strong>di</strong> un’ocarina, con note<br />

ascendenti che finiscono per assumere<br />

una cadenza un po’ ossessiva.<br />

Qualcuno tiene la civetta capogrosso in<br />

gran<strong>di</strong> voliere, dove l’animale vive<br />

tranquillo adattandosi senza <strong>di</strong>fficoltà<br />

alla prigionia, ma è una crudeltà<br />

privare questo uccello della libertà e<br />

togliere al bosco questo eccezionale<br />

equilibratore della piccola fauna<br />

terragnola che, se in<strong>di</strong>sturbata, si<br />

moltiplicherebbe in modo eccessivo<br />

recando gran danno all’agricoltura<br />

delle zone <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione.<br />

donare il suo territorio, al quale è affezionatissima; il magro cibo, costituito soprattutto<br />

da topi, lo cerca allora anche nelle ore <strong>di</strong>urne.<br />

Un giorno d’inverno, mentre scendo con gli sci attraverso un folto lariceto, la<br />

scorgo, aggrappata con i grossi artigli piumati a un ramo, probabilmente intenta<br />

a cacciare. Mi fermo a pochi metri <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza e vedo con meraviglia che non<br />

vola via. Mi guarda con gli enormi, sproporzionati occhi gialli che sembrano<br />

esprimere grande stupore con la loro perfetta roton<strong>di</strong>tà. Perché non si muove?<br />

Non sono il suo peggiore, anzi unico nemico? Ma forse capisce che la neve la<br />

protegge, perché mi blocca i movimenti e mi vede goffo, inerme, inoffensivo.<br />

Dopo aver scattato alcune foto la lascio sperando che faccia buona caccia e augurandomi<br />

<strong>di</strong> sentirla cantare una notte <strong>di</strong> primavera quando verrò nuovamente<br />

quassù ad assistere alle parate amorose del gallo cedrone.<br />

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