ANIMALI, MINERALI e ROCCE - Banca Popolare di Sondrio

Marmitte torrentizie
scolpite lungo
l’alveo del Serio a
monte di Boffetto.
Marmitte dei giganti
Le marmitte dei giganti sono cavità emisferiche o cilindriche scavate, entro
rocce coerenti, dall’azione abrasiva di acque vorticose, che trascinano frammenti
solidi piuttosto grossolani. Si distinguono marmitte glaciali, rare in provincia
con la significativa eccezione del Parco della valle della Mera tra Chiavenna
e Prosto, da marmitte torrentizie o fluviali.
Le acque di fusione dei ghiacciai, serpeggiando in superficie, incidono minuti
meandri fino a precipitare nei crepacci insieme con i detriti morenici asportati.
Cadendo sul substrato roccioso vi scavano, con un lento lavorio di secoli,
una serie di cavità delimitate da pareti minutamente striate, che spesso conservano
sul fondo i residui dei ciottoli abrasivi.
Non lontano dalla chiesetta di Campo Franscia, in Valmalenco, sui dossi serpentinosi
esarati dal ghiacciaio del Bernina esistono alcune belle marmitte, fino a
quasi un metro di diametro, di sicura origine glaciale. In alta val di Scerscen,
alla sommità del verrou che delimita il pianoro di testata, una elegante marmitta
larga una sessantina di centimetri mostra al centro una colonnina rocciosa
risparmiata dal moto centrifugo dei frammenti solidi.
Le acque vorticose dei torrenti e dei fiumi possono scolpire in modo analogo
l’alveo roccioso su cui scorrono.
Risalendo le forre terminali di alcune valli orobiche si possono talvolta osservare
suggestive marmitte «sospese» rispetto al corso attuale del torrente, a
testimoniare la gradualità con cui si esercita l’azione erosiva dell’acqua.
Nel cortile del palazzo della provincia a Sondrio si può ammirare una bella
marmitta emisferica incisa nel serpentino compatto, che una ventina d’anni or
sono era stata asportata dall’alveo del Mallero poco a valle di Torre.
202