ANIMALI, MINERALI e ROCCE - Banca Popolare di Sondrio

Sotto, a sinistra: lamelle di una chiavennite
insolitamente fresca e lucente in pegmatite.
Coll. F. Bedogné.
A destra: lamelle di 2-3 mm con bavenite
bianco neve. Tanno - Chiavenna.
Coll. A. Pedrotti - Foto R. Appiani.
- A. Mottana: Chiavennite, a new mineral from Chiavenna, Italy. Am. Min. Vol.
68, pagg. 623-627, 1983).
La chiavennite è un silicato di calcio, manganese e berillio con ossidrili ed acqua,
a simmetria ortorombica. Il colore varia da un rosso arancio acceso ad un
giallo arancio chiaro, talvolta con un accenno di zonatura: la tinta diviene più
intensa lungo il bordo delle lamelle.
La lucentezza è vitrea, molto viva sui campioni freschi, modesta è la durezza.
Il minerale si presenta in esili cristalli fino a 3 millimetri di diametro, a contorno
nettamente pseudoesagonale, traslucidi e sfaldabili secondo la base, riuniti
in aggregati irregolari. Talvolta costituisce anche strutture a feltro che sostituiscono
più o meno profondamente cristalli di berillo, in modo da determinare
interessanti pseudomorfosi.
La chiavennite è quasi sempre associata a ciuffetti ventagliformi bianco avorio
di bavenite, altro minerale molto raro e nuovo per la provincia di Sondrio.
Gli Autori della memoria citata ritengono che la genesi della chiavennite si
debba correlare alla migrazione attraverso il differenziato acido di fluidi ricchi
in calcio e manganese, provenienti dalle rocce basiche incassanti. Il silicio, l’alluminio
ed il berillio sarebbero invece derivati dalla decomposizione dei cristalli
di berillo disseminati entro il differenziato acido.
Un rappresentativo campione di chiavennite è esposto in una vetrina del Museo
di Storia Naturale di Morbegno.
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