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04.04.2013 Views

iliare. Il terzo gruppo comprende quei disturbi non chiaramente categorizzabili nei due precedenti; tra tali manifestazioni extraintestinali aspecifiche vi sono l’osteoporosi, le epatopatie e l’amiloidosi. Appartengono verosimilmente a questo gruppo anche le complicanze relative ai sistemi vascolare, ematologico, polmonare, cardiaco e neurologico. I disturbi muscolo-scheletrici comprendono le più comuni manifestazioni extraintestinali osservabili nei soggetti affetti da una MICI. Tali anomalie sono grossolanamente classificabili in disturbi reumatologici e disturbi del metabolismo osseo. Le manifestazioni reumatologiche associate alle MICI comprendono le artropatie periferiche e quelle assiali. La patogenesi di tali manifestazioni reumatologiche è ignota, ma attualmente si ritiene che possano svolgere un ruolo la presenza di batteri enterici e l’influenza di fattori genetici. L’artropatia periferica colpisce dal 5 al 20% dei soggetti affetti da una MICI. Il rischio di sviluppare tale manifestazione aumenta con la gravità della patologia a livello colico e con la presenza di complicanze quali ascessi, disturbi perineali, eritemi nodosi, stomatiti, uveiti e di pioderma gangrenoso. Le artropatie periferiche associate alle MICI sono state recentemente suddivise in 2 sottotipi distinti. Il tipo 1 è un’artrite pauciarticolare (che colpisce meno di 5 articolazioni), riguardante tipicamente le grosse articolazioni (ginocchia, gomiti, caviglie). Per contro, l’artropatia periferica di tipo 2 è poliarticolare (coinvolgendo cinque o più articolazioni), e colpisce generalmente le piccole articolazioni. L’artropatia assiale è meno frequente di quella periferica, interessando una percentuale compresa tra il 3 e il 22

5% dei soggetti, anche se sono state descritte incidenze che raggiungevano il 25%. A differenza di quella periferica, l’artropatia assiale non segue l’andamento dell’attività della patologia intestinale. L’artropatia assiale associata alle MICI può essere distinta in spondilite e in sacro-ileite isolata.64. La spondilite delle MICI è generalmente considerata una delle spondiloartropatie. La spondilite anchilosante si verifica nel 5-10% dei soggetti affetti da una MICI, la maggior parte dei quali HLA- B27-positivi. Il pioderma gangrenoso (PG), ulcerazione cutanea di origine idiopatica, insorge in circa il 5% dei pazienti affetti da colite ulcerosa e, con minore frequenza, in quelli affetti da malattia di Crohn. Circa la metà dei casi di PG si verifica nell’ambito di una MICI. Queste lesioni cutanee insorgono solitamente a livello degli arti inferiori, spesso nella sede di un trauma pregresso, ma possono comparire anche sul viso, sul tronco e sugli arti superiori. Un altro disturbo cutaneo associato alle malattie infiammatorie intestinali è l’eritema nodoso (EN), che insieme al PG rappresenta la manifestazione dermatologica di più comune riscontro nell’ambito di tali patologie. La prevalenza riferita dell’EN in questi soggetti è compresa tra il 10 e il 20%; le sue lesioni hanno aspetto di noduli rossi e soffici, generalmente a comparsa sulla superficie estensoria delle estremità inferiori. L’EN correla bene con l’attività della malattia intestinale, e si verifica spesso in associazione a un’artrite periferica. Le manifestazioni oculari delle malattie infiammatorie intestinali comprendono l’uveite, l’episclerite e la sclerite. L’uveite è una complicanza potenzialmente grave, che se non trattata può comportare la perdita del visus, e che spesso si presenta con fotofobia, cefalea e annebbiamento della vista. La sclerite e 23

5% dei soggetti, anche se sono state descritte incidenze che<br />

raggiungevano il 25%. A differenza di quella periferica, l’artropatia<br />

assiale non segue l’andamento dell’attività della patologia<br />

intestinale. L’artropatia assiale associata alle MICI può essere<br />

distinta in spondilite e in sacro-ileite isolata.64.<br />

La spondilite delle MICI è generalmente considerata una delle<br />

spondiloartropatie. La spondilite anchilosante si verifica nel 5-10%<br />

dei soggetti affetti da una MICI, la maggior parte dei quali HLA-<br />

B27-positivi.<br />

Il pioderma gangrenoso (PG), ulcerazione cutanea di origine<br />

idiopatica, insorge in circa il 5% dei pazienti affetti da colite<br />

ulcerosa e, con minore frequenza, in quelli affetti da malattia di<br />

Crohn. Circa la metà dei casi di PG si verifica nell’ambito di una<br />

MICI. Queste lesioni cutanee insorgono solitamente a livello degli<br />

arti inferiori, spesso nella sede di un trauma pregresso, ma possono<br />

comparire anche sul viso, sul tronco e sugli arti superiori. Un altro<br />

disturbo cutaneo associato alle malattie infiammatorie intestinali è<br />

l’eritema nodoso (EN), che insieme al PG rappresenta la<br />

manifestazione dermatologica di più comune riscontro nell’ambito<br />

di tali patologie. La prevalenza riferita dell’EN in questi soggetti è<br />

compresa tra il 10 e il 20%; le sue lesioni hanno aspetto di noduli<br />

rossi e soffici, generalmente a comparsa sulla superficie estensoria<br />

delle estremità inferiori. L’EN correla bene con l’attività della<br />

malattia intestinale, e si verifica spesso in associazione a un’artrite<br />

periferica. Le manifestazioni oculari delle malattie infiammatorie<br />

intestinali comprendono l’uveite, l’episclerite e la sclerite. L’uveite<br />

è una complicanza potenzialmente grave, che se non trattata può<br />

comportare la perdita del visus, e che spesso si presenta con<br />

fotofobia, cefalea e annebbiamento della vista. La sclerite e<br />

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