ANIMALI, MINERALI e ROCCE - Banca Popolare di Sondrio

A sinistra: schorlite di abito prismatico tozzo
rinvenuta in alta Val Codera.
Coll.: R. Tam - Foto: F. Bedogné.
A destra: schorlite di abito prismatico
allungato (31 x 3 mm), proveniente dalla
pegmatite di Pizzo in bassa Val Chiavenna.
Coll. e foto F. Bedogné.
Tormaline
La famiglia delle tormaline, borosilicati con formula intricata come un puzzle,
comprende numerose specie, di cui tre sicuramente presenti in provincia di
Sondrio.
Il termine ferrifero, la schorlite, compare in numerose pegmatiti ed in alcune
vene di quarzo. Prismi trigonali nero ebano, lucentissimi, lunghi fino ad alcuni
centimetri, terminati in modo differente alle due estremità, si rinvengono in
località Pizzo, poco a valle di Chiavenna, entro le porzioni quarzose di un differenziato
filoniano acido. Nelle cavità della pegmatite di Tanno, sempre alle
pendici del Mottaccio, si annidano cristalli ancora neri ma con trasparenze
rosso cupo, talvolta sottili come capelli e con insolite terminazioni oblique.
Campioni spettacolari con cristalli anche enormi, neri, picei e purtroppo fragili,
provengono dall’alta Val Codera e dal distretto di Sondalo.
Più rara ed in genere associata a rocce scistose è la dravite, il termine a magnesio
prevalente. Nitidi prismi bruni con riflessi giallo olio, lunghi fino a oltre un
centimetro, inclusi entro lamelle argentee di muscovite, si possono raccogliere
in una vecchia discarica di lavori idroelettrici di fronte a Borgonuovo di Piuro.
Recentemente è stata accertata la presenza di una curiosa dravite rosea nel
giacimento manganesifero della Val Sora nel territorio di Torre Santa Maria.
Alcuni cristallini di un bel giallo vivo con zone di trasparenza, rinvenuti da D.
Colzada in Val Codera, nei dintorni del bivacco Vaninetti, secondo recenti analisi,
si possono attribuire all’elbaite, la specie contenente litio suscettibile di taglio
come gemma.
147