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ANIMALI, MINERALI e ROCCE - Banca Popolare di Sondrio

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Cristallo <strong>di</strong> 4 x 4 mm in pegmatite. Val Sissone.<br />

Coll. e foto F. Bedogné.<br />

A destra: cristallo <strong>di</strong> 1,5 mm con <strong>di</strong>opside e<br />

clinocloro, rinvenuto presso l’Alpe La Tieda<br />

(Chiavenna). Coll. F. Bedogné - Foto R.<br />

Appiani.<br />

Zircone<br />

Diffuso accessorio <strong>di</strong> molte rocce, soprattutto eruttive acide e scistoso-cristalline,<br />

lo zircone, silicato <strong>di</strong> zirconio tetragonale, è piuttosto raro in cristalli ben<br />

visibili. Spesso, in sostituzione dello zirconio, contiene altri elementi come<br />

torio ed uranio, oltre ad afnio e terre rare. In questi casi manifesta una certa<br />

ra<strong>di</strong>oattività. I berilli <strong>di</strong> pegmatite, <strong>di</strong> solito azzurri, quando sono associati a<br />

zircone, assumono colorazione gialla o verdastra. Le ra<strong>di</strong>azioni emesse dal<br />

torio e dall’uranio avviano la demolizione del reticolo cristallino del berillo,<br />

determinando il cambiamento <strong>di</strong> colore. Nel testo <strong>di</strong> C. M. Gramaccioli «I minerali<br />

valtellinesi nella raccolta <strong>di</strong> Pietro Sigismund», e<strong>di</strong>to nel 1962, viene segnalata<br />

la presenza <strong>di</strong> zircone in Val Dombastone, a est <strong>di</strong> Sondalo, ed al Circo<br />

Porcellizzo, in alta Val Masino. Così P. Sigismund descrive il primo ritrovamento<br />

<strong>di</strong> zircone in provincia <strong>di</strong> <strong>Sondrio</strong>, avvenuto nel 1901: «Lo trovai abbastanza<br />

abbondantemente in un masso <strong>di</strong> pegmatite molto feldspatica con quantità<br />

grande <strong>di</strong> apatite nel letto del torrente Lenasco all’imboccatura della Val Dombastone.<br />

I cristalli, <strong>di</strong> color bruno vinato, sono per lo più piccolissimi ed assai<br />

allungati, misurando nel senso <strong>di</strong> quest’asse però rare volte oltre ai 2 mm...».<br />

Attualmente le località della provincia <strong>di</strong> <strong>Sondrio</strong> in cui è stato rinvenuto lo<br />

zircone sono una quarantina, per cui è possibile accennare solo alle più significative.<br />

Cristalli formati da una bipiramide piuttosto ottusa con esigue facce<br />

<strong>di</strong> prisma, in genere color caffelatte, fino a 4 mm, sono inclusi in una insolita<br />

pegmatite della Val Sissone ricca <strong>di</strong> titanite ed allanite. I cristalli più ricchi <strong>di</strong><br />

faccette speculari, costituiti da un nucleo opaco ricoperto da una pellicola traslucida<br />

bruno violacea, sono impiantati nelle cavità delle pegmatiti <strong>di</strong> Tanno,<br />

a monte <strong>di</strong> Chiavenna.<br />

Molto ricercati per la bellezza e la rarità sono gli zirconi delle ro<strong>di</strong>ngiti, rocce<br />

filoniane formate da silicati <strong>di</strong> calcio, magnesio e ferro, geneticamente legate<br />

al serpentino. Cristalli prismatici, talora tozzi a facce rombiche, lunghi fino a<br />

3 mm, bianco ghiaccio, incolori, rosei o aranciati, niti<strong>di</strong> e lucenti, si annidano<br />

nelle fessure delle ro<strong>di</strong>ngiti dell’alta Val Torreggio e del Parco delle Marmitte.<br />

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