ANIMALI, MINERALI e ROCCE - Banca Popolare di Sondrio
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Nella pagina a fianco, in alto: taglio del<br />
serpentino e, in basso, lastre <strong>di</strong><br />
serpentinoscisto.<br />
Cava <strong>di</strong> serpentino a Chiesa in Valmalenco.<br />
Serpentino<br />
Le serpentiniti sono rocce metamorfiche ultrabasiche, <strong>di</strong> colore verde più o<br />
meno intenso, talora con screziature <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenti toni, così da assomigliare alla<br />
pelle <strong>di</strong> un serpente.<br />
Generalmente compatte e massicce, a seguito <strong>di</strong> forti pressioni orientate possono<br />
<strong>di</strong>venire lamellari, assumendo il nome <strong>di</strong> serpentinoscisti. Sono costituite<br />
da silicati <strong>di</strong> magnesio idrati, quali l’antigorite ed il crisotilo, ed hanno tratto<br />
origine dal metamorfismo dei livelli superiori del mantello terrestre.<br />
Contengono spesso grumi o venette <strong>di</strong> magnetite che, resistenti alla abrasione,<br />
sporgono in superficie, conferendo alla roccia, per altro piuttosto saponosa<br />
specie se umida, una certa scabrosità e quin<strong>di</strong> un più sicuro appiglio per<br />
l’alpinista.<br />
Per alterazione atmosferica della magnetite si ricoprono <strong>di</strong> una patina rugginosa<br />
rosso brunastra: <strong>di</strong> qui i toponimi Corna Rossa, Sasso Arso, Corni Bruciati,<br />
Caval <strong>di</strong> Bronzo così frequenti in Valmalenco.<br />
L’aspetto brullo e come riarso dei rilievi serpentinosi,<br />
oltre all’imponenza delle coltri detritiche<br />
che li cingono, deve aver ispirato le<br />
antiche leggende <strong>di</strong> incen<strong>di</strong> e cataclismi immani.<br />
Tanto più che è talora possibile osservare,<br />
soprattutto in alta Val Torreggio, qualche strana<br />
fulgurite (un eccellente campione è conservato<br />
nella collezione dell’ing. G. Guicciar<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Sondrio</strong>), canalicolo vetrificato prodotto dal<br />
fulmine.<br />
L’affioramento più esteso <strong>di</strong> rocce serpentinose<br />
in provincia <strong>di</strong> <strong>Sondrio</strong> comprende il nucleo<br />
centrale della Valmalenco; più limitati<br />
sono gli affiorameti della Val Masino, all’altezza<br />
dei Bagni, e della Valchiavenna, lungo le<br />
pen<strong>di</strong>ci settentrionali del Monte Matra.<br />
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