ANIMALI, MINERALI e ROCCE - Banca Popolare di Sondrio
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Ottaedri <strong>di</strong> spinello verde rinvenuti in Val<br />
Sissone. A sinistra Coll. F. Grazioli;<br />
a destra Coll. A. Costa.<br />
Spinello<br />
Lo spinello propriamente detto, ossido <strong>di</strong> magnesio ed alluminio, era ritenuto<br />
un minerale molto raro per la provincia <strong>di</strong> <strong>Sondrio</strong>.<br />
In una pubblicazione del 1893 G. Link descrisse i minutissimi ottaedri incolori,<br />
che sono annidati entro le geo<strong>di</strong> dell’ercinite <strong>di</strong> Le Prese. Alcuni cristalli violacei,<br />
anche gran<strong>di</strong> come piselli ma piuttosto scabri, erano poi stati rinvenuti<br />
nel 1938 da G. Miotti in un calcefiro affiorante presso l’Alpe Girosso in Valmalenco.<br />
Assume quin<strong>di</strong> un particolare significato la segnalazione che in questi<br />
ultimi anni, nei massi franati dalla piramide del Vazzeda verso la Val Sissone,<br />
sono stati raccolti numerosi e talvolta splen<strong>di</strong><strong>di</strong> campioni <strong>di</strong> spinello.<br />
Piuttosto comuni sono soprattutto i cristalli <strong>di</strong> un colore verdeazzurro, con<br />
passaggi <strong>di</strong> tinta, anche sullo stesso campione, verso il ver<strong>di</strong>no chiaro e il verde<br />
cupo: talora semitrasparenti e a viva lucentezza vitrea, sono in genere costituiti<br />
dal solo ottaedro. I più gran<strong>di</strong>, che possono raggiungere i 12-15 mm,<br />
tendono ad assumere un abito tabulare per lo sviluppo preponderante <strong>di</strong> due<br />
facce opposte rispetto alle altre. Interessanti sono anche le forme scheletriche,<br />
dovute ad un più rapido accrescimento dei cristalli in corrispondenza degli<br />
spigoli, e i geminati <strong>di</strong> contatto. Molto rari, ma attraenti per colore e lucentezza,<br />
sono gli spinelli viola e cilestrini, piuttosto <strong>di</strong>ffusi i cristalli neri della varietà<br />
pleonasto.<br />
Le analisi chimiche hanno rivelato la presenza, accanto agli ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> alluminio<br />
e magnesio predominanti, anche <strong>di</strong> ossido <strong>di</strong> zinco, ad in<strong>di</strong>care un termine della<br />
serie isomorfa spinello-gahnite, che si colloca nelle imme<strong>di</strong>ate vicinanze del<br />
primo.<br />
La paragenesi si completa con granuli aranciati <strong>di</strong> clinohumite, lamine <strong>di</strong> flogopite<br />
verde o violacea, noduli bianchi <strong>di</strong> forsterite, grumi azzurrastri attribui–<br />
bili all’apatite. A volte i cristalli <strong>di</strong> spinello appaiono poi racchiusi entro un’aureola<br />
<strong>di</strong> alterazione costituita da una miscela <strong>di</strong> idrotalcite e manasseite.<br />
Eleganti campioni <strong>di</strong> spinello roseo o nero sono stati rinvenuti anche all’imbocco<br />
della Val Codera ed in alta Val Zebrù.<br />
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