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ANIMALI, MINERALI e ROCCE - Banca Popolare di Sondrio

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La cava <strong>di</strong> piode del Sasso dei Corvi<br />

in Valmalenco.<br />

La genesi della magnetite appare infatti legata ai processi metamorfici che<br />

determinano la trasformazione in serpentino, fillosilicato <strong>di</strong> magnesio, dell’olivina,<br />

nesosilicato <strong>di</strong> ferro e magnesio.<br />

Il problema è stabilire se la magnetite è rimasta <strong>di</strong>sseminata nella roccia, come<br />

si può ad esempio osservare in alta Val Torreggio, o se, per una sorta <strong>di</strong> effetto<br />

«spugna compressa», ha subìto un processo <strong>di</strong> concentrazione, così da costituire<br />

un giacimento economicamente utile.<br />

La questione meriterebbe uno stu<strong>di</strong>o approfon<strong>di</strong>to ed è significativo come Dino<br />

Di Colbertaldo, forse il più noto giacimentologo italiano, segnali, senza però alcuna<br />

precisazione, la presenza <strong>di</strong> un giacimento <strong>di</strong> magnetite nei <strong>di</strong>ntorni <strong>di</strong> Chiesa.<br />

Piombo e argento<br />

Giulio Curioni riferisce che nel 1865 vennero eseguiti lavori <strong>di</strong> ricerca «<strong>di</strong>etro<br />

tracce <strong>di</strong> galena ricca <strong>di</strong> mill. 2,68 <strong>di</strong> argento» presso la cima della Corna <strong>di</strong> Zana<br />

in Val Torreggio. «Si fecero tre tentativi <strong>di</strong> escavazione in un banco <strong>di</strong> quarzo<br />

interposto a lenti talcose, nelle quali sono frequenti piccoli banchi o strati <strong>di</strong><br />

quarzo e <strong>di</strong> calcaree cristalline bianchicce. Il banco <strong>di</strong> quarzo che conteneva<br />

tracce <strong>di</strong> minerale <strong>di</strong> piombo grosso circa 40 cm e dopo 15 m si assottigliava...».<br />

Non essendo risultate queste tracce promettenti, i lavori vennero «tosto abbandonati».<br />

A parte l’irrilevanza del giacimento, si tratta <strong>di</strong> una delle poche in<strong>di</strong>cazioni<br />

esaurienti e <strong>di</strong> prima mano.<br />

Il Jervis, piuttosto lapidariamente, informa inoltre che all’Alpe <strong>di</strong> Ponte «tra i<br />

torrenti Lanterna e Mallero» esisteva una miniera <strong>di</strong> piombo, da cui veniva<br />

estratta della galena argentifera.<br />

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