ANIMALI, MINERALI e ROCCE - Banca Popolare di Sondrio
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Nodulo centimetrico <strong>di</strong> sigismun<strong>di</strong>te,<br />
contornato da un involucro <strong>di</strong> limonite bruno<br />
rossastro, nel quarzo.<br />
Coll. P. Gentile - Foto R. Appiani.<br />
La località <strong>di</strong> ritrovamento della sigismun<strong>di</strong>te, poco<br />
a valle dell’Alpe Groppera.<br />
Foto P. Gentile.<br />
Sigismun<strong>di</strong>te<br />
Tra la Val Scalcoggia e la Val Groppera, a nord-est <strong>di</strong> Madesimo,<br />
affiora un livello <strong>di</strong> quarziti e quarzoscisti, che si ritiene<br />
sia derivato da una arenaria <strong>di</strong> età permiana, vecchia <strong>di</strong> oltre<br />
250 milioni <strong>di</strong> anni, metamorfosata durante l’orogenesi alpina.<br />
Alcuni studenti dell'Università <strong>di</strong> Milano, nel corso <strong>di</strong> una<br />
campagna geologica, hanno scoperto, entro questa formazione,<br />
due estesi giacimenti <strong>di</strong> fosfati, <strong>di</strong> probabile origine organica.<br />
Noduli anche centimetrici e rozzi cristalli blu <strong>di</strong> lazulite,<br />
spesso associati con lamine nere, metalliche, <strong>di</strong> ematite,<br />
spiccano sul quarzo bianco e la mica verde chiara che costituiscono<br />
la matrice. Nella cavità della roccia si annidano una<br />
quin<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> minerali <strong>di</strong>versi, spesso <strong>di</strong> rilevante interesse<br />
scientifico, come crandallite, woodhouseite, svangbergite,<br />
goyazite e pirofillite.<br />
L’esame sistematico del materiale raccolto, compiuto da E.<br />
Sciesa del C.N.R. <strong>di</strong> Milano me<strong>di</strong>ante microsonda elettronica, ha consentito<br />
l’insperato ritrovamento <strong>di</strong> una specie nuova in natura.<br />
Il campione analizzato, uno dei due conosciuti, rinvenuti da P. Gentile, è un<br />
nodulo verde grigiastro con evidente sfaldatura e lucentezza untuosa, grande<br />
come un kiwi, per la verità <strong>di</strong> scarso pregio estetico. Chimicamente il minerale<br />
è un fosfato idrato <strong>di</strong> bario, so<strong>di</strong>o, calcio, ferro ed alluminio, che possono in<br />
parte essere sostituiti da potassio, piombo, stronzio, magnesio e manganese.<br />
La risoluzione della struttura, un vero e proprio puzzle, e la determinazione delle<br />
proprietà fisiche si devono a F. Demartin, C.M. Gramaccioli e T. Pilati dell’Università<br />
<strong>di</strong> Milano.<br />
Il nome proposto per designare la nuova specie sigismun<strong>di</strong>te, in onore <strong>di</strong> P.<br />
Sigismund, pioniere della mineralogia valtellinese, è stato approvato dall’I.M.A.<br />
(Associazione Mineralogica<br />
Internazionale) nel novembre<br />
1994.<br />
Il campione tipo, il frammento<br />
impiegato per le analisi, è<br />
stato depositato presso il<br />
Museo <strong>di</strong> Storia Naturale <strong>di</strong><br />
Morbegno.<br />
Con la scoperta della sigismun<strong>di</strong>te,<br />
dopo artinite, brugnatellite<br />
e chiavennite, salgono<br />
a quattro i minerali rinvenuti<br />
per la prima volta al<br />
mondo in provincia <strong>di</strong> <strong>Sondrio</strong>.<br />
Sono in corso stu<strong>di</strong> per<br />
definire altre sei specie che si<br />
ritiene siano sconosciute alla<br />
scienza.<br />
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