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ANIMALI, MINERALI e ROCCE - Banca Popolare di Sondrio

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Cristalli <strong>di</strong> quarzo, ricoperti <strong>di</strong> magnesite,<br />

raccolti al «Dosso dei cristalli», Valmalenco.<br />

A destra: cristalli <strong>di</strong> demantoide, immersi<br />

nell’amianto compatto, rinvenuti allo «Sferlùn»<br />

in Valmalenco.<br />

Rocce ver<strong>di</strong><br />

Rocce serpentinose costituiscono il nucleo centrale della Valmalenco e, su <strong>di</strong><br />

un’area più limitata, il basamento dei monti che fiancheggiano ad oriente la<br />

piana <strong>di</strong> Chiavenna.<br />

Sono <strong>di</strong> colore verde piuttosto scuro, ma in superficie, per alterazione atmosferica<br />

dei minerali <strong>di</strong> ferro contenuti, si ricoprono <strong>di</strong> una pellicola rosso ocra.<br />

Spesso si presentano in masse compatte suscettibili <strong>di</strong> taglio in lastre che, lucidate,<br />

danno gradevoli effetti decorativi.<br />

Dove invece le azioni <strong>di</strong>namo-metamorfiche siano state più intense, assumono<br />

una tessitura scistosa e presentano una facile sud<strong>di</strong>visibilità in sottili piode,<br />

impiegate, con ottimi risultati, come materiali per copertura dei tetti.<br />

Entro le fessure che attraversano la fascia periferica delle rocce serpentinose<br />

si rinviene l’amianto in fibre bianche, lunghe anche più <strong>di</strong> un metro. Le miniere<br />

sono inattive dal momento in cui il minerale è stato <strong>di</strong>chiarato cancerogeno.<br />

A contatto o intercalati entro la formazione delle rocce ver<strong>di</strong> affiorano anche<br />

banchi <strong>di</strong> talco e lenti <strong>di</strong> un cloritoscisto, localmente denominato pietra ollare.<br />

Mentre il talco è oggetto <strong>di</strong> intenso sfruttamento come minerale industriale, la<br />

pietra ollare lavorabile al tornio perché tenera quasi come il legno, viene impiegata<br />

per farne pentole, i caratteristici “laveggi”, vasi e sculture artigianali.<br />

Numerosi sono i minerali che si possono rinvenire impiantati sulle fessure delle<br />

rocce ver<strong>di</strong>, spesso annidati nell’amianto o nella calcite.<br />

Splen<strong>di</strong><strong>di</strong> per il colore verde oliva e la trasparenza sono i granati demantoi<strong>di</strong><br />

che, tagliati a gemma, rivelano una <strong>di</strong>spersione della luce anche superiore a<br />

quella del <strong>di</strong>amante. Molto ricercata dai collezionisti è poi la rara perovskite,<br />

che si presenta in cristalli cubici bruni o gialli.<br />

Rocce se<strong>di</strong>mentarie<br />

Affiorano soprattutto nel bormiese ed in alta Valchiavenna e vengono in qualche<br />

caso utilizzate per farne pietrisco o per la preparazione della calce.<br />

Rocce metamorfiche acide<br />

Sono <strong>di</strong> gran lunga le più <strong>di</strong>ffuse in provincia <strong>di</strong> <strong>Sondrio</strong> e vengono talora estratte<br />

come materiale da rivestimento (beole e quarziti).<br />

Si può ricordare infine come, entro le formazioni metamorfiche della Valle <strong>di</strong><br />

Scais, sia stata qualche anno ad<strong>di</strong>etro accertata la presenza <strong>di</strong> un cospicuo giacimento<br />

<strong>di</strong> uranio.<br />

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