ANIMALI, MINERALI e ROCCE - Banca Popolare di Sondrio

Rocce granitiche al Passo di Bondo in
Valmasino.
Nella pagina a fianco, sopra:
pinnacoli di rocce sedimentarie
all’Acqua del Gallo. Sotto:
stratificazione di rocce sedimentarie ­
Cime di Plator nella Valle di Fraele.
Rocce sedimentarie
Si formano per deposito e successiva cementazione di materiali detritici, resti
organici, sali minerali.
Sono facilmente riconoscibili quando presentano una marcata stratificazione
e quando contengono resti fossili.
Il più esteso affioramento di rocce sedimentarie occupa il settore ubicato a
Nord della linea tettonica che congiunge il Passo di Cassana con il Gran Zebrù.
Piuttosto rilevanti sono anche le fasce che corrono lungo il crinale orobico e
dal Passo dello Spluga fino alle falde meridionali del Pizzo Galleggione.
Diffusi sono soprattutto i calcari, formatisi nel corso dell’era mesozoica in un
ambiente marino piuttosto caldo, per un processo di precipitazione biochimica
del carbonato di calcio. In qualche caso si deve poi essere verificata una parziale
sostituzione del calcio con il magnesio e quindi una transizione verso litotipi
dolomitici.
In Val Federia ed in Val Alpisella si possono rinvenire resti fossili macroscopici:
gusci di molluschi, polipai di coralli, piastre di echinodermi, conchiglie di
ammoniti, rostri di belemniti.
Calcari e dolomie sono talvolta oggetto di escavazione per ricavarne calce
magra, cemento e pietrisco.
Meno diffuse sono le rocce clastiche, derivanti da compattazione di materiali
detritici, come le arenarie, i conglomerati ed i tufi del crinale orobico, e le rocce
di deposito chimico, rappresentate soprattutto da livelli gessosi.
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