asimmetrie papua due.pdf - Università degli Studi di Trieste

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Asimmetrie papua relativismi di genere nel “pianeta culturale” Possiamo dire che la Nuova Guinea è stata perché i territorio privilegiato di verifiche etnografiche in particolare nella prospettiva dei cosiddetti “rapporti di genere”. Il passato è d’obbligo perché nel contesto attuale il rischio di cancellazione totale dell’identità papua è reale Non ci soffermeremo tuttavia solo sui risultati delle famose e controverse ricerche su “sesso e temperamento” condotte da Margaret Mead tra le tre tribu tipo del Sepik i gentili Arapesh, i cattivi Mundugumor, i “matriarcali “ Tchambuli La bibliografia critica sul tema è abbondante, e sempre al centro degli interessi e delle polemiche intorno agli equivoci delle interpretazioni 1 . A riprova che nel “pianeta culturale” la rete dei comportamenti di donne e uomini nel quotidiano passa inesorabilmente attraverso il riconoscimento di un dualismo irriducibile di fondo tra maschile /femminile e si mantiene di interesse attuale 2 . Due sfere definite attraverso la fisicità di una dicotomia solo apparentemente biologica e precisa,in realtà costruita nella storia attraverso l’investitura di valori culturali,valori simbolici. Potrà essere interessante osservare che comunque l’osservatorio storico antropologico sui valori culturali simbolici organizzati su molteplici varianti mira sempre allo stesso obiettivo , sottolineare una asimmetria di fondo che vede il femminile in posizione di squilibrio . E collegano luoghi “lontani” nello spazio come nel tempo :la Melanesia e l’antica Grecia ,la Palestina e l’India e così via . ”Maschi e femmine sono due tipi di individui che in senso ad una specie si differenziano ai fini della riproduzione :li possiamo definire solo correlativamente .Ma bisogna notare anzitutto che il significato della sezione delle speci indue sessi non è chiaro . Cosi scrive Simone de Beauvoir in ,Il secondo sesso (Parigi 1949) 1 il rimando d’obbligo è Margaret Mead Sesso e temperamento in tre società primitive tr.it.1967 Milano (1935)

Asimmetrie <strong>papua</strong><br />

relativismi <strong>di</strong> genere nel “pianeta culturale”<br />

Possiamo <strong>di</strong>re che la Nuova Guinea è stata perché i territorio privilegiato <strong>di</strong><br />

verifiche etnografiche in particolare nella prospettiva dei cosiddetti “rapporti <strong>di</strong><br />

genere”. Il passato è d’obbligo perché nel contesto attuale il rischio <strong>di</strong> cancellazione<br />

totale dell’identità <strong>papua</strong> è reale<br />

Non ci soffermeremo tuttavia solo sui risultati delle famose e controverse ricerche<br />

su “sesso e temperamento” condotte da Margaret Mead tra le tre tribu tipo del Sepik<br />

i gentili Arapesh, i cattivi Mundugumor, i “matriarcali “ Tchambuli<br />

La bibliografia critica sul tema è abbondante, e sempre al centro <strong>degli</strong> interessi e<br />

delle polemiche intorno agli equivoci delle interpretazioni 1 .<br />

A riprova che nel “pianeta culturale” la rete dei comportamenti <strong>di</strong> donne e<br />

uomini nel quoti<strong>di</strong>ano passa inesorabilmente attraverso il riconoscimento <strong>di</strong> un<br />

dualismo irriducibile <strong>di</strong> fondo tra maschile /femminile e si mantiene <strong>di</strong> interesse<br />

attuale 2 .<br />

Due sfere definite attraverso la fisicità <strong>di</strong> una <strong>di</strong>cotomia solo apparentemente<br />

biologica e precisa,in realtà costruita nella storia attraverso l’investitura <strong>di</strong> valori<br />

culturali,valori simbolici.<br />

Potrà essere interessante osservare che comunque l’osservatorio storico<br />

antropologico sui valori culturali simbolici organizzati su molteplici varianti mira<br />

sempre allo stesso obiettivo , sottolineare una asimmetria <strong>di</strong> fondo che vede il<br />

femminile in posizione <strong>di</strong> squilibrio . E collegano luoghi “lontani” nello spazio<br />

come nel tempo :la Melanesia e l’antica Grecia ,la Palestina e l’In<strong>di</strong>a e così via .<br />

”Maschi e femmine sono <strong>due</strong> tipi <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui che in senso ad una specie si<br />

<strong>di</strong>fferenziano ai fini della riproduzione :li possiamo definire solo correlativamente<br />

.Ma bisogna notare anzitutto che il significato della sezione delle speci in<strong>due</strong> sessi<br />

non è chiaro .<br />

Cosi scrive Simone de Beauvoir in ,Il secondo sesso (Parigi 1949)<br />

1 il rimando d’obbligo è Margaret Mead Sesso e temperamento in tre società primitive tr.it.1967<br />

Milano (1935)


Nell’introduzione al suo Dominio maschile Pierre Bour<strong>di</strong>eu (1998)affronta il<br />

problema dell’arbitrarietà che determina l’ asimmetria del femminile, lo squilibrio a<br />

sfavore delle donne nella stragrande maggioranza delle culture antiche e attuali,<br />

premoderne , post o extramoderne .<br />

Cita per chiarire una testimonianza moderna ,una pagina <strong>di</strong> Virginia Woolf , da<br />

Tre ghinee .<br />

Bour<strong>di</strong>eu in<strong>di</strong>vidua le ra<strong>di</strong>ci dell’ asimmetria che <strong>di</strong>vide maschile femminile nel<br />

“potere ipnotico” che esercita la <strong>di</strong>mensione del dominare con<strong>di</strong>vide con la Woolf<br />

l’ipotesi che propone il sociale ,la società , il “pubblico” come quel luogo <strong>di</strong><br />

cospirazione che “trasforma il fratello amabile (del privato) nel maschio mostruoso<br />

(del pubblico),il maschio dalla voce <strong>di</strong> tuono e dal pugno duro che in modo puerile<br />

,traccia sul suolo segni con il gesso ,linee <strong>di</strong> demarcazione mistiche tra le quali sono<br />

fissati rigi<strong>di</strong>,separati ,artificiali, gli esseri umani. Luoghi dove vestito d’oro e <strong>di</strong><br />

porpora esegue i suoi riti mistici e gioisce dei piaceri sospetti del piacere e della<br />

dominazione mentre noi ,le sue “femmine “ siamo chiuse nella casa <strong>di</strong> famiglia<br />

senza che ci sia permesso <strong>di</strong> partecipare ad alcuna delle numerose società delle<br />

quali è composta la sua società “<br />

Quando la Woolf scrive questo testo siamo nel 1938 e le donne inglesi –alle quali il<br />

messaggio è <strong>di</strong>retto-avevano conquistato la parità politica con i citta<strong>di</strong>ni maschi<br />

già da <strong>di</strong>eci anni con il <strong>di</strong>ritto al voto.<br />

Tuttavia la conquista <strong>di</strong> quel <strong>di</strong>ritto tutto “occidentale “, quin<strong>di</strong> “imparagonabile”,<br />

per una considerazione globale della con<strong>di</strong>zione femminile “-in ogni caso conquista<br />

“politica”-non faceva cadere le imperforabili barriere che tengono comunque<br />

lontane le donne da una gestione autonoma <strong>di</strong> sé, anzi tutto dalla consapevole<br />

autonomia del proprio corpo.<br />

In mo<strong>di</strong> tra loro anche molto <strong>di</strong>versi il pensiero critico femminista “occidentale “<br />

ha messo al centro variamente questo problema senza risolverlo<br />

Non ripercorriamo le tappe della storia -se non ricorrendo alla identità “migrante”<br />

del cyber 3 .<br />

Continua a dominare sullo sfondo nonostante tutti gli sforzi l’etica <strong>di</strong> quella<br />

antropologia pragmatica ( Anthropologie in pragmatische Hinsicht <strong>di</strong> Immanuel<br />

Kant (1798 )che Bour<strong>di</strong>eu cita nella traduzione francese a cura <strong>di</strong> Michel Foucault<br />

Anthropologie du point de vue pragmatique ( 1964 ) :<br />

“le donne non possono <strong>di</strong>fendere personalmente i loro <strong>di</strong>ritti ed i loro interessi civili<br />

come non appartiene a loro fare la guerra :le donne non possono agire che per<br />

mezzo <strong>di</strong> un rappresentante “ .<br />

Come <strong>di</strong>re che per le donne la “secondarietà” ,il non agire in prima persona , è una<br />

collocazione “antropologicamente “inevitabile,parte dell’onnipresente “<strong>di</strong>ritto<br />

3 ve<strong>di</strong> Rosy Braidotti Soggetto nomade 1995 .Il riferimento è tuttavia a Donna Haraway<br />

Manifesto Cyborg Donne tecnologia e bioetiche del corpo (1985) Milano 1995 ..


naturale” “ sul quale si basa comunque la giustificazione <strong>di</strong> un pensiero globale e<br />

relativizzante E non ci soffermiamo sulle varie appropriazioni del “<strong>di</strong>ritto naturale! 4<br />

Per le donne –in generale -la gestione autonoma <strong>di</strong> sé, non culturalmente<br />

con<strong>di</strong>zionata ,quin<strong>di</strong> costruibile nella storia che è sempre possibilità <strong>di</strong> mutamento<br />

è ancora conquista da conquistare .Anche nell’avanzato “occidente “.<br />

Il corpo nella sua qualità <strong>di</strong> tornasole della messa in gerarchia dei valori<br />

culturalmente associati, pone il maschile e femminile come asimmetrici secondo<br />

quel modulo binario che è stato posto come sistema <strong>di</strong> organizzazione<br />

classificatoria strutturante ad un livello profondo .<br />

Il sistema <strong>di</strong> opposizione binaria usato nella interpretazione del cosmo dai<br />

Pitagorici è citato da Aristotele nella Metafisica ( 986 a15 = DK 5885) e accettato<br />

come modello <strong>di</strong> una organizzazione dualistica che coinvolge l’umanità : “la<br />

maggior parte delle cose umane sono dualità “ ( duo ta polla ton anthropinon ).<br />

Per i Pitagorici il segno del <strong>due</strong> organizza la struttura antropologica su più piani<br />

attraversati dalla irriducibilità della riproduzione sessuata dal maschio e dalla<br />

femmina ,maschile / femminile che viene sapientemente inserita in un quadro<br />

culturalmente segnato .<br />

Maschile e femminile compaiono come coppia <strong>di</strong> opposti nell’elenco che<br />

comprende finito/infinito; eminente /ristretto;uno/molteplice ;destra /sinistra ;<br />

fermo/mosso ; dritto/curvo; luce/ oscurità , bene / male ; ben proporzionato/sbilenco<br />

Anche uno sguardo superficiale su questa, personale, volutamente frettolosa e<br />

approssimativa traduzione dal greco, della famosa tabella <strong>degli</strong> opposti, coglie con<br />

imme<strong>di</strong>atezza lo squilibrio in favore del maschile che si allinea con il finito<br />

,l’eminente l’uno ,il lato destro ,l’immobile ,il dritto ,la luce,il bene mentre il<br />

femminile si allinea con i puntuali contrari <strong>di</strong> segno (culturalmente )negativo , in<br />

ogni caso esplicitamente con l’oscurità e il male .<br />

Come hanno in<strong>di</strong>cato Freud prima e –con argomentazioni altre -Levi Strauss dopo,<br />

il problema del <strong>due</strong> come rapporto obbligato tra Maschile /Femminile segna in<br />

modo inevitabile l’assetto dell’umanità - quella umanità che comunque pensa<br />

sempre allo stesso modo-e ne determina in profondo le scelte che organizzano il<br />

sociale.<br />

E’il senso del troppo famoso mito greco <strong>di</strong> E<strong>di</strong>po parricida ,sposo della propria<br />

madre ,padre <strong>di</strong> prole incestuosa 5 .<br />

Se non ci fosse il problema del <strong>due</strong>,se ci fosse l’autoctonia ,la riproduzione da uno<br />

il problema e<strong>di</strong>pico non sarebbe posto!<br />

4 il <strong>di</strong>battito sulla fonte ,la qualità <strong>di</strong> ciò che fonda il <strong>di</strong>ritto è al centro del pensiero greco tra V/ IV a C –è il <strong>di</strong>lemma<br />

dell’ Antigone <strong>di</strong> Sofocle –- Tra l’innumerevole bibliografia segnaliamo G.Zagrebelsky Intorno<br />

alla Legge .Il <strong>di</strong>ritto come <strong>di</strong>mensione del vivere comune ,Torino 2009. E il vivere comune<br />

contempla ovviamente in modo primario le regole dei rapporti <strong>di</strong> genere ..anche se questa priorità<br />

non sembra del tutto con<strong>di</strong>visa .<br />

5 ( S.Freud Totem und Tabu ,1912 – Ma ve<strong>di</strong> soprattutto C. Levi Strauss The Structural Study of<br />

Myth,1955 in Antropologia strutturale 1958, tr.it.1968 ,varie e<strong>di</strong>zioni)


Possiamo ricordare che la biologia afferma che il <strong>due</strong> incide in modo non del tutto<br />

esplorato sull’organizzazione del sistema cerebrale. E’ noto che l’asimmetria<br />

funzionale iscritta nel corpo <strong>di</strong> tutti i vertebrati quin<strong>di</strong> anche della specie umana –<br />

tutti noi abbiamo una serie <strong>di</strong> preferenze nell’uso del lato sinistro o destro – si<br />

rispecchia nella reciproca funzionalità dei <strong>due</strong> cervelli ,a sinistra e a destra<br />

Sul tema ve<strong>di</strong> il famoso stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Robert Hertz sulla bipolarità asimmetrica tra la<br />

mano destra e la mano sinistra (condotto nell’ambito dell’avanzato laboratorio <strong>di</strong><br />

ricerca riunito intorno ad Emile Durkheim )sulla logica classificatoria binaria che<br />

obbliga gli schemi organizzativi dell’uomo sociale 6 .<br />

Alla parte sinistra sarebbe riconosciuta la capacità <strong>di</strong> analisi ,<strong>di</strong> computo e quin<strong>di</strong><br />

abilità <strong>di</strong> tipo matematico tecnico,al lato destro invece la capacità <strong>di</strong> creazione<br />

artistica e <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> sintesi. Le modalità combinatorie d’uso delle <strong>due</strong> parti<br />

determinano lo specifico delle attitu<strong>di</strong>ni personali a prescindere dal sesso. Tuttavia<br />

anche se niente può indurre a classificare le <strong>due</strong> parti del cervello in termini sessuati<br />

pure questo è stato fatto. La <strong>di</strong>fferenza genetica maschile –femminile espressa nella<br />

specializzazione fisiologica destinata alla riproduzione imposta anche alla<br />

qualificazione <strong>di</strong>cotomica <strong>degli</strong> emisferi cerebrali ,ha permesso <strong>di</strong> ipotizzare come<br />

conseguenza della “sessualizzazione “ una maggiore abilità verbale femminile<br />

rispetto ad una maggiore abilità tecnica maschile . E così via.<br />

La bilateralità cerebrale è stata ampiamente superata per quanto riguarda le<br />

speculazioni sulla qualità della <strong>di</strong>fferenza M/F dalla moderna genetica . Non tanto<br />

però da non permettere ad un noto biologo <strong>di</strong> Harvard <strong>di</strong> fare ancora nel 1975 una<br />

<strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> questo tipo: la qualità genetica è sufficientemente importante da<br />

provocare una sostanziale <strong>di</strong>visione del lavoro anche nella più libera ed egalitaria<br />

società futura…. Anche con una identica educazione ed una uguale possibilità <strong>di</strong><br />

accesso a tutte le professioni ,è probabile che i maschi continuino ad esercitare un<br />

ruolo sproporzionato nella vita politica,negli affari e nella scienza ( E.O.Wilson sul<br />

New York Times settembre 1975 ). Sul tema il libro critico della biologa Anne<br />

Fausto-Sterling Myths of Gender,Biological Theories about Women and Men (New<br />

York 1985)<br />

Dato per acquisito che il co<strong>di</strong>ce genetico rimane comunque solo una base <strong>di</strong> partenza<br />

rispetto la quale l’esperienza costruisce altre possibilità la cui valutazione è solo<br />

culturale ,il problema della costruzione immaginata dei ruoli si propone con sempre<br />

più evidenza e si costruisce attraverso vari stereotipi.<br />

Il corpo femminile segnato, ciclicamente nella “circostanza” del mestruo ,ed<br />

occasionalmente nel “travaglio” del parto - appare come corpo vistosamente<br />

“<strong>di</strong>verso”,corpo aperto, vulnerabile e vulnerato .E’una <strong>di</strong>versità che rende quel corpo<br />

oggetto <strong>di</strong> valutazioni specifiche nelle culture più <strong>di</strong>verse .<br />

6 Hertz La preéminence de la. main droite .Etude sur la polarità religieuse (1909), tr.it.La<br />

preminenza della mano destra 1994 cfr.R.Needham,ed. Right and Left Essays on dual symbolic<br />

classification ,Chicago 1973).


Si interroga su questo in particolare Françoise Héritier che partendo da una società<br />

precisa del Burkina Fasu , indaga sui meccanismi che giustificano “la valance<br />

<strong>di</strong>fferentielle “ tra i sessi soffermandosi sull’investimento dei valori semantici che<br />

riguardano i rapporti tra gli umori del corpo nel processo della procreazione , latte,<br />

sangue sperma anche saliva e sudore ,rapporti che seguono strutture che rimandano<br />

invariabilmente al rigore delle invarianti logiche aristoteliche E coinvolgono il<br />

modo <strong>di</strong> pensare il mondo 7 .<br />

E importante osservare come una essenziale scelta binaria <strong>di</strong>vida il mondo<br />

nell’ambito delle legislazioni universali dettate dal Destinante onnipotente, il Dio<br />

Unico creatore ,almeno nei monoteismi “perfetti” ebraismo e islam (il<br />

cristianesimo si pone in modo parzialmente <strong>di</strong>verso rispetto la Legge dettata)<br />

attraverso le categorie del puro e dell’impuro .<br />

Sulla base <strong>di</strong> questa <strong>di</strong>cotomia il corpo femminile è caricato della valenza dell’<br />

“impuro”,quin<strong>di</strong> contaminante, sia pure in modo <strong>di</strong>scontinuo.Per la situazione aperta<br />

del sangue del mestruo e del parto deve essere perio<strong>di</strong>camente messo da parte,<br />

segregato 8 .<br />

Nello stato <strong>di</strong> impurità il corpo femminile è in ogni caso sottratto alla<br />

“consumazione”, la frequentazione sociale oltre che la frequentazione sessuale .<br />

Come è proibito alla consumazione alimentare l’animale impuro, quello che non<br />

rumina, non ha lo zoccolo <strong>di</strong>viso ,il pesce senza squame e pinne , i rettili e tutti gli<br />

animali striscianti.<br />

Così nel famoso testo biblico <strong>di</strong> <strong>di</strong>vina giuris<strong>di</strong>zione , il Levitico 9 .<br />

Il concetto del puro -impuro circola come modello classificatorio al <strong>di</strong> fuori della<br />

Legge biblica, anche nelle numerose leggi particolari ,le cosiddette “leggi sacre”,le<br />

svariate norme che regolano l’ accesso a vari santuari del me<strong>di</strong>terraneo antico<br />

politeistico coinvolgendo variamente situazioni ,cose, persone a partire dal VI<br />

secolo a .C. 10 .<br />

Epoca nella quale si colloca anche la stesura della grande piattaforma <strong>di</strong> fondazione<br />

del cosiddetto Giudaismo del II Tempio, cioè la fondazione storica del monoteismo<br />

per il quale la Legge , Nomos ,Torah quella Legge intesa come enunciazione<br />

performativa del Dio universale ,il Creatore ,Elohim Yhwe ,il Dio del monoteismo<br />

assume un valore particolarissimo come modulo <strong>di</strong> costruzione <strong>di</strong> “ santità” .<br />

7 Francoise Héritier Maschile e femminile Il pensiero della <strong>di</strong>fferenza ,(1996) 1997 Bari-Roma<br />

8 sul tema dell’ambivalenza ’impuro sacro in quanto entrambi segno <strong>di</strong> separatezza ve<strong>di</strong> il lungo<br />

articolo <strong>di</strong> J.Henniger Pureté e Impuretè in Supplement au Dictionnaire de la Bible IX 1975<br />

9 sul Levitico il commento classico è J.Milgrom Leviticus 3 vol. New York 1991-2001<br />

10 sul tema ve<strong>di</strong> Chirassi Colombo Tra nomoi e Nomos oscillazioni <strong>di</strong> etica me<strong>di</strong>terranea in.<br />

Dynasthai <strong>di</strong>daskein . <strong>Stu<strong>di</strong></strong> in onore <strong>di</strong> Filippo Cassola , V.Vedal<strong>di</strong> –M.Faraguna cur, <strong>Trieste</strong> 2006,<br />

pp.111-126 e; eadem Mythos /Nomos Il Racconto e la Legge in Religione e Politica<br />

mito,autorità,<strong>di</strong>ritto in P.Pisi –B Scarcia Amoretti Roma 2008 pp.278-304


L’osservanza della Legge ,delle regole dell’ ortoprassi, come detto esplicitamente<br />

in Levitico XX 7-8 ha per scopo la fondazione <strong>di</strong> un popolo , il popolo salvato<br />

dall’Egitto,il popolo dei <strong>di</strong>scendenti <strong>di</strong> Abramo che trova la sua identità nella<br />

santificazione <strong>di</strong> sé attraverso l’osservanza della Legge santificante .<br />

Tu santificherai te stesso e sarai santo perché io Yhwe sono il tuo <strong>di</strong>o - Tu dovrai<br />

osservare le mie leggi ed eseguirle .Io Yhwe ti santifico<br />

La santità ,intesa come statuto <strong>di</strong> eccellenza <strong>di</strong>versificante, passa attraverso l’<br />

attenzione all’uso del corpo in tutti i possibili aspetti.<br />

A partire dall’alimentazione che deve seguire le norme elencate minuziosamente nel<br />

Levitico a partire dal capitolo XI e <strong>di</strong>vidono il puro dall’impuro sulla base della<br />

liceità alimentare : mangiabile e l’animale puro immangiabile l’impuro.<br />

Più avanti a partire dal capitolo XV riguardano <strong>di</strong>rettamente il corpo<br />

sessuato,maschile e femminile.<br />

Possiamo osservare che anche l’uomo può essere occasionalmente impuro nel caso<br />

<strong>di</strong> qualche secrezione, o qualche macchia della pelle ma la donna è perio<strong>di</strong>camente<br />

impura per il mestruo durante il quale per sette giorni non può essere avvicinata. Lo<br />

stesso nel caso del parto con spazi <strong>di</strong> tempo variabile per la nascita <strong>di</strong> un maschio o<br />

<strong>di</strong> una femmina . La femmina richiede un periodo <strong>di</strong> decontaminazione più lungo 11 .<br />

L’”impurità”del corpo sessuato , base importante per la subor<strong>di</strong>nazione femminile<br />

certo non sola , ricompare esplicita nell’Islam che ere<strong>di</strong>ta dall’ebraismo la necessità<br />

dell’obbe<strong>di</strong>enza alla Legge rivelata .In questo caso quella definitiva ,rivelata<br />

all’ultimo Profeta Muhammad . Legge che può essere interpretata almeno sino ad un<br />

certo punto ma deve rimanere sostanzialmente immutabile 12 .<br />

Il tema dell’impurità è presente anche in una legislazione politeista , non dettata da<br />

un <strong>di</strong>o,nelle “Leggi <strong>di</strong> Manu” il co<strong>di</strong>ce attribuito al primo uomo Manu, testo datato<br />

agli inizi dell’era cristiana ,ancora molto presente nell’organizzazione etica<br />

dell’induismo in ogni caso co<strong>di</strong>ce emesso da un Primo Uomo non da un’ Entità<br />

trascendente ,sola e onnipotente , tuttavia sempre co<strong>di</strong>ce non elu<strong>di</strong>bile ,pena<br />

sanzioni anche più gravi <strong>di</strong> quelle imposte dal co<strong>di</strong>ce biblico 13<br />

Tuttavia è importante tener presente che il tema dell’”impurità “femminile è<br />

presente in situazioni culturali molto <strong>di</strong>verse .<br />

Ad esempio spiega anche se non fonda la presenza nei villaggi dei popoli “<br />

cosiddetti primitivi” ,i popoli senza scrittura ,della struttura della “casa <strong>degli</strong><br />

11 Levitico,12 “Quando una donna sarà rimasta incinta e darà alla luce un maschio sarà<br />

immonda per sette giorni….Ma se partorisce una femmina sarà immonda per <strong>due</strong> settimane ..”<br />

Il rimando generale è a M.Douglas Purezza e Pericolo (1966) ,tr.it. Milano 1993 ma anche A-M Korte<br />

Reclaiming Ritual .A gendered approach to impurity in M.J.Poorthuis –J Schwartz Purity and<br />

Holiness an introductory Survey , 1999 ,pp 313-326 .<br />

12 Per il senso della legge nella prospettiva islamica segnaliamo il profilo efficace <strong>di</strong> M.H.Benkheira<br />

,L’amour de la Loi Essai sur la normativité en Islam Paris 1997<br />

13 W.Doniger ( cur.)“Le leggi <strong>di</strong> Manu “ Milano 1996 per un testo corretto <strong>di</strong>sponibile.


uomini” luogo <strong>di</strong> riunione <strong>di</strong> coloro che detengono comunque il ruolo <strong>di</strong><br />

rappresentanza della continuità del gruppo.<br />

La casa <strong>degli</strong> uomini è necessaria per segnalare simbolicamente la separazione <strong>di</strong><br />

status dei maschi dalla con<strong>di</strong>zione delle donne 14 .<br />

La casa <strong>degli</strong> uomini è complementare alle capanne destinate alle donne mestruate o<br />

partorienti ,ma certo non semplicemente speculare.<br />

La “casa <strong>degli</strong> uomini” evidenzia una situazione precisa : è il luogo segnato dove si<br />

gestisce e si riproduce ciò che conta , e possiamo definire in senso molto lato con il<br />

vocabolo latino <strong>di</strong> auctoritas , l’autorità . Questo tipo <strong>di</strong> prestigio – che non coincide<br />

con necessariamente con l’abilità guerriera - vale più del possesso <strong>di</strong> abilità tecniche<br />

, l’orticoltura o l’allevamento dei maiali , in genere del controllo dell’economia .<br />

L”’autorità” sul gruppo appartiene agli uomini ,ai maschi ,e deve essere riprodotta<br />

autonomamente .<br />

E’ interessante osservare come questa autorità che identifica culturalmente il<br />

maschile , si ottiene attraverso vari processi e possiamo genericamente rimandare<br />

alla vasta letteratura sui “riti <strong>di</strong> passaggio” attraverso i quali la riproduzione <strong>degli</strong><br />

uomini viene simbolicamente gestita da uomini . L’agogoge spartana ,il cursus<br />

honorum a Roma possono essere lontani riferimenti.<br />

In nuova Guinea la produzione <strong>di</strong> uomini è ritualmente proposta come una vera e<br />

propria “nuova nascita” ,un vero e proprio parto maschile , come bene ha<br />

evidenziato Maurice Godelier . Le donne che partoriscono i figli maschi non<br />

possono produrre “veri “uomini ,“gran<strong>di</strong> uomini”.<br />

L’asimmetria in questo caso denuncia la inadeguatezza del corpo femminile nella<br />

riproduzione del maschile che deve essere affidato all’intervento , extranaturale,<br />

rituale ,simbolico del paterno .<br />

Come sostiene del resto J.J.Bachofen nel suo celebre Mutterrecht ,Diritto<br />

Materno,pubblicato nel 1860.<br />

Le donne in quanto madri, detentrici del potere riproduttivo naturale avrebbero<br />

costruito la prima situazione pienamente culturale,una situazione <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>ritto<br />

,basata sul riconoscimento della rete del sangue materno ,come soluzione alla<br />

Sumpfkultur,la cultura della palude la situazione “selvaggia “ dovuta alla<br />

impossibilità <strong>di</strong> riconoscere una <strong>di</strong>scendenza legittima in grado <strong>di</strong> coinvolgere<br />

<strong>di</strong>rettamente il maschile .<br />

Tuttavia il <strong>di</strong>ritto del sangue il <strong>di</strong>ritto materno sarebbe degenerato in violenza , la<br />

violenza della cultura “selvaggia” delle donne guerriere,le Amazzoni, che uccidono o<br />

storpiano i maschi e riservano a se stesse “il potere “.<br />

Bachofen spiega il passaggio dal regime <strong>di</strong> Diritto Materno ,”matriarcato”, al<br />

regime <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto paterno come passaggio da un <strong>di</strong>ritto materno “naturale” ad un<br />

14 ve<strong>di</strong> il numero <strong>di</strong> Ethnology del 2002 Hoskins J ed Blood Mysteries .Beyond menstruation as<br />

pollution .Ve<strong>di</strong> anche sintesi e bibliografia sul tema nella tesi i Storia delle religioni <strong>di</strong> Nermeen<br />

Hamza Sangue impuro .Tra ebraismo e Islam http://www.lett.unitsit/ichco


<strong>di</strong>ritto paterno culturale , un passaggio “dal materiale allo spirituale” 15 .Dove lo<br />

spirito deve battere la materia ,la physis,natura , sempre femminile .Quella natura<br />

che Platone nel Timeo in<strong>di</strong>ca come la causa resistente , che si oppone al lavoro del<br />

demiurgo incaricato <strong>di</strong> eseguire le idee (sempre buone ) del <strong>di</strong>o che intraprende la<br />

sua opera <strong>di</strong> plasmazione del cosmo .<br />

Bachofen per <strong>di</strong>mostrare la sua tesi utilizza ampiamente il mito greco .<br />

Il dominio del femminile è sconfitto attraverso una norma giuri<strong>di</strong>ca ,la<br />

giustificazione <strong>di</strong> un matrici<strong>di</strong>o basata sulla frode culturale,mitoscientifica, che nega<br />

la capacità generativa della donna .<br />

E’ quanto esplicitamente <strong>di</strong>chiarato nell’ambito <strong>di</strong> quella straor<strong>di</strong>naria finta finzione<br />

che è il teatro greco . Il mito <strong>di</strong> Oreste ,narrato sulla scena da Eschilo “fonda” per il<br />

simbolico con<strong>di</strong>viso un importante mito “politico ,quello “della sterilità del<br />

femminile .Oreste uccide la madre per ven<strong>di</strong>care l’assassinio del padre ed è assolto<br />

dal tribunale che per lui si costituisce per la prima volta secondo la tesi base che<br />

genitore ,colui che “crea” il figlio,è il padre mentre la madre offre solo il luogo. Un<br />

luogo comunque necessario che deve essere tutelato ma privo <strong>di</strong> potere, potenza in<br />

sé.<br />

La naturale debolezza della madre-la sua sostanziale “inutilità” - è culturalmente<br />

riconosciuta e compensata dalla pienezza naturale e culturale del maschio.<br />

Il tema è ricorrente nella cultura politica greca al suo apogeo ,la cultura del V secolo<br />

a.C. nella democratica Atene.<br />

Emblematico in particolare in questo senso anche un altro testo del teatro greco, una<br />

trage<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Euripide,il terzo grande autore <strong>di</strong> teatro del V secolo . Si tratta dell’<br />

Ippolito rappresentato nel 421 a.C. Ippolito è il bel figlio dell’ultimo re <strong>di</strong> Atene<br />

Teseo,sportivo, vegetariano, casto, “orfico” . Respinge , ignora, i tentativi <strong>di</strong><br />

seduzione della bella matrigna Fedra- in un intrigo classico che ritroviamo nel<br />

racconto biblico del bel Giuseppe e la moglie <strong>di</strong> Putifarre . Ippolito è innamorato<br />

dell’impossibile, <strong>di</strong> una dea Artemis ,la bellissima dea dei margini ,del selvatico,<br />

anche una delle tre dee ostinatamente vergini del pantheon greco. Ippolito accusa<br />

esplicitamente Zeus <strong>di</strong> aver fatto venire al mondo la razza delle donne,subdolo<br />

malanno, quando sarebbe stato sufficiente per propagare il genere umano ricorrere a<br />

riserve <strong>di</strong> sperma (autogenerante) custo<strong>di</strong>te nei templi 16 .<br />

E’lo sperma maschile infatti, elemento pneumatico,( pneuma- spiritus) ,aria in<br />

movimento , strutturalmente simile al principio <strong>di</strong>vino in quanto generante moto<br />

non generato ( primo motore immobile ) ad avere in sé il solo principio della<br />

generazione . Come conferma e “<strong>di</strong>mostra “a più riprese Aristotele nelle sue opere<br />

fisiologiche, nel De generatione animalium , come nel de Motu animalium , e nel<br />

15 la critica a Bachofen è puntualizzata in modo efficace ancora dall’introduzione a J.J. Bachofen ,Il<br />

potere femminile , storia e teoria , a cura <strong>di</strong> Eva Cantarella , Milano 1977 .Tuttavia molto ci sarebbe<br />

da aggiungere<br />

16 Euripide ,Ippolito, vv. 614-624 Sul tema riflessioni in I.Chirassi Colombo Giochi dell’<br />

immaginario greco .Solipsismi spermatici,partenogenesi, gravidanze maschili ,in M.Sbisa ed I figli<br />

della scienza , Milano 1985


celebre trattato XXX dei Problemata Physika sulla natura speciale dei<br />

melanconici, “quelli con la bile nera”,ricca <strong>di</strong> pneuma ,soffio,spirito , come ricco <strong>di</strong><br />

soffio,<strong>di</strong> spirito è lo sperma 17<br />

I melanconici superdotati ,anche geniali ,sono ovviamente maschi con l’unica<br />

eccezione delle melanconiche <strong>di</strong>vine profetesse ,le Sibyllai 18 .<br />

Priva <strong>di</strong> sperma quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> spirito,<strong>di</strong> pneuma, priva <strong>di</strong> <strong>di</strong>vino ,è invece la donna,<br />

strutturalmente <strong>di</strong>versa dall’uomo ,la sola creata.<br />

La prima donna, Pandora “ colei alla quale tutti gli dei <strong>di</strong>edero un dono “ o “colei che<br />

porta tutti i doni “ Pandora è il controdono <strong>di</strong> Zeus agli uomini come risposta a quel<br />

dono <strong>di</strong> fumo profumo <strong>di</strong> carne arrosta quando a Mekone,la città dei papaveri, si<br />

interrompe l’antica commensalità con gli dei 19 .<br />

Si effettua così in Grecia quel passaggio dal crudo al cotto che attraverso la<br />

cucina introduce la cultura .<br />

Come spiega utilizzando materiale narrativo completamente <strong>di</strong>verso Levi Strauss<br />

nel celebre testo che apre la serie Mythologiques . Mito <strong>di</strong> riferimento è un racconto<br />

<strong>degli</strong> in<strong>di</strong>ani Bororo ( Brasile) dove il fuoco non è posseduto dagli dei ma dai<br />

giaguari e autrice del furto nel ruolo <strong>di</strong> Prometeo è una donna ! 20 .<br />

In Grecia per controbilanciare il furto del fuoco da parte del titano Prometeo<br />

,l’amico <strong>degli</strong> uomini , in risposta al nuovo regime che consente agli uomini <strong>di</strong><br />

nutrirsi <strong>di</strong> carne cotta il signore <strong>degli</strong> uomini e <strong>degli</strong> dei ,Zeus “ costruisce un male<br />

per gli uomini al posto del fuoco” La donna appunto (Esiodo ,Teogonia ,570)<br />

Proposta come un primo automa,una statua animata, un oggetto, un feticcio, un<br />

simulacro Pandora è per i Greci maschi anche il primo essere femminile , inaugura<br />

la lunga serie <strong>di</strong> automi femminili che compaiono puntualmente nella storia del<br />

pensiero occidentale 21 . Un automa , un feticcio,un idolo , un fantasma , qualche<br />

17 Arist. De gen.anim. 737 a Il seme contiene in sé ciò che rende generatori gli spermata,i semi<br />

stessi . Questo principio è caldo ma è <strong>di</strong>verso dal fuoco … e ciò che è rinchiuso nello sperma ,<br />

nello pneuma spumoso . E la natura dello pneuma ,è analoga all’elemento delle stelle. Così nel<br />

XXX dei Physika <strong>di</strong> Aristotele ve<strong>di</strong> J.Pigeaud L’homme de génie et la Mélancholie Paris 1988<br />

18 Le Sibyllai sono inserite tra i melanconici sempre nel XXX dei Problemata Physika. Sulle<br />

Sibille e la complessità del loro variegato ruolo dall’antichità greca e romana alla cristianità ve<strong>di</strong><br />

una messa a punto in I .Chirassi Colombo – T.Seppilli cur. Sibille e Linguaggi oracolari Mito<br />

storia tra<strong>di</strong>zione . atti del convegno internazionale <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> Macerata Norcia 20-24 settembre 1994 ,<br />

Roma 1998.<br />

19 Il mito greco sull’origine della prima donna,la prima femmina , è narrato dal poeta greco arcaico<br />

Esiodo ( fine VIII-VII a.C.) in doppia versione nei <strong>due</strong> poemi a lui attribuiti : Opere e i Giorni<br />

(vv.60-105 ); Teogonia (vv. 559-612) 19 . I <strong>due</strong> testi si incastrano .<br />

Nella Teogonia ,il grande testo de<strong>di</strong>cato al mito dell’emersione del mondo dal caos primor<strong>di</strong>ale<br />

,solo la prima donna è creata . in una situazione fluida nella quale già gli uomini maschi e gli dei<br />

insieme alle dee.sul tema ve<strong>di</strong> anche Chirassi Colombo Esiodo e la Bibbia in<br />

http://www.lett.units/ichco<br />

20 C.Levi Strauss Dal crudo al cotto tr.it Milano 1966 ( 1964 )<br />

21 Ve<strong>di</strong> in proposito il bel testo <strong>di</strong> Victor Stoichita L' effetto Pigmalione. Breve storia dei simulacri<br />

da Ovi<strong>di</strong>o a Hitchcock, Roma 2006, che tuttavia <strong>di</strong>mentica proprio Pandora.


cosa che non c’è è la famosa Elena mai andata a Troia, per scatenare una guerra<br />

senza perché 22 .<br />

Per un filone importante del pensiero greco (non solo Platone ) l’immagine è il segno<br />

primo dell’inganno , come per l’ortoprassi ebraica nella legislazione data da Yhwe<br />

a Mosè l’immagine, l’idolo ,è segno visibile esteriore,della “non esistenza” non<br />

esistenza <strong>degli</strong> idoli rispetto l’esistenza senza immagine, del Dio unico , creatore e<br />

legislatore 23 .<br />

Così nel pensiero “occidentale “ fin dalle sue ra<strong>di</strong>ci greche il femminile si presenta<br />

attraverso la negatività totale della cosa creata ( gli uomini maschi sfuggono alla<br />

statuto passivo <strong>di</strong> creatura ) e dell’ immagine . Una posizione profondamente<br />

squilibrata.<br />

In questo senso il modello <strong>papua</strong> dell’asimmetria femminile appare speculare e<br />

rovescio a quello greco nei Central Highlands della Nuova Guinea .<br />

Per sottolineare la secondarieta delle donne non si nega il potere generativo delle<br />

donne . L’enfasi tuttavia è posta non sul potere generativo dello sperma maschile<br />

ma sul suo potere nutritivo che lo equivale e lo supera 24 .<br />

La giustificazione del potere saldamente detenuto dagli uomini ,affermato nella<br />

simbologia dei rituali é fondato dai miti attraverso i quali i maschi si appropriano<br />

simbolicamente dei poteri femminili secondo uno schema più volte ripetuto .<br />

Prima <strong>di</strong> tutto della facoltà <strong>di</strong> suonare i flauti <strong>di</strong> bambù ,strumenti musicali una volta<br />

posseduti dalle donne ma alle donne rubati dai maschi, ragione per la quale le donne<br />

da suonatrici risultano suonate.<br />

Gilbert Herdt ( Guar<strong>di</strong>an of the flutes , 1981) nella documentazione delle iniziazioni<br />

maschili presso gli Sambia evidenzia come il corpo maschile sia considerato in<br />

qualche modo inerte rispetto il corpo femminile che si attiva da solo attraverso<br />

l’ingresso nel regime del mestruo. Al contrario il corpo del ragazzo appare<br />

bisognoso <strong>di</strong> un aiuto esterno, un aiuto imprescin<strong>di</strong>bile . Questo “spiega “ le pratiche<br />

omosessuali nelle quali viene coinvolto il ragazzo Sambia che deve essere “nutrito”<br />

con lo sperma <strong>di</strong> giovani adulti ancora celibi. L’accesso allo statuto <strong>di</strong> sposato infatti<br />

fa cessare presso gli Sambia ogni possibilità <strong>di</strong> pratica omosessuale lecita.<br />

Il caso Sambia sembra illustrare in modo para<strong>di</strong>gmatico le osservazioni <strong>di</strong> Maurice<br />

Godelier (La productions des grands hommes,Pouvoir et domination mascoline chez<br />

les Baruya de Nouvelle Guinée ,Paris 1982) e <strong>di</strong> Francoise Héritier (Masculin<br />

22 E’ il tema dell’Elena <strong>di</strong> Euripide anticipato dalla Palino<strong>di</strong>a del poeta Stesicoro . A Troia è<br />

andata solo un immagine della bellissima Elena per scatenare una guerra che come ogni guerra non<br />

ha una causa reale ! Ve<strong>di</strong> osservazioni in Chirassi Colombo , I poteri <strong>di</strong> Helene in Il potere<br />

invisibile Figure del femminile nel mito e storia , S.Marino ,C. Montepaone,M. Tortorelli Ghi<strong>di</strong>ni<br />

cur. Napoli 2002 ,pp.25-40.<br />

23 La proibizione delle immagini è esplicito comandamento <strong>di</strong>vino in Esodo XX,3 Non ti farai un<br />

idolo, né somiglianza <strong>di</strong> ciò che è in cielo, in terra nelle acque ..<br />

24 Ve<strong>di</strong> in questo senso gli stu<strong>di</strong> pioneristici <strong>di</strong> Kenneth Read , “Nama Cult of the Central<br />

Highlands ,New Guinea “,Oceania 23,1952,pp.1-25).


Féminin ,La Pensée de la <strong>di</strong>fférence ,1996 che mettono al centro il problema della<br />

produzione maschile della vera “fecon<strong>di</strong>tà”.<br />

Nel sistema Sambia anche se il corpo femminile mette al mondo i feti si <strong>di</strong>ce che<br />

solo l’azione nutritiva dello sperma attraverso i rapporti sessuali durante i primi sei<br />

mesi della gravidanza fa crescere lo sperma introdotto,lo trasforma e.. produce<br />

anche il latte materno !<br />

E’sulla nutrizione, su ciò che assicura la vita nella sua primaria possibilità <strong>di</strong> esistere<br />

<strong>di</strong> essere mantenuto in esistenza su ciò che il greco esprime con il complesso<br />

termine del trephein nutrire ,che si concentra l’attenzione<br />

E’ interessante notare il ruolo speculare e rovescio che la comparazione ci consente<br />

ancora con il mondo greco , con il ruolo della trophos la nutrice centrale per la<br />

valutazione del femminile nel sistema simbolico greco.<br />

La nutrice nella proiezione greca “interpreta “ la madre che non ha parte nella<br />

generazione del figlio prodotto dal padre ma è in<strong>di</strong>spensabile -come nutrice -per la<br />

sua cura ,la sua sopravvivenza 25 . Ruolo che in Nuova Guinea è giu<strong>di</strong>cato più<br />

prezioso del venire in esistenza ,ed è merito maschile .Ovviamente l’esistenza ,quella<br />

che conta , è il vivere nel mondo dei padri .<br />

Il periodo <strong>di</strong> allattamento tra le popolazioni della Nuova Guinea è molto lungo, dura<br />

anche tre anni.Il <strong>di</strong>stacco del bambino maschio dal mondo femminile non risponde<br />

al bisogno <strong>di</strong> separarlo dal mondo femminile ,dal momento che in realtà non esiste<br />

un mondo femminile separato ma il mondo femminile è inglobato nel mondo<br />

“normale” che lo contiene . Così sostiene Lewis Langness che si basa sulle<br />

osservazioni <strong>di</strong> campo presso i Bena -Bena ( Ritual ,Power and male Dominance in<br />

the New Guinea Highlands ,Ethos 2,1974, 182-212). Tuttavia ad un certo punto il<br />

bambino deve entrare nella terapia maschile che lo farà <strong>di</strong>ventare adulto ,cioè lo farà<br />

veramente nascere , cioè esistere nel presente . Rispetto questo modello simbolico le<br />

donne rimangono inerti nell’accettazione della secondarietà del loro ruolo rispetto il<br />

figlio maschio.<br />

A questo punto possiamo allargare il <strong>di</strong>scorso .<br />

Se si accetta l’ipotesi <strong>di</strong> un mondo femminile culturalmente separato ma<br />

consapevole <strong>di</strong> sé , si deve affrontare il problema del consenso delle donne alla loro<br />

totale assimilazione ad un mondo che esplicitamente le relega in una posizione<br />

totalmente subor<strong>di</strong>nata .Le donne non “acconsentono” <strong>di</strong> essere poste in posizione<br />

secondaria ma lo accettano come dato <strong>di</strong> fatto in quanto si trovano immerse in un<br />

sistema <strong>di</strong> valori simbolici che assegna loro questo posto Sono legate ad un sistema<br />

<strong>di</strong> valori che costituisce il loro inevitabile “mondo culturale”. Non solo in <strong>papua</strong><br />

New Guinea .<br />

La nozione <strong>di</strong> consenso è importante .<br />

25 un riferimento è al testo <strong>di</strong> Theodora . Hadzistelliou Price KOUROTROPHOS . Cults and<br />

Representation of the Greek Nursing Deities, Leiden 1978 che, sia pure in modo acritico,offre una<br />

panoramica importante <strong>di</strong> modelli <strong>di</strong> figure femminili con il bambino in braccio- madri nutrienti<br />

non necessariamente madri biologiche - presenti nella costruzione dell’immaginario .


La nozione <strong>di</strong> “consenso” è stata usata da Maurice Godelier nei suoi lavori sul<br />

dominio maschile presso un altro gruppo <strong>papua</strong> ,i Baruya .<br />

Le donne- secondo Godelier in questo caso acconsentono e persino aiutano la messa<br />

in atto dei complessi rituali che permettono agli uomini Baruya <strong>di</strong> “rimettere “al<br />

mondo simbolicamente i loro figli maschi nella totale assenza critica da parte delle<br />

donne .<br />

Nicole- Claude Mathieu riflette invece sulla problematicità della nozione <strong>di</strong><br />

consenso. Per accedere al livello del consenso sarebbe necessario eliminare “<br />

quell’anestesia della coscienza che permette <strong>di</strong> occultare le limitazioni concrete<br />

materiali e intellettuali imposte all’oppresso “<br />

Questa situazione <strong>di</strong> “anestesia” si incontra sempre dove esistono situazioni<br />

sostanziali <strong>di</strong> <strong>di</strong>suguaglianza attivamente imposta ( ve<strong>di</strong> “N.Mathieu,Quand céder<br />

n’est pas consentir” in idem ed. L’arraisonnement des femmes .Essais en<br />

Anthropologie des sexes ,Paris 1985). Non solo in Papua New Guinea !<br />

La pre<strong>di</strong>sposizione delle reti simboliche che organizzazione i sistemi <strong>di</strong> rapporto<br />

provoca ,come <strong>di</strong>ce Pierre Bour<strong>di</strong>eu quella “violenza simbolica che si stabilisce<br />

attraverso il meccanismo dell’adesione che il dominato non può non accordare al<br />

dominante quando per pensarlo e per pensarsi ,o meglio per pensare la sua relazione<br />

con lui,non <strong>di</strong>spone che <strong>degli</strong> strumenti <strong>di</strong> conoscenza che ha con lui in comune “<br />

Si tratta della cosiddetta “scelta” che si attribuisce alle donne coinvolte in moltissime<br />

situazioni <strong>di</strong> esplicita subor<strong>di</strong>nazione nelle quali scelgono scelte fatte da altri.<br />

L’adesione può avvenire senza il consenso che implica la presa <strong>di</strong> coscienza .<br />

Questo è inevitabile in un mondo nel quale “la dominazione maschile si manifesta<br />

nelle matrici delle percezioni , dei pensieri e delle azioni <strong>di</strong> tutti i membri della<br />

società,che essendo universalmente con<strong>di</strong>visi ,si impongono a ciascuno come<br />

trascendenti “ ( Bour<strong>di</strong>eu ,1998: 39).<br />

L’adesione in questo caso non è neppure oggetto <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento ma avviene<br />

all’interno stesso del processo <strong>di</strong> socializzazione “involontariamente trasmesso e<br />

involontariamente incorporato “.<br />

Quest’ultima osservazione è <strong>di</strong> Pascale Bonnemère nel suo articolo L’anthropologie<br />

du genre en Nouvelle -Guinée “ ,l’Homme,161/2002 pp 205-224 ) che seguiamo per<br />

queste note.<br />

Se è vero che il meccanismo <strong>di</strong> adesione scatta in situazioni culturali molto<br />

omogenee e se è vero che l’”adesione” delle donne al dominio maschile è sino quasi<br />

ad oggi presente nella stragrande maggioranza delle culture , e se è vero che anche<br />

nei casi nei quali è in atto una presa <strong>di</strong> coscienza attiva della situazione la<br />

consapevolezza del problema stenta a farsi strada,si potrebbe <strong>di</strong>re che il processo <strong>di</strong><br />

subor<strong>di</strong>nazione del femminile ,ampiamente attestato in società molto <strong>di</strong>verse da<br />

quelle <strong>papua</strong> ,è avvenuto ad un momento molto arretrato nella lunga storia delle<br />

trasformazioni delle società umane .<br />

E si pone quin<strong>di</strong> una riflessione contemporanea .


Per le donne “più o meno velate segno della visibilità <strong>di</strong> adesione ai<br />

fondamentalismi cosiddetti islamici e per le donne “più o meno svelate “ segno <strong>di</strong><br />

visibilità <strong>di</strong> adesione ai fondamentalismi altri, si pongono necessari, anche se non<br />

facili,i programmi <strong>di</strong> richiamo <strong>di</strong> attenzione sui ruoli <strong>di</strong> un’ adesione senza critica<br />

Il tutto per il traguardo <strong>di</strong> una mon<strong>di</strong>alizzazione dei <strong>di</strong>ritti della persona , inclusi i<br />

<strong>di</strong>ritti autonomi della persona femminile ,al <strong>di</strong> là delle <strong>di</strong>visioni <strong>degli</strong> ethne e dei<br />

co<strong>di</strong>ficati simbolici.<br />

Per un pianeta unito dalla con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> una comune oikonomia, intesa come arte<br />

<strong>di</strong> amministrazione dell’oikos,la casa <strong>di</strong>latata a coinvolgere il cosmo, comunque<br />

arte inevitabilmente politica ,uso <strong>di</strong> buona politeia . Oggi urgente arte planetaria .<br />

Ileana Chirassi Colombo

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