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ANIMALI, MINERALI e ROCCE - Banca Popolare di Sondrio

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La località <strong>di</strong> ritrovamento della<br />

chiavennite. Si intravvede, in alto, il<br />

filone bianco <strong>di</strong> pegmatite da cui si<br />

sono staccati i massi mineralizzati.<br />

Chiavennite<br />

Nella primavera del 1978 G. Bossi rinvenne lungo le pen<strong>di</strong>ci del Mottaccio, entro<br />

un avvallamento che da Chiavenna sale verso l’Alpe Pizzolungo, alcuni massi<br />

<strong>di</strong> pegmatite con vistosi cristalli <strong>di</strong> berillo, tormalina, granato, apatite e columbite.<br />

Successive ricerche consentirono il ritrovamento (F. Bedogné e A. Pedrotti) <strong>di</strong><br />

alcuni, purtroppo rarissimi, frammenti <strong>di</strong> un <strong>di</strong>fferenziato filoniano acido che<br />

apparivano solcati da una serie <strong>di</strong> cavità lenticolari, rivestite da niti<strong>di</strong> cristalli<br />

ascrivibili ad una ventina <strong>di</strong> specie <strong>di</strong>verse spesso <strong>di</strong> rilevante interesse scientifico,<br />

quali milarite (primo ritrovamento per l’ltalia), zircone, gahnite, microlite,<br />

uraninite, aeschynite.<br />

Su alcuni campioni venne osservata la presenza <strong>di</strong> esili squame color arancio,<br />

con caratteri non attribuibili ad alcun minerale conosciuto. Il materiale inviato<br />

da V. Mattioli ad A. Mottana per l’analisi consentì <strong>di</strong> accertare che era stata<br />

rinvenuta una specie nuova al mondo. Il nome proposto per designare il nuovo<br />

minerale, chiavennite, ad in<strong>di</strong>care la località <strong>di</strong> ritrovamento (il termine originario<br />

chiavennaite è stato scartato per questioni <strong>di</strong> fonetica internazionale),<br />

è stato approvato dall’I.M.A. (International Mineralogical Association) nella<br />

seduta del settembre 1981.<br />

È curioso notare come all’I.M.A. sia giunto, pochi giorni più tar<strong>di</strong>, lo stu<strong>di</strong>o su<br />

<strong>di</strong> un minerale norvegese, risultato identico. Riconosciuta all’Italia la priorità<br />

del nome, gli Autori italiani e norvegesi si sono accordati per riunire i rispettivi<br />

lavori, presentando una sola memoria a firma congiunta, che è stata pubblicata<br />

sulle pagine dell’American Mineralogist (M. Bon<strong>di</strong> - W. Griffin - V. Mattioli<br />

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