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ANIMALI, MINERALI e ROCCE - Banca Popolare di Sondrio

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Laumontite. Gruppo <strong>di</strong> cristalli <strong>di</strong> 10-12 mm,<br />

rinvenuto presso Stoveno (Chiavenna).<br />

Coll. A. Caligari - Foto R. Appiani.<br />

A destra: Heulan<strong>di</strong>te. Cristalli fino a 15 mm<br />

con aghi <strong>di</strong> scolecite. Val Piana (Val Codera).<br />

Coll. F. Bedogné - Foto R. Appiani.<br />

Zeoliti<br />

Le zeoliti sono silicati <strong>di</strong> alluminio e <strong>di</strong> metalli monovalenti e bivalenti, come<br />

so<strong>di</strong>o, potassio, calcio e bario, con una particolare struttura ad alveare, che<br />

delimita cavità o canali in cui si collocano molecole d’acqua facilmente rimovibili<br />

per riscaldamento. Possiedono la proprietà <strong>di</strong> scambiare gli ioni so<strong>di</strong>o con<br />

gli ioni calcio e magnesio presenti nelle soluzioni acquose in cui vengano immerse.<br />

Venivano quin<strong>di</strong> usate, fino a quando furono <strong>di</strong>chiarate cancerogene,<br />

per addolcire le acque dure. Si formano in ambiente superficiale per alterazione<br />

chimica <strong>di</strong> alcuni silicati, soprattutto feldspati, operata dall’acqua. Nei glossari<br />

<strong>di</strong> mineralogia più aggiornati vengono elencate 50 <strong>di</strong>verse zeoliti. Di queste, 14<br />

sono presenti in provincia <strong>di</strong> <strong>Sondrio</strong>: analcime, cabasite, epistilbite, gismon<strong>di</strong>na,<br />

gmelenite, gonnar<strong>di</strong>te, heulan<strong>di</strong>te, laumontite, mesolite, natrolite, scolecite,<br />

stellerite, stilbite e thomsonite. È qui possibile accennare solo ai ritrovamenti<br />

<strong>di</strong> maggior interesse collezionistico o scientifico. Sulle fessure delle anfiboliti<br />

affioranti al Monte del Forno, in Valmalenco, sono a volte impiantati<br />

romboedri bianchi <strong>di</strong> cabasite ed aghi incolori <strong>di</strong> scolecite, lunghi fino a 3 cm,<br />

associati tra l’altro con epidoto, prehnite ed albite.<br />

Nelle anfiboliti della Val Schiesone compaiono invece cavità rivestite da laumontite<br />

in prismi obliqui, bianchi e lucenti, talora geminati a coda <strong>di</strong> ron<strong>di</strong>ne,<br />

anche centimetrici, e da heulan<strong>di</strong>te in tozzi prismi monoclini incolori, perlacei<br />

sulla sfaldatura.<br />

Nei calcefiri alterati della Val Zebrù e della Val Masino sono state insolitamente<br />

rinvenute nitide bipirami<strong>di</strong> bianche <strong>di</strong> gismon<strong>di</strong>na, una zeolite che si riteneva<br />

esclusiva <strong>di</strong> rocce vulcaniche. La mesolite, molto rara tranne che in un affioramento<br />

<strong>di</strong> epidosite in Valle Preda Rossa, forma ciuffi o feltri <strong>di</strong> aghetti bianchi<br />

e sericei, flessibili. La stilbite è comune in estese croste <strong>di</strong> cristalli ricurvi a<br />

covone, bianchi o color crema, che rivestono le fessure <strong>di</strong> numerose rocce.<br />

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