ANIMALI, MINERALI e ROCCE - Banca Popolare di Sondrio

La Valle di Vedello, tramite il Passo del Salto,
era una via di collegamento tra la Valtellina e
la Valle Seriana.
La siderite pura raggiunge appena il 48% di ferro, contro ad esempio il 72% della
magnetite, ma può essere arricchita per semplice arrostimento.
L’abbandono delle miniere e delle fucine fu determinato quindi non tanto dall’esaurimento
o dalla povertà dei giacimenti, quanto piuttosto dalla loro posizione
geografica, in relazione con le vie di comunicazione esistenti, che determinava
costi di escavazione e di trasporto non competitivi.
Secondo il Guicciardi causa non trascurabile di tale abbandono sarebbe anche
il progressivo esaurimento del combustibile e, come conseguenza dell’indiscriminato
taglio dei boschi, la caduta di «lavine, che scendendo dalle alte scogliere
e seco conducendo enormi massi, atterravano le supposte case».
Se l’«epoca del ferro» si può considerare definitivamente chiusa per il comune
di Piateda, alcuni anni fa è stata accertata la presenza di cospicui giacimenti di
minerali di uranio.
Entro le rocce scistose affioranti presso il lago di Scais i tecnici dell’AGIP Mineraria
hanno riconosciuto un giacimento di pechblenda (ossido di uranio).
Completato nell’autunno del 1976 il rilevamento superficiale, si è poi proceduto
alla effettuazione di sondaggi in profondità, mediante lo scavo di un sistema di
gallerie entro le rocce sterili incassanti, da cui derivare una rete di trivellazioni
dirette verso il banco mineralizzato.
Sorge spontaneo chiedersi come mai un giacimento così rilevante sia stato
individuato solo in questi ultimi anni.
In realtà la pechblenda costituisce venette e grumi neri amorfi del tutto incospicui
ed indistinguibili ad una osservazione non strumentale.
Mancano anche quei tipici minerali di alterazione superficiale, vivacemente
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