ANIMALI, MINERALI e ROCCE - Banca Popolare di Sondrio
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«...come pernice che i piccoli ha<br />
perduto, vago tra le montagne.<br />
Dicono che possie<strong>di</strong> una trappola:<br />
ten<strong>di</strong>la, affinché possa cadervi.»<br />
Nahabed Kuciag<br />
I rapporti con l’uomo<br />
Le pernici, in genere, sono note<br />
all’uomo sin dalla più remota antichità<br />
perché considerate cibo <strong>di</strong> grande<br />
prelibatezza.<br />
Si racconta, ad<strong>di</strong>rittura, che Carlo<br />
Magno se ne cibasse prima delle<br />
battaglie per acquisire forza e «luci<strong>di</strong>tà<br />
<strong>di</strong> mente». Il Re Sole, Luigi XIV <strong>di</strong><br />
Francia, quando voleva assoggettarsi a<br />
una <strong>di</strong>eta particolare, si nutriva<br />
soltanto <strong>di</strong> pernici dette appunto «cibo<br />
da re»; se possibile, proprio <strong>di</strong> Lagopus<br />
mutus, ossia <strong>di</strong> pernice bianca tipica<br />
delle alte montagne o dell’estremo nord<br />
europeo. A questo proposito, Lapponi e<br />
Finlandesi la considerano selvaggina <strong>di</strong><br />
scarso pregio dato il gran numero <strong>di</strong><br />
esemplari presenti a quella latitu<strong>di</strong>ne.<br />
Differente la situazione nel nostro<br />
Paese ed è auspicabile che questa<br />
specie meriti una sicura protezione<br />
della Legge per non privare l’ambiente<br />
montano <strong>di</strong> una delle presenze più<br />
preziose, sia nella livrea invernale sia<br />
in quella estiva, quando il bianco si<br />
maschera parzialmente <strong>di</strong> bruno, giallo<br />
e grigio.<br />
Malgrado la pernice bianca non mostri<br />
eccessivo timore dell’uomo, le femmine<br />
conservano un eccezionale istinto<br />
protettivo verso i piccoli, anche quando<br />
sono ormai in<strong>di</strong>pendenti; basta un lieve<br />
rumore perché la madre li raggiunga e<br />
stenda su <strong>di</strong> essi le ali per nasconderli e<br />
<strong>di</strong>fenderli.<br />
A sinistra, dall'alto in basso: femmina che<br />
cova mimetizzata fra l'erba e i sassi: nido con<br />
uova; in cerca <strong>di</strong> cibo sulla neve e pernice in<br />
veste estiva. Sopra: pernici in livrea invernale<br />
posate sulla neve e in volo. A destra: il<br />
caratteristico cunicolo nella neve.<br />
Nel nutrimento si accontenta <strong>di</strong> tutto quel poco che l’alta montagna può offrire:<br />
germogli, ra<strong>di</strong>ci, bacche, semi e, d’estate, insetti e larve. Anche negli inverni<br />
più rigi<strong>di</strong> e abbondanti <strong>di</strong> nevicate non scende al <strong>di</strong> sotto dei larici ad alto<br />
fusto, cercando <strong>di</strong> sfruttare le poche parti <strong>di</strong> terreno prive <strong>di</strong> neve per le slavine<br />
o per ripidezza della montagna.<br />
Nel periodo invernale vive in piccoli stormi che in primavera si sbrancano. Si<br />
formano così le coppie, ognuna delle quali occupa un determinato territorio<br />
che viene poi <strong>di</strong>feso dagli intrusi con determinazione, così come d’altra parte<br />
avviene per gli uccelli in generale.<br />
Le uova, da 4 a 12 per covata, vengono deposte in giugno, generalmente ad<br />
altitu<strong>di</strong>ni elevate (2300-2600 metri) e in luoghi sovente senza alcun riparo dalle<br />
intemperie, e sono covate dalle femmine per un periodo <strong>di</strong> 3-4 settimane. Il<br />
maschio sorveglia e attira su <strong>di</strong> sé l’attenzione <strong>di</strong> eventuali <strong>di</strong>sturbatori.<br />
I piccoli seguono poi la madre, che insegna loro a nutrirsi, e spariscono fra sassi<br />
e cespugli al minimo allarme. La crescita è rapida, ma non senza inconvenienti<br />
più o meno gravi rappresentati dai soliti rapaci e dalle avversità atmosferiche,<br />
che possono decimare le covate con in<strong>di</strong>vidui ancora troppo giovani.<br />
Animale meraviglioso e dalle caratteristiche così particolari che, è inutile <strong>di</strong>re,<br />
andrebbe protetto e rispettato.<br />
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