1 UCLA Giovanni Pico della Mirandola non scrisse mai un' Orazione ...
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temperanza, coraggio e giustizia. Il primo precettore, il responsabile per la sapienza,<br />
insegnava ‘la magia di Zoroastro, … ciò che è il culto degli dei, e anche i compiti del<br />
re.’ 17 La sapienza dei Magi, dunque, è una delle quattro virtù naturali che usavano i<br />
pagani prima che Cristo aprisse il tesoro <strong>della</strong> grazia e desse accesso alle virtù teologiche<br />
di fede, di speranza e di carità. Quindi, se la magia di Zoroastro è «la conoscenza <strong>della</strong><br />
divinità» ovvero la teologia, essa deve essere una teologia naturale fatta su misura per i<br />
principi e i reggenti perché dimostra loro come «amministrare il loro Stato sul modello<br />
dello stato cosmico.» 18<br />
«La magia di Salmose,» spiega <strong>Pico</strong>, «è medicina per lo spirito … che rende<br />
temperato lo spirito proprio come la medicina rende sano il corpo.» 19 Come la magia<br />
caldaica di Zoroastro insegna la sapienza, quella tracica di Salmose avvia alla<br />
temperanza, e queste due magie combinate insieme, nel programma di studi pichiano,<br />
inglobano la logica e la filosofia morale dando strada alla filosofia naturale e la teologia<br />
naturale. Secondo quanto dice Platone, il divino Salmose insegnò che quel rimedio<br />
curativo ‘la parte attraverso il tutto’ volesse dire che si deve sanare l’anima se si vuole<br />
che il corpo stia bene. «E l’anima … è guarita per mezzo di certi incantesimi … che sono<br />
parole belle, e da tali incantesimi che la temperanza è fatta arrivare nelle anime.’ »20<br />
L’atto fisico di guarire il corpo, che è un tipo di magia, richiede dunque un rimedio<br />
spirituale per l’anima stemperata, e la forza immateriale del linguaggio è l’incantesimo<br />
che attiva questa terapia psichica.<br />
Plotino, l’ultimo dei venti esperti di magia che <strong>Pico</strong> nomina, «lo menziona quando<br />
mostra che il mago è ministro <strong>della</strong> natura, <strong>non</strong> il suo artefice.» 21 Qui <strong>Pico</strong> si riferisce<br />
alla più ampia discussione dedicata alla magia nelle Enneadi, dove Plotino afferma che le<br />
formule magiche sono efficaci perché simpatie e antipatie agiscono in natura «senza che<br />
si intromettano macchinazioni; la vera magia è interna al Tutto…. È qui il primo mago e<br />
17 I Alcibiade 121D-22A.<br />
18 PICO, Oratio, p. 64.<br />
19 PICO, Oratio, p. 64.<br />
20 PLATONE, Charm. 156D-7C.<br />
21 PICO, Oratio, p. 64.<br />
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