ANIMALI, MINERALI e ROCCE - Banca Popolare di Sondrio
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Aghetti <strong>di</strong> aragonite, lunghi fino a 1 cm, riuniti<br />
in ciuffi, cementano frammenti scheggiosi <strong>di</strong><br />
serpentino. Versante Sud del Monte Motta.<br />
Ciuffo <strong>di</strong> aghi lunghi fino a 25 mm. Val Febbraro.<br />
Coll. I. Bonazzola - Foto R. Appiani.<br />
Aragonite<br />
Il nome aragonite deriva da Molina de Aragona, località spagnola presso Guadalajara,<br />
dove innumerevoli cristalli violacei pseudoesagonali sono immersi in<br />
un’argilla gessosa rossa.<br />
L’aragonite costituisce la fase rombica del carbonato <strong>di</strong> calcio ed è un minerale<br />
instabile, che col tempo tende a trasformarsi in calcite, a testimoniare un’origine<br />
relativamente recente. Si forma per precipitazione da acque calcaree sovrassature<br />
<strong>di</strong> bassa termalità.<br />
In provincia <strong>di</strong> <strong>Sondrio</strong> l’aragonite è alquanto <strong>di</strong>ffusa, soprattutto entro le fessure<br />
delle rocce ver<strong>di</strong> <strong>di</strong> Valmalenco.<br />
I campioni più ricercati dai collezionisti vennero rinvenuti in una vallecola che<br />
incide i depositi morenici del Monte Motta, poco sopra la frazione Moizi <strong>di</strong><br />
Lanzada, e, in analoghe con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> giacitura, alla Rocca <strong>di</strong> Castellaccio in Val<br />
Torreggio.<br />
Si presenta sotto forma <strong>di</strong> aghetti appuntiti, incolori o bianchi, a lucentezza<br />
vitrea volgente a resinosa sulla frattura, sparsi irregolarmente sulla matrice o<br />
riuniti in ciuffi molto eleganti. Altrove forma delle croste piuttosto consistenti,<br />
come è possibile osservare lungo quel tratto <strong>di</strong> carreggiabile che da Primolo<br />
risale in <strong>di</strong>rezione dell’Alpe Pradaccio. Alla Piattagrande presso Bolladore,<br />
nelle cavità <strong>di</strong> una roccia scistosa impregnata <strong>di</strong> limonite, si rinvengono, oltre<br />
ai consueti cristalli aciculari, anche dei curiosi aggregati <strong>di</strong> aspetto coralloide,<br />
definiti nei vecchi testi <strong>di</strong> mineralogia come «flos ferri», perché si formano soprattutto<br />
nei cunicoli delle miniere <strong>di</strong> ferro.<br />
Sono almeno in parte attribuibili all’aragonite anche le incrostazioni calcaree<br />
e le stalattiti presenti entro le cavità carsiche dell’alta Valle <strong>di</strong> San Giacomo e<br />
del bormiese.<br />
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