ANIMALI, MINERALI e ROCCE - Banca Popolare di Sondrio

Sotto: l’ampio conoide di Albosaggia che si
apre di fronte a Sondrio. In primo piano il
percorso dell’Adda deviato dal materiale di
deiezione.
In basso a destra: Morbegno, uno dei più
importanti centri urbani sorti su conoide. Sono
visibili i solchi delle due valli – Valgerola e
Valle del Bitto di Albaredo – che confluiscono
a monte dell’abitato.
La capacità erosiva di un corso d’acqua dipende, a parità di altri fattori, dalla
pendenza dell’alveo. Quando un torrente sfocia in una valle poco acclive, subisce
una sorta di brusca frenata e deposita gran parte del materiale trasportato;
lentamente si sopraeleva rispetto al livello topografico circostante, fino
a straripare ed assumere un nuovo corso. Le repliche del ciclo determinano un
movimento «a tergicristallo», che modella in forma di ventaglio i materiali depositati.
Hanno così tratto origine, alla confluenza delle incisioni torrentizie laterali con
le valli dell’Adda e della Mera, quelle forme alluvionali di accumulo, che i geomorfologi
denominano, in modo forse poco elegante, conoidi di deiezione.
L’apice del conoide è costituito da materiali grossolani, l’unghia da frazioni più
minute. Questa variazione granulometrica dei sedimenti consente di distinguere
i conoidi di deiezione dai coni di frana, come il Campone di Sernio, dove si
riscontra una inversione nell’ordine di deposito dei materiali.
La pressione esercitata dal ventaglio alluvionale determina spesso una deviazione
del corso d’acqua collettore: il conoide del Torchione ad esempio ha
costretto l’Adda a descrivere un’ampia curva rivolta verso settentrione.
Sui conoidi di deiezione, sopraelevati rispetto alle piane un tempo paludose,
sono sorti molti dei centri abitati della provincia: il nucleo di Sondrio è ubicato
sul conoide del Mallero, Morbegno occupa il conoide del Bitto, Grosotto
quello del Roasco.
Con opere di imbrigliamento ed arginatura si è cercato di tamponare il pericolo,
insito nella genesi stessa dei conoidi, di improvvise esondazioni.
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