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1 UCLA Giovanni Pico della Mirandola non scrisse mai un' Orazione ...

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si proclama essere un filosofo ed esorta i suoi ricettori ad usare la filosofia per ottenere<br />

un tipo particolare di salvezza – la salvezza mistica. La filosofia morale, la dialettica, la<br />

filosofia naturale e la teologia sono le quattro fasi di un percorso ascetico volto a<br />

condurre oltre la natura umana, attraverso le nature angeliche verso la destinazione finale,<br />

che è l’unione con la divinità. L’ascesa è nello stesso tempo askesis e paideia, un<br />

rigoroso programma e un’iter educativo. Il filosofo impara a tappe prendendo il giudizio<br />

del discernere dai Troni, apprendendo la contemplazione dai Cherubini e l’amore dai<br />

Serafini; in questo modo il filosofo riesce ad istruire l’anima negando il corpo e riesce a<br />

staccarsi dal mondo inferiore <strong>della</strong> materia. La sua anima lascia il corpo, in modo<br />

definitivo o momentaneo, mentre percorre la strada che lo conduce all’unione colla<br />

divinità. Se il filosofo raggiunge la sua meta e vi rimane, l’Io ed il suo corpo svaniscono.<br />

Ma chi potrebbe desiderare di mortificare il corpo, fuggire il mondo e cedere l’Io?<br />

È questa dunque la dignità umana, quella moralità fatta per un’individuale personalità<br />

creativa che si dà forma liberamente? Questo è ad ogni modo quello che <strong>Pico</strong><br />

raccomanda nella parte principale del suo discorso, dopo la toccante introduzione. Sette<br />

volte, nel linguaggio dei saggi greci e giudaici, colla sapienza dei filosofi, dei teologi e<br />

dei cabalisti, il Nostro ripete ed esplica un programma di studi e un regime che trasforma<br />

l’umano nell’angelico per poi annientarlo in Dio. La vita migliore per le creature umane<br />

è la vita dei Cherubini, quegli angeli la cui la forza contemplativa si interpone fra i Troni,<br />

che stanno nella posizione inferiore colla loro energia di giudizio, e i Serafini, che stanno<br />

nella posizione superiore col potere dell’amore. La vita cherubinica è quella che gli<br />

esseri umani dovrebbero scegliere, se volessero essere salvati, e la filosofia è il primo<br />

passo per adempiere questa scelta. 2<br />

Perché <strong>Pico</strong> pone in primo piano il mito trasmutato <strong>della</strong> Genesi e vuole aprire<br />

con questo il discorso dello stesso testo? Dio dice ad Adamo di averlo messo nel mezzo<br />

del mondo ma senza una sua propria natura. Da questa posizione centrale vantaggiosa,<br />

l’uomo può osservare in alto o in basso per trovare ciò di cui ha bisogno per realizzarsi.<br />

2 COPENHAVER, Secret, pp. 59-63<br />

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