lavinia borromeo noblesse oblige como resta aperta per ... - La Spola

N. 24 del 4 luglio 2009 – Anno XIII - Spedizione in abbonamento postale 45% art. 2, lettera b – legge 662/96 – Filiale di Firenze – Contiene IP - Abbonamento Italia 60 Euro, abbonamento estero 150 Euro - La Spola 1,50 euro
LAVINIA BORROMEO
NOBLESSE OBLIGE
Bilancio roseo
PITTI BIMBO VA IN ARCHIVIO CON RISULTATI POSITIVI
L’ORA DEL DEBUTTO
DI PRIMA-MODA
COMO RESTA APERTA
PER FERIE

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è associato alla Unione
Stampa Periodica Italiana
E’ LO SPORT IL TEMA DI ALCUNE COLLEZIONI UOMO PER LA PRIMAVERA-ESTATE 2010. COVERI HA DEDICATO
MAGLIE E PULLOVER AL MITICO JOE DI MAGGIO, GOLF E EQUITAZIONE HANNO INVECE ISPIRATO FRANKIE MORELLO
EDITORIALE
7 L’attesa è fi nita
N. 24 del 4 luglio 2009
SALONI
8 Tre giorni di moda a Madrid
NEWS
9 La moda ha altri due Cavalieri del Lavoro
INTERVISTA CON
10 Lavinia Borromeo. Per essere amati
PRIMO PIANO
12 Passerella caprese
13 Sportwear e denim, successo sicuro
14 Bimbo, la tranquillità è nei numeri
15 Ricercando la qualità
ATTUALITÀ
16 I giovani vanno di moda
17 Meccanotessile, ecco la detassazione
DISTRETTI
18 BIELLA - Il made in Italy arriva a Dubai
19 COMO - Aperti per ferie
20 PRATO - La Cna ha ancora Potenza
21 CARPI - Il Fashion Contract

editoriale
di Matteo Grazzini
L’attesa è finita
Via al binomio filo-tessuto
Dopo le antecipazioni sullo scorso
numero de La Spola, a salone in
corso, adesso per Pitti Bimbo è
il momento del bilancio. Ancora
una volta le cifre che arrivano
dall’abbigliamento per bambini sono confortanti
e, pur non raggiungendo le vette degli
anni scorsi, il settore resta uno di quelli più
sani.
Seppur con un calo complessivo di compratori
(7% in meno) Pitti Bimbo ha raggiunto
gli obiettivi prefissati, dando risalto al made
in Italy e alle idee innovative, da quelle di
Lavinia Borromeo (protagonista della nostra
Intervista Con) a quelle legate ai super eroi
dei cartoni animati.
Ma la felicità, più ancora della tristezza,
spesso è effimera ed infatti le luci scintillanti
di Pitti Bimbo hanno già lasciato il posto a
quelle, speriamo altrettanto luminose, di Pitti
Filati, il salone che chiude il calendario della
Fortezza da Basso, con un ritardo rispetto
alle date abituali causato dall’abbinamento
con Prima - Moda Tessuto.
E’ infatti arrivato il momento di testare il
nuovo binomio fieristico, con Pitti Filati che,
pur rimanendo una realtà distinta, autonoma
e singola dal punto di vista organizzativo, si
svolgerà fianco a fianco con Prima, la fiera
voluta da Pratotrade per presentare in anteprima
le collezioni di tessuto.
Due mesi prima di Milano Unica e Première
Vision quindi i produttori di tessuto lanceranno
sul mercato i nuovi prodotti, cercando
in questo modo di andare incontro alle esigenze
e alle richieste dei clienti.
L’attesa per conoscere l’esito di questa innovazione
è quindi finita e i dati iniziali sono
confortanti, ma come sempre saranno i numeri
conclusivi a dare un quadro più definito.
Quel che è certo è che, almeno dal punto di
vista della visibilità e dell’attenzione, entrambe
le fiere sembrano aver già guadagnato
qualcosa.
Pitti Bimbo lascia
il testimone ai filati,
ma la grande novità
è l’abbinamento con
Prima - Moda Tessuto:
l’unione farà la forza?
4 luglio 2009
7

saloni EUROPA
SPAGNA
Sfilate, stand, modelle e affari. Il
Simm, Salon Internacional de la
Moda de Madrid è tutto questo e
molto di più.
In due padiglioni della Feria della
capitale iberica si ritroveranno centinaia
di espositori per tante collezioni e marchi
dedicati alla moda maschile e femminile
per la stagione primavera-estate 2010.
La prossima edizione del salone, in programma
dal 16 al 18 luglio, rappresenta
lo spazio più grande dedicato alla moda
in tutta la penisola iberica ed è un appuntamento,
nello scarno panorama di luglio,
tra i più seguiti dagli addetti ai lavori.
329 gli espositori e più di 500 le marche
nazionali e internazionali di moda e acces-
GERMANIA
Un forum sul futuro dell’intimo
Presente, futuro e prospettive del settore dell’intimo: sono questi i temi che saranno dibattuti
al Business Forum di Bodylook Touch the Future and Look Ahead, realizzato in
collaborazione con Gerber Tecnology e TM Fashion Trend Magazine. “Quo vadis - dove
va il mercato del Bodywear tedesco?” è l’argomento in agenda a cui industriali e addetti
ai lavori forniranno risposte, opinioni e suggerimenti.
“Gerber e TM - dice Yvonne Heinen-Foudeh, MarComm Manager alla Gerber Tecnology
- hanno raggiunto con Igedo, per la terza edizione di Business Forum, un accordo
di comune interesse. La partnership con Bodylook e la stretta vicinanza associativa con
Gesamtmasche e BTE è una mossa vincente. Il principio di dare e avere in termini di
know-how e fabbisogni costituisce la formula base del successo”.
Il Business Forum avrà luogo il 25 luglio dalle 14 al Tulip Inn Hotel, accanto all’Exhibition
Centre di Düsseldorf.
8
4 luglio 2009
Tre giorni di moda a Madrid
Con il Simm la capitale spagnola focalizza l’attenzione degli stilisti
In vetrina le collezioni della primavera-estate 2010
sori che parteciparanno alla fiera organizzata
da Ifema.
Completa la proposta di prodotti, che vanno
dall’abbigliamento per tutte le età e gli
stili all’intimo, passando per il bagno, divisi
nei settori Gala, Perlas, Eterna, Hombre,
Alma, Agentes Baño y Moda Íntima,
Pronto Moda, Accesorios e Servicios al
Punto de Venta.
Tra le firme che hanno già dato la propria
adesione ci sono Garella, After Six,
Le Phare de la Baleine, Alba Conde, Vilagallo,
Matilde Cano, Diktons, Alibey,
Jota+Ge; Tantra; Flamenco; Noa Noa; Pablo
& Mayaya; Aventures des Toiles; Oky-
Coky; Viriato e Yokana.
m. g.
MILANO
Moda In, nuovo look
“vecchio” presidente
Alberto Jelmini confermato presidente
di S.I.Tex – Moda In, con Antonella
Martinetto, titolare della ditta Remmert,
come vice. E’ questa la prima notizia che
riguarda Moda In in vista della prossima
edizione di Milano Unica.
Max Dubini, vicepresidente uscente ed
anche ex presidente per due mandati,
rimarrà nei quadri come consigliere di
amministrazione.
S.I. Tex, che organizzerà per la prima
volta anche Ideacomo, ha pensato
anche ad un nuovo loook: a partire da
settembre le collezioni sarnno presentate
in un nuovo concept architettonico
nei settori Fancy e Leisure, mentre a
febbraio sarà rinnovata anche la sezione
accessori.

RICONOSCIMENTI
news economia
La moda ha altri due Cavalieri del Lavoro
FINANZA
Escada corre ai ripari e vende due marchi
Escada abbandona alcuni ‘gioielli’ e vende
i brand Laurèl, Apriori e Cavita ad
una holding company di Monaco specializzata
in società di media dimensione, la
Mutares Ag. Resta per il momento fuori
dalla vendita un altro marchio, Biba,
che pare sarà oggetto di una transazione
separata.
Tutti questi marchi appartenevano ad
Escada tramite la società controllata
Primiera, che non dovrebbe vedere la
propria fine, considerate le parole del
fondatore e membro dell’executive
board di Mutares, Robin Laik: “Il nostro
obiettivo è sviluppare il significativo potenziale dei brand di Primera - ha commentato
– sfruttando le capacità dell’attuale team”.
Le tre etichette hanno generato 100 milioni di ricavi lo scorso esercizio. La cessione del
business legato a Primera, disposta nel dicembre 2008, resta un’operazione chiave del
nuovo corso di Escada, che ora sta rischiando il fallimento.
NOVITÀ
Sandro Veronesi
Anche due imprenditori del settore moda
erano tra i 25 nuovi Cavalieri del lavoro
nominati dal presidente Giorgio Napoletano
in occasione della festa della Repubblica.
Si tratta di Carla Cecconi Braccialini
e Sandro Veronesi. La prima è presidente
onorario della Braccialini, azienda produttrice
di pelletteria e accessori: Carla
Cecconi Braccialini ha fondato insieme
al marito la realtà che oggi è nelle fila di
Mariella Burani Fashion Group.
Sandro Veronesi, invece, è il fondatore di
Calzedonia, una delle catene di spicco nei
settori intimo, calzetteria e beachwear,
che detiene anche i marchi Intimissimi e
Tezenis.
Naj-Oleari, chi si rivede
ECONOMIA
La Russia è più vicina
all’ingresso nel Wto
Dopo la Cina, un altro ingresso
importante potrebbe esserci nel
Wto, organizzazione mondiale del
commercio che attualmente conta 153
Paesi membri. Si tratta della Russia,
sull’ingresso della quale da anni si
discute.
A far sembrare più vicino il
traguardo, dopo anni di parole,
alcune dichiarazioni fatte in
occasione del Forum Economico di
San Pietroburgo.
In particolare, il commissario europeo
al commercio Catherine Ashton
ha informato che i negoziati per
l’adesione del Paese dell’ex Urss al
Wto dovrebbero essere completati
prima di fine 2009. Condizione
essenziale per completare questo
passaggio, prevedibilmente nel
2010, è l’approvazione di tutte
le nazioni che fanno già parte
dell’organizzazione.
Due nuove licenze consentono il ritorno sul mercato per Naj-Oleari, marchio che rammenta
senza dubbio gli anni ’80, anni in cui le microfantasie della Naj imperversavano su
grandi e piccini.
In occasione di Pitti Uomo e Pitti Bimbo sono state presentate le nuove collezioni Naj-
Oleari per la donna, l’uomo e il neonato, frutto di due nuove licenze siglate dalla storica
griffe con la Fuggi di Ponte S. Nicolò in provincia di Padova (donna e uomo) e la Bimbo
di San Pietro Clarenza in provincia di Catania (bébé).
n entrambi i casi si tratta di progetti total look, con ampio sviluppo di tutte le tipologie
di capi. In primo piano i colori e le tenere fantasie tipiche di Naj-Oleari. Si parte con la
primavera-estate 2010.
4 luglio 2009
9

Lavinia Borromeo, nata da una
famiglia nobile, ha sposato John
Elkann, figlio di Margherita,
figlia di Giovanni Agnelli.
La madre, la tedesca Marianne
Sybille Zota, ha lavorato nel
campo della moda
come indossatrice

BLav è il nome della nuova collezione
di abbigliamento per bambini
da 0 a 4 anni creata da Lavinia
Borromeo: un nome che gioca tra
le iniziali del suo nome e il suono
di be loved, quell’essere amati che tutti i
bambini meritano.
Ospite a Pitti Bimbo, Lavinia Borromeo ha
presentato la sua seconda collezione (la prima
era stata presentata solo ad una selezione
di buyer che l’hanno incoraggiata a proseguire
l’avventura) che sarà distribuita in alcuni
negozi nelle grandi città italiane, per iniziare
Milano, Roma e Napoli.
Lavinia Borromeo è una di quelle ragazze
che, guardando l’apparenza, molti giudicano
fortunate a prescindere: bella, ricca, di famiglia
nobile e per questo senza nessun bisogno
di lavorare, con tutta una vita da godersi tra
agi e divertimenti.
Invece questa giovane imprenditrice da tempo
ha infranto il cliché (spesso erroneo) ed
già un’esperienza nel campo del design: ha
creato una linea di accessori ed una borsa per
Trussardi, una serie di oggetti per la casa per
Poltrona Frau.
Come nasce l’ispirazione per disegnare
abbigliamento per bambini?
L’idea è senza dubbio arrivata quando sono
diventata mamma (Leone di tre anni e Oceano
di uno e mezzo sono i piccoli di casa, ndr):
talvolta non sono riuscita a trovare certi capi
che avevo in mente e così ho pensato di disegnarli.
Abiti sportivi, adatti per tutti i giorni,
facili da lavare e soprattutto colorati: queste
sono le caratteristiche della collezione, insieme
alla naturalità dei materiali utilizzati.
Lei si occupa soprattutto dell’aspetto
creativo, ma c’è tutta una parte imprenditoriale
molto importante che sta a valle.
Ad esempio, chi supporta BLav per
intervista con
di Elisa Signorini
Per essere amati
Lavinia Borromeo racconta la nascita di B Lav, la linea
di abbigliamento per bambini lanciata a Pitti Bimbo
quanto riguarda la confezione e la distribuzione?
Per la confezione ci affidiamo a diverse
aziende italiane, che garantiscono il rispetto
dei nostri parametri di qualità ed ecocompatibilità.
Per la distribuzione, al momento
i prodotti BLav si trovano in alcuni negozi
multimarca, stiamo pensando anche ad organizzare
l’esportazione. Per quanto riguarda
le scarpine, invece, sono nate grazie alla
collaborazione con Giorgia Caovilla e la loro
produzione è affidata a Matteo Masiero.
Molti considerano il settore tessile come
un settore maturo, le griffe lamentano
cali di fatturato, nonostante questo Lei
ha deciso di avviare questa attività imprenditoriale,
cosa l’ha soprattutto motivata?
In realtà credo che la moda italiana e il nostro
settore tessile che sta a monte della filiera
abbiano ancora molte frecce al loro arco.
Io ci credo fortemente e mi sono buttata con
convinzione in questa avventura. Poi c’è la
mia grande passione per il disegno che coltivo
da sempre, nonostante non abbia mai frequentato
scuole specifiche, diciamo che sono
un’appassionata autodidatta.
Questa avventura di imprenditoria creativa
si fermerà al bambino e pensa già a
nuovi confini?
No, il mio bacino di riferimento resterà il
bimbo, questo non significa che non possano
esserci progetti interessanti che esulano
un po’ dall’abbigliamento: dalla primavera
2010, ad esempio, saranno in commercio dei
libri di stoffa realizzati con DeAgostini per
i quali io scriverò le storie. Anche questa è
un’idea nata in casa, dalla constatazione che
i bambini riescono a sporcare tutto e che tutto
deve essere facilmente lavabile. Anche i
libri.
4 luglio 2009
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PRIMO PIANO Pitti Bimbo
Passerella caprese
Stands curati,
collezioni colorate
e piccole modelle
sorridenti.
Lavinia Biagiotti
ricrea la piazzetta
dell’isola campana
12 4 luglio 2009
Tra le griffe più glamorous, per
usare l’espressione di Pecci,
va senza dubbio annoverata
Laura Biagiotti Dolls, che in
uno stand che raffigurava la
Piazzetta di Capri ha presentato la propria
collezione Happy Capri, un trionfo di colore
e allegria, così del resto devono essere
vestiti i bambini, a detta di Lavinia Biagiotti
Cigna, presente nello stand insieme
a piccole modelle in pantaloni in quadretti
vichy, gonne in cotone plissettato e t-shirt
con raffigurata in paillettes la Piazzetta di
Capri, in una sorta di souvenir di viaggio
e di omaggio ad un luogo amato dalla stilista.
“Sia io che mia madre siamo molto legate
a Capri – ha commentato Lavinia Biagiotti
Cigna – questa collezione vuole essere un
omaggio a questa speciale località di villeggiatura
e anche un modo per promuoverla.
In effetti ci sono bambini che hanno fatto
il bagno alle Maldive, ma non conoscono
questo gioiello a noi vicino. Visto allora
che si parla tanto di eccellenza del made
Lavinia Biagiotti
in Italy abbiamo pensato di unire l’eccellenza
della moda di Laura Biagiotti Dolls
all’eccellenza paesaggistica di Capri. La
moda deve servire anche per veicolare promozione”.
Ecco dunque che nasce questa collezione
fatta di abitini con un gusto retrò, abbinati
a dettagli moderni, come i leggings sotto
alle gonnelline che consentono di correre
in libertà.
Guardando ai numeri, Laura Biagiotti
Dolls dà soddisfazione alla maison romana:
“Nell’autunno-inverno di quest’anno
– commenta Lavinia Biagiotti Cigna – abbiamo
segnato un +5% rispetto all’anno
passato. Questo risultato ci infonde ottimismo
per il futuro, ma va considerato che
ormai la linea Biagiotti Dolls, nata negli
anni ’80, è ormai consolidata sul mercato,
e in particolare nella fascia alta. Il nostro
obiettivo è quello di regalare ai bimbi un
abito prezioso, senza dimenticare tuttavia
che si tratta di bambini che hanno soprattutto
esigenze di comfort e praticità”.
Elisa Signorini

Miss Blumarine
PRIMO PIANO
4 luglio 2009
Pitti Bimbo
Sportwear e denim, successo sicuro
Ma il total look rimane l’obiettivo dei marchi principali
Un must per l’abbigliamento
bambino resta senza dubbio lo
sportswear: aziende che sono
nate con l’abbigliamento per
lo sport attivo come Everlast,
sempre più stanno espandendo questo stile
sportivo all’abbigliamento quotidiano, incontrando
un ampio successo di pubblico.
Altro elemento imprescindibile del guardaroba
di un bambino è il denim: i marchi che
tradizionalmente operano in questo settore,
pur confermando un trend positivo, accarezzano
tuttavia nuovi progetti e sempre più
diffuso è l’obiettivo del total look.
Diesel, per esempio, che festeggia quest’anno
il venticinquesimo anno di attività, punta
molto sulle calzature, unico prodotto esposto
nello stand. “In realtà Diesel presenta calzature
già da cinque anni – commenta la brand
manager Cristina Sartor – ma solo dall’anno
scorso questo articolo è creato e presentato in
maniera più metodica e organizzata. L’abbigliamento
è ancora senza dubbio il core business
per Diesel, ma puntiamo molto sulla
differenziazione del prodotto e sul raggiungi-
Hello Kitty
mento di un total look da presentare ai nostri
clienti”. Replay, invece, completa la propria
offerta con la linea newborn.
Da segnalare con un plauso l’impegno sociale
di Silvian Heach Kids che, pur essendo molto
presa da un ampliamento della distribuzione
dei propri abiti, non trascura progetti meritevoli
come Green Dreams, avviato l’anno
scorso con il sostegno per la realizzazione
di un orto botanico presso la ludoteca dell’Ospedale
pediatrico Meyer di Firenze e che
quest’anno prosegue con Verde+, col quale
Silvian Heach si impegna a rendere accessibili
alcuni giardini dei nidi d’infanzia di Firenze
durante il periodo estivo.
I super eroi
ancora più amati
B Lav
Billionaire
Non accenna a calare la passione
dei bambini per l’abbigliamento
che raffigura i propri eroi e le case
produttrici cavalcano l’onda. Hello
Kitty presenta un total look per
grandi e piccini, i personaggi Disney
campeggiano su molte collezioni,
in compagnia di supereroi. Capi
d’abbigliamento che talvolta riescono
mantenere prezzi bassi soprattutto
quando si sposano con la grande
distribuzione.
Ma un nuovo total look potrebbe
nascere con Barbie, che da sempre
imperversa negli armadi delle bimbe:
dopo i cosmetici di Sephora, anche
per le mamme nascerà una linea di
abbigliamento, visto che anche loro
hanno giocato con questa bambola che
ha compiuto da poco cinquant’anni.
13

PRIMO PIANO
14 4 luglio 2009
Pitti Immagine
Bimbo, la tranquillità è nei numeri
Il mercato italiano si è risvegliato
I segnali negativi arrivano dall’estero per i tagli alle trasferte dei buyers
Moncler
Ancora una volta Pitti Bimbo
si è confermata un’oasi di
(relativa) tranquillità nel deserto
creato dalla crisi globale.
L’edizione numero 69 del
salone si è chiusa con numeri
soddisfacenti che confermano
la tenuta delle migliori
aziende della moda bimbo.
Circa 7mila i compratori che
si sono dati appuntamento
alla Fortezza da Basso per
scoprire le tendenze, i temi,
i tessuti e i colori della primavera-estate
2010.
Un primo segnale importante
è arrivato dalla buona
tenuta del mercato italiano,
che sembra aver dato
segnali di risveglio dopo
un pur breve assopimento. Qualche
segnale, stavolta meno positivo, è arrivato
dai compratori esteri, che hanno accusato
in modo sensibile i tagli dei budget per gli
spostamentiper le varie fiere.
“E’ stata una buona edizione di Pitti Bim-
Billionaire
Nolita
bo – ha detto Raffaello Napoleone, amministratore
delegato di Pitti Immagine
– durante la quale le energie creative e
commerciali che caratterizzano la moda
junior si sono percepite in modo chiaro.
I compratori venuti a Firenze – e tra
questi c’erano tutti i negozi
e i department store
più importanti sulla scena
internazionale, come Barneys
(New York), Harrods
(Londra), Isetan (Tokyo),
Galeries Lafayette (Parigi),
Bosco dei Ciliegi (Mosca),
Harvey Nichols (Riyadh),
Saks Fifth Avenue (Dubai),
Villa Moda (Kuwait) - hanno
apprezzato le collezioni
delle nostre aziende, la qualità
dei layout di presentazione,
gli eventi, le sfilate e tutte
le iniziative promozionali. Considerando
le difficoltà di questo periodo e la crisi dei
consumi internazionali, i numeri che dovremmo
avere a conclusione sono decisamente
confortanti”.
Raffaello Napoleone
I Pinco Pallino
La Spagna regina
tra le presenze
degli stranieri
Pitti Bimbo ha portato a Firenze 3320
negozi (contro i 3589 dell’ultima edizione
estiva, con un calo, peraltro atteso,
del 7%).
Nei tre giorni del salone sono stati quasi
10.000 i visitatori complessivi mentre
il numero dei compratori italiani ha
confermando gli stessi livelli di presenze
dell’ultima edizione.
Nella classifica dei paesi esteri per le
presenze si conferma in testa la Spagna
(301 registrazioni), seguita da
Germania (255), Grecia (174), Francia
(156), Belgio (146), Russia (134),
Olanda (120), Gran Bretagna (109),
Giappone (63), Stati Uniti (57), Siria
(55), Israele (54), Svizzera (53), Brasile
(49) e Portogallo (44).

C’era una volta Prato Expo, adesso tocca a Prima
52 marchi per una quarantina di aziende.
Prima nasce con questi promettenti numeri e dà subito un
po’ di conforto agli organizzatori di Pratotrade che, con
una mossa coraggiosa hanno rinunciato a Milano Unica
per creare una fiera che anticipasse le collezioni di tessuti
rispetto alle date canoniche di settembre e febbraio.
Non si può dire che Prima sia l’antitesi di Milano Unica e
che i destini dell’una determinino quelli dell’altra ma di
sicuro sulla fiera della Fortezza da Basso saranno puntati
gli occhi di tutti gli addetti ai lavori.
Pratotrade, il consorzio che organizza Prato Expo, ha
pensato a Prima per creare anche un binomio di sinergie
con i filati, che sono un altro settore in crisi ma al tempo
stesso storico e trainante di Prato. Un’unione che potrebbe
fare la forza e che farà svolgere il salone dei tessuti in
concomitanza con Pitti Filati.
Gli espositori di Prima potranno così raccogliere anche le
visite e magari qualche cliente di Pitti Filati e viceversa:
oltre ai pratesi le adesioni sono arrivate anche dagli altri
distretti tessili italiani, da qualche azienda europea ed
anche da un produttore giapponese: la fiera quindi ha già
una connotazione internazionale e il resto lo farà la location,
quella Fortezza da Basso di Firenze lasciata anni fa
Pitti Immagine PRIMO PIANO
Ricercando la qualità
L’edizione numero 65 di Pitti Filati esalta l’innovazione e le eccellenze
E alla stazione Leopolta torna l’appuntamento con il vintage
Tre giorni di affari e speranze alla Fortezza da Basso
per l’edizione numero 65 di Pitti Filati, con la nuova
data in abbinamento a Prima - Moda tessuto.
“Apriamo questa edizione di Pitti Filati con i migliori
auspici - dichiara Raffaello Napoleone, amministratore
delegato di Pitti Immagine - e abbiamo accolto la richiesta di
collaborazione proveniente da un settore diverso ma complementare
a quello dei filati, perché ci è sembrata da subito una sfida
interessante: affiancare alle nostre aziende, che rappresentano la
fascia più alta della produzione italiana e internazionale di filati
per maglieria, un settore immediatamente affine nella filiera
produttiva, è senz’altro utile per rafforzare e completare l’offerta
fieristica nazionale. Per i nostri top buyer, molti dei quali sono i
rappresentanti degli uffici stile delle aziende e delle griffe più importanti
della moda, sarà l’occasione per vedere l’eccellenza della
filatura internazionale e captare ancor meglio le tendenze delle
prossime stagioni, grazie all’anticipo sui tessuti. In questo senso
lo Spazio Ricerca di Pitti Filati sarà concepito per interagire con
l’area tendenze del nuovo salone, e amplificherà il suo carattere
di laboratorio di input per la moda del futuro”.
Pitti Filati si presenterà con un nuovo spazio ricerca, chiamato
Who-and-I, affidato ancora alla direzione artistica del fashion designer
Angelo Figus e dell’esperta in maglieria Nicola Miller per
presentare le tendenze dell’autunno/inverno 2010-2011.
Lo Spazio Ricerca coinvolgerà tutto il Padiglione Cavaniglia compreso
Fashion at Work, l’area dedicata alle aziende di servizi e
tecnologie più avanzate per il tessile/abbigliamento.
I numeri di Pitti Filati rimangono importanti a dispetto della crisi
che attanaglia questo specifico settore: 123 marchi degli espositori,
dei quali 42 all’interno della sezione Fashion At Work e 29
per una Milano che non è mai entrata nelle simpatie degli
imprenditori pratesi.
Intanto il marchio Prato Expo va in archivio ma non in
soffitta, anche perchè le fiere in giro per il mondo sono
tante e la rappresentanza pratese sarà comunque numerosa.
provenienti dall’estero.
I buyers dell’ultima edizione invernale sono stati 5.527, poco
meno della metà (2.534) arrivati dall’estero.
I principali mercati esteri di riferimento sono Germania, Gran
Bretagna, Giappone, Francia, Spagna, Stati Uniti, Turchia, Hong
Kong, Olanda, Svizzera, Cina e Austria.
4 luglio 2009
15

varie ATTUALITÀ
I giovani vanno di moda
A Milano Moda Uomo
i numeri positivi
lasciano tutti felici
Chiusura con soddisfazione da parte
di tutti per Milano Moda Uomo.
La Camera della Moda ha avuto
un’edizione con tutte le maison
inserite nel calendario ufficiale, senza
sovrapposizioni o ritardi eccessivi e con
un’ottima distribuzione dei marchi nei
quattro giorni.
94 le collezioni in calendario, delle
quali 41 sfilate, 35 presentazioni e 20
presentazioni su appuntamento negli
showroom: una cifra che rappresenta
il 16% per cento in più rispetto a
gennaio.
‘Sono pienamente soddisfatto - dice
il presidente della Camera Nazionale
della Moda Boselli - oltre che per
gli ottimi traguardi organizzativi e
logistici, anche per i segnali positivi
che hanno caratterizzato questa
edizione. La situazione rispetto
all’inizio dell’anno è migliorata
ed è certamente una buona cosa.
I presupposti per continuare sulla
buona strada della ripresa ci sono,
soprattutto se si continua a puntare
sulla qualità del Made in Italy”.
16 4 luglio 2009
Si è conclua con la cerimonia di premiazione
allo Sheraton Diana Majestic
di Milano la quinta edizione del Premio
Giovani Imprenditori della Moda, istituito
per riconoscere le eccellenze nel
panorama sociale ed economico italiano.
La giuria ha sclto Lorenzo Braccialini
marketing director di Braccialini, Eleonora
Anselmi, business developer di
Chimera Gold, Gianmarco Gabrieli,
consigliere delegato di I Pinco Pallino,
Marco Rossini, presidente e amministratore
delegato di Rossini Trading ed
Erika Lualdi, amministratore delegato
di BeeQueen.
Il premio speciale per lo stilista-imprenditore
è stato assegnato a Francesco
Martini Coveri.
A consegnare i premi sono stati Guido
Corbetta, prorettore dell’Università Luigi
Bocconi, e Mario Boselli, presidente
della Camera della Moda per la categoria
business to consumer abbigliamento,
Paolo Bastianello, consigliere incaricato
di Smi per l’internazionalizzazione/fiera)
per la categoria business to business,
Daniele Salmaso, presidente del Gruppo
Giovani Anci per la categoria business
to business accessori, Andrea Paliani,
partner Ernst & Young per la categoria
gioiello, ancora Mario Boselli e Giulia
Pirovano, direttore della Camera Nazionale
della Moda nella categoria start up.
Nella categoria Business to Consumer
Abbigliamento il premio per il giovane
imprenditore impegnato anche in ruoli
manageriali è andato a Gianmarco
Gabrieli “per aver saputo sviluppare
l’azienda di famiglia dedicando attenzione
agli aspetti sociali, etici ed associativi
del settore”.
Nel Business to Consumer Accessori la
scelta è caduta su Lorenzo Braccialini
“per aver saputo dare slancio all’azienda,
coniugando la tradizione artigianale
con un’innovativa visione del mercato”.
Nel Business to Business riconoscimento
per Marco Rossini “per aver reso tecnologia,
sicurezza e organizzazione logistica
i punti di forza di Rossini Trading”.
Eleonora Anselmi ha vinto nel Gioiello
“per avere saputo con passione, infaticabile
energia e grande forza di volontà
portare con successo la Chimera Gold,
azienda di famiglia, in nuove aree di business”.
Altro premio in rosa nello Start up, con
Erika Lualdi, “riuscita con BeeQueen a
realizzare il proprio progetto imprenditoriale,
creando un marchio che valorizza
la capacità artigianale e i tessuti
italiani, con accostamenti inediti”.
Infine il premio speciale per Francesco
Martini Coveri, direttore creativo di Enrico
Coveri Maison “per aver raccolto
con spirito frizzante e giocoso la tradizione
di famiglia portando sulle passerelle
novità e sorprese che fanno tendenza”.

Ecco la detassazione
Il meccanotessile può respirare dopo il decreto sulla legge Tremonti
Chi investe gli utili nell’acquisto di macchinari risparmierà il 50%
Buone notizie per il meccanotessile
italiano: il 26 giugno è stata
infatti approvata dal Consiglio
dei Ministri la bozza del decreto
contenente la riedizione della
legge Tremonti sulla detassazione sugli
utili reinvestiti e pone un tetto massimo
alla commissione di massimo scoperto, che
non potrà superare lo 0,5% per trimestre
dell’importo dell’affidamento.
Per la detassazione sugli utili reinvestiti
in macchinari si prevede l’esclusione
dall’imposizione sul reddito di impresa
del 50% del valore degli investimenti in
macchinari, fatti fino al 30 giugno 2010.
Tutti provvedimenti che le associazioni
di categoria della meccanica, aderenti a
Federmacchine, avevano sollecitato.
“La detassazione degli utili reinvestiti è una
misura indispensabile per il settore – ha
detto Sandro Salmoiraghi, presidente di
Acimit – e servirà a rilanciare la domanda
di macchinario tessile da parte delle
molte aziende tessili che hanno bloccato
nell’ultimo anno qualsiasi investimento in
nuovi macchinari, ponendo così una forte
ipoteca sulla propria competitività”.
Il provvedimento darà una però nuova linfa
a tutte le aziende dell’intera filiera.
“Mi auguro – ha proseguito il presidente
– che il provvedimento sia solamente
il primo passo di una serie di misure
necessarie a sostenere le aziende della
meccanica strumentale, che rappresentano,
ancora oggi, uno dei capisaldi dell’intera
economia italiana”.
Mariella Burani in rosso
Male il primo quarter del 2009
Nonostante la perfomance positiva
(+5,1%) di Antichi Pellettieri il Mariella
Burani Fashion Group ha chiuso il primo
trimestre con un fatturato consolidato
di 171,2 milioni di euro (-5,5%) e una
perdita ante imposte di 1,7 milioni,
rispetto al precedente utile lordo di 16,7
milioni.
La congiuntura economica e la
contrazione degli ordini hanno
influenzato i ricavi del gruppo,
nonostante i buoni risultati delle linee per
ragazzi. La posizione finanziaria netta
gestionale, al 31 marzo 2009, è risultata
negativa per 272,1 milioni, rispetto al
debito di 256,6 milioni al 31 dicembre
2008.
Forse anche per questo motivo il gruppo
ha deciso di incontrare alla sede di
Mediobanca le banche finanziatrici
rappresentanti l’87% circa del debito
oggetto di riorganizzazione.
E’ stata presentata una richiesta di
standstill che gli stessi istituti di credito si
sono riservati di valutare in tempi brevi.
L’incontro costituisce il primo di una
serie relativa al preannunciato progetto di
riorganizzazione dell’indebitamento.
ATTUALITÀ
L’ombra dei falsari
su Lycra e Invista
Anche Invista è finita nel mirino dei
falsari, che sono riusciti a riprodurre
illegalmente il marchio Lycra. Per
fortuna si sono accorti dell’inganno
i funzionari della dogana italiana,
che hanno confiscato più di 26.000
costumi da bagno femminili
contraffatti. La merce, proveniente
dalla Cina e destinata al mercato
italiano, è stata intercettata su un
camion in arrivo dalla Gran Bretagna
a Ponte Chiasso: del sequestro è
stata avvisata subito Invista: “I
nostri clienti si aspettano da noi
azioni volte a proteggere il valore
distintivo che il marchio della fibra
Lycra apporta ai loro prodotti, nei
vari segmenti dell’abbigliamento, fra
cui l’intimo e il bagno - ha affermato
Max Wiesendanger, vice presidente
esecutivo di Invista e responsabile
della divisione abbigliamento in
Europa e Sud-est Asiatico – e
consideriamo la contraffazione dei
brand un problema molto serio. Il
nome del marchio della fibra Lycra
è sinonimo di qualità, performance
e innovazione in tutto il mondo e
noi continueremo a difenderne il
valore con provvedimenti finalizzati
a prevenire la produzione, la
distribuzione e l’utilizzo illegale del
nome del nostro marchio”.
4 luglio 2009
varie
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Vigevano Verona Valle del Liri Valdinievole-Lamporecchio Val Vibrata Val Seriana Urbania Vig
Solofra Schio-Thiene-Valdagno Santa Croce sull’Arno Sanremo San Mauro in Pascoli San So
Marco dei Cavoti San
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Grumello del Monte Grumo Fusignano-Bagnacavallo Fermano-Maceratese Empoli Ducenta Gr
Como Castelgoffredo Castrano Carpi Biella Barletta Assisi Asse del Sempione ArzignanoCo
BIELLA
La qualità della vita
per i lavoratori
non è ottimale
L’Ufficio Studi della Confartigianato
ha misurato la qualità della vita
delle imprese in Italia e ha stilato
una classifica tra tutte le province,
in cui si evidenzia quali siano le
aree in cui sussistono le migliori
condizioni per fare impresa.
Ebbene in Italia le migliori condizioni
per fare impresa sono nel
Trentino Alto Adige, le cui due province,
Bolzano e Trento, si trovano
ai primi due posti della classifica
con un indice di qualità rispettivamente
di 733 e 710 (su base mille).
Per contro le condizioni peggiori
per l’attività imprenditoriale sono
quelle registrate a Crotone (indice
421), Catanzaro (431) e Cosenza
(432), con la Calabria che si piazza
all’ultimo posto nella classifica
per Regioni.
Un risultato non molto soddisfacente
neppure per Biella che si
colloca in una posizione intorno
alla metà della classifica, piazzandosi
al 57° posto su 103 province,
con un indice di 595. Un risultato
che in Piemonte risulta migliore
solo rispetto a quello registrato a
Verbania, dove l’indice calcolato
arriva solo a 585.
18 4 luglio 2009
VARESE Fiducia a oltranza
è la parola d’ordine
Dal congresso provinciale
2009 dell’Associazione Artigiani
della provincia di Varese
è venuto un messaggio di
fiducia: forse è proprio questo
l’elemento più importante del congresso.
Gli artigiani non perdono fiducia, neppure
mentre parlano di garanzia e credito. E’ stato
Marino Bergamaschi, direttore generale dell’associazione,
a spronare a cercare stimoli
per far di più e meglio anche in un periodo di
crisi come quello attuale. Che, al momento,
si presenta con i toni foschi della perdita di
produttività e di posti di lavoro, perché l’ottimismo
e la fiducia, ovviamente, non fanno
perdere di vista la realtà delle cose.
“La situazione in cui ci troviamo a vivere e
operare – ha spiegato Bergamaschi – è drammatica:
nel giro di pochi mesi abbiamo perso
il 46% della produttività. Ma le nostre imprese
hanno una risorsa che altre economie si
BIELLA
Il made in Italy arriva a Dubai
sognano: le persone, un valore inestimabile e
che intendiamo conservare e proteggere. Noi
chiediamo ai politici di rendere operativo il
testo sul federalismo fiscale, perché le tasse
corrisposte possano restare sul territorio.
Perché il tessuto delle piccole e medie imprese
lombarde con le necessarie infrastrutture
possa continuare ad essere competitivo”.
“In provincia di Varese – ha continuato
Giorgio Merletti, presidente dell’Associazione
Artigiani – abbiamo al momento circa
2000 aziende a rischio chiusura e 5000
collaboratori a rischio del proprio posto di
lavoro. Quello che le piccole imprese che
rappresentiamo chiedono è che tutti gli attori
presenti sul territorio, anzitutto le istituzioni,
forniscano regole e strumenti per ridare
nuovo slancio all’economia reale. Perché noi
mettiamo in campo imprese e persone reali,
le basi per poter guardare oltre la crisi con
ragionevolezza”.
Un po’ di made in Italy a Dubai, in occasione della manifestazione ‘Il
sogno italiano’. In particolare il made in Italy è stato rappresentato dai
modelli di abiti di Luciano Barbera e Lorenzo Riva, che hanno animato
un fashion show dell’eccellenza che si è svolto al World Trade Center di
Dubai. Un po’ di made in Italy, anzi di made in Biella, anche per le acconciature
delle modelle, create da Zeo Baldi ed Elena Caramella della scuola
parrucchieri Cea di Biella.
Presente anche il più famoso stilista locale Akl Fakih, che ha creato in
pochi minuti abiti per le modelle in passerella.

ia Vigevano Verona Valle del Liri Valdinievole-Lamporecchio Val Vibrata Val Seriana Urbania
n Solofra Schio-Thiene-Valdagno Santa Croce sull’Arno Sanremo San Mauro in Pascoli San
lo Marco dei Cavoti
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ta Grumello del Monte Grumo Fusignano-Bagnacavallo Fermano-Maceratese Empoli Ducenta
oComo
Castelgoffredo Castrano Carpi Biella Barletta Assisi Asse del Sempione Arzignano
COMO
Liquidazione a sorpresa per la Borsetti
Inaspettatamente, è sulla soglia della messa in liquidazione la Borsetti di Fino Mornasco,
in provincia di Como.
La tessitura serica, che occupa una sessantina di addetti e fa capo al gruppo Clerici
Tessuto, viene da anni difficili e nemmeno il passaggio dalla famiglia fondatrice a
una realtà industriale maggiore ne ha risollevato le sorti.
La decisione di cessare l’attività è stata però una sorpresa sia per i dipendenti che
per le rappresentanze sindacale e, al momento, i dettagli non sono molti. Di certo
c’è solo il deposito in tribunale, a Como, della richiesta di messa in liquidazione.
Per ora i sindacati sembrano orientati a percorrere strade come la cassa integrazione
straordinaria, per ridurre al minimo l’impatto sugli occupati della storica
tessiture serica comasca. A giorni dovrebbe avvenire un incontro tra la proprietà,
anche se il futuro della Borsetti appare comunque fosco.
g. c.
COMO Aperti per ferie
per non perdere ordini
Aperti per ferie: potrebbe essere
questo un ipotetico cartello affisso
fuori dalle aziende del distretto
serico comasco il prossimo
agosto, che cercano di
affrontare la crisi anche con la disponibilità
a lavorare durante periodi tradizionalmente
riservati alle vacanze. Lo conferma Ambrogio
Taborelli, presidente di Confindustria
Como ed egli stesso industriale tessile, che
spiega come la tendenza sia quella di ridurre
al massimo lo “stop”. Nonostante i pochi
ordini, il fatturato in calo, la cassa integrazione,
il made in Como per la prima volta
nella sua storia guarda ad agosto come a un
mese di possibile lavoro: chiusura magari
nelle due settimane centrali, turni la prima
e l’ultima per acchiappare al volo eventuali
commesse.
Per Taborelli la “prova del nove” per il territorio
sarà infatti da settembre in avanti,
e arrivarci al meglio sarà un possibile vantaggio.
“Siamo pronti a ridurre al minimo
le fermate, di sicuro non perderemo ordini,
se arriveranno, per le ferie estive”, rimarca
Ambrogio Taborelli.
Con cali di fatturato che oscillano tra il 20
e il 40%, la patria della seta cerca insomma
un rilancio. Anche rivoluzionando orari
e ritmi di lavoro. Se, infatti, i primi sei mesi
dell’anno sono stati particolarmente lenti,
una qualche ripresa potrebbe arrivare nella
seconda metà dell’anno, tra l’altro quella
tradizionalmente più favorevole alla produzione
serica comasca. Ed è un appuntamento,
questo, da non mancare. Anche a costo di
ridurre le ferie.
Giorgio Civati
COMO
Seterie Argenti,
il lavoro arriva
grazie all’arte
Puntano sull’arte le Seterie Argenti.
La storica azienda tessile comasca
– sede a Tavernerio, giunta alla
quinta generazione – ha infatti
messo a disposizione la propria tecnologia
e la propria creatività per
realizzare un nuovo impiego della
stampa ink jet legata all’arte, grazie
a un rapporto di collaborazione
con la stilista milanese Colomba
Leddi. E già a giugno i tessuti e i
capi frutto di questa collaborazione
sono stati esposti in Giappone,
a Yokohama, alla Bankart Fondation.
Quello tra Seterie Argenti e
Colomba Leddi è il risultato concreto
della collaborazione avviata
tra aziende e giovani promesse
dello stile lo scorso autunno dal
distretto, all’interno della manifestazione
denominata “ComOn”.
4 luglio 2009
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Vigevano Verona Valle del Liri Valdinievole-Lamporecchio Val Vibrata Val Seriana Urbania Vige
Solofra Schio-Thiene-Valdagno Santa Croce sull’Arno Sanremo San Mauro in Pascoli San Sol
Marco dei Cavoti San
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Prato Pombia Oleggio-Varallo Ma
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Como Castelgoffredo Castrano Carpi Biella Barletta Assisi Asse del Sempione ArzignanoCom
PRATO
PRATO
La Cna ha ancora Potenza
Presentata la Giunta 2009-2013
Piena conferma ai vertici
provinciali della Cna per
Anselmo Potenza, rieletto
dall’Assemblea elettiva
quadriennale riunita in
seduta privata “dopo un percorso assembleare
democratico e fortemente
partecipato che ha coinvolto centinaia
di imprese associate”. come si legge nel
comunicato dell’associazione.
Anche per il prossimo quadriennio 2009-
2013 quindi la Cna potrà contare su
Potenza, che avrà accanto quattro vice:
Stefano Betti, Paola Calandra e Francesco
Viti come riconfernati e Claudio Bettazzi
come neoeletto.
Alla seduta privata è poi seguita la seduta
pubblica, alla quale hanno partecipato
come relatori il nuovo sindaco di Prato
Roberto Cenni, il nuovo presidente della
Provincia Lamberto Gestri, l’assessore
regionale al territorio e alle infrastrutture
Riccardo Conti, il presidente della Camera
di Commercio Carlo Longo e Ivan
Malavasi, presidente Nazionale Cna.
il confermato presidente Potenza ha illustrato
i programmi per la prossima
legislatura durante l’assemblea, che è
servita anche per dare risalto al lavoro di
otto imprenditori coraggiosi che grazie
alla loro intraprendenza sono riusciti a
raggiungere altissimi livelli di eccellenza
nei rispettivi settori.
Le aziende sono la Master Technology,
che si occupa di depurazione, refrigera-
Il valore del meccanotessile pratese
Un appello alle imprese per tenere viva
la sinergia con il meccanotessile locale
che ha contribuito alla fortuna di Prato:
questo il contenuto della lettera che
Marco Becheri, presidente della sezione
Meccanici dell’Unione Industriale Pratese,
ha inviato ai colleghi tessili.
“Il tessile pratese - ha scritto Becheri
- ha fra i punti di forza la creatività la
grande capacità di innovare che sarebbero
molto compromesse senza l’ap-
20 4 luglio 2009
Fabio Mazzanti, Ivan Malavasi, Anselmo Potenza e Roberto Cenni
zione e riscaldamento, la Mbm Meccanica,
che realizza impianti e macchinari,
concretizza progetti a disegno per l’industria
di qualsiasi genere, la Gi.Metal,
specializzata nelle attrezzature per preparare
la pizza, soprattutto pale per infornare.
E poi ancora la Vetrate artistiche Mariotti,
la Falegnameria Bugetti, capace
di conquistare gli Emirati Arabi
con prodotti di grande stile e originalità,
Clotilde, il marchio delle stiliste
porto del meccanotessile locale.Sarebbe
antistorico pretendere che i pratesi si rifornissero
necessariamente a Prato; cose
del genere si promuovono in Cina, dove
il ‘compra cinese’ sembra stia divenendo
una parola d’ordine. Chiediamo solo che
al meccanotessile di Prato si dia una
chance. Quando avete bisogno di una
macchina nuova, interpellate anche un
meccanotessile pratese e dategli modo di
mostrarti cosa può fare per te”.
Costanza Turchi e Silvia Bartolini note
per aver vestito la vincitrice di Sanremo
Giovani Arisa, Pholya co i suoi accessori
che vanno dalle cinture ai cappelli, la
M.C. Infissi, con più di 50 dipendenti e
un’azienda molto attiva nel Macrolotto,
l’Amari di Carmignano, che produce biscotti,
e infine Elettra, azienda produttrice
di impianti elettrici in tutta la città
ma anche fuori regione e addirittura all’estero.
m. g.
Marco Becheri

ia Vigevano Verona Valle del Liri Valdinievole-Lamporecchio Val Vibrata Val Seriana Urbania
n Solofra Schio-Thiene-Valdagno Santa Croce sull’Arno Sanremo San Mauro in Pascoli San
llo Marco dei Cavoti San
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Riviera del Brenta
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Prato Pombia Oleggio-Varallo
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ta Grumello del Monte Grumo Fusignano-Bagnacavallo Fermano-Maceratese Empoli Ducenta
noComo
Castelgoffredo Castrano Carpi Biella Barletta Assisi Asse del Sempione Arzignano
CARPI
Il Fashion Contract
Progetto per rilanciare le aziende tessili
con Federmoda, CampusDellaModa e Lapam
Cna Federmoda, CampusDella-
Moda e Lapam Moda insieme
per la costituzione di filiere
che favoriscano la competitività
delle piccole e medie
imprese, che rappresentano la base dell’economia
modenese.
Un impegno comune che ha trovato concretizzazione
in Fashion Contract, un progetto
operativo al quale hanno aderito dieci
imprese della subforniturache si è evoluto
per permettere alle imprese tessili della zona
di Carpi, di sfruttare appieno il proprio
potenziale nei nuovi mercati.
“Abbiamo iniziato un paio di anni fa a
ragionare sull’idea di unire un certo numero
di aziende che potessero coprire i vari
aspetti della filiera produttiva -ha spiegato
Morena Manfredini del Cna di Modena - con
l’obiettivo che piccole e medie aziende così
unite potessero offrire a un numero sempre
maggiore di committenti, sia italiani che
esteri, un reale valore aggiunto confezionando
un prodotto-servizio chiavi in mano
in grado di aprire le porte anche a nuovi
mercati. Philip Taylor, allora non ancora
direttore di CampusDellaModa ha avuto un
ruolo fondamentale nel pianificare e organizzare
il progetto”.
“Il contatto con le imprese è da sempre
per me un terreno conosciuto e fertile - ha
aggiunto Taylor - e realizzare l’idea Fashion
Contract è stata una grande soddisfazione
nonché riprova che anche le piccole e medie
imprese possono competere, se unite, nel
mercato globale. Il rapporto con l’imprenditoria,
così come quello con le Associazioni
di categoria, è fondamentale anche per
CampusDellaModa che, come istituto di
formazione in ambito fashion, può davvero
contare per i proprio studenti su ottimi e
consolidati rapporti”.
PISTOIA
Sempre più difficile la situazione alla Radicifil
Ha avuto un esito negativo anche l’ultimo incontro che si è tenuto in Regione sul futuro
della Radicifil di Pistoia, l’azienda tessile del gruppo multinazionale Radici che versa in
una fase di grave crisi.
L’incontro, promosso dall’assessore regionale al lavoro Gianfranco Simoncini, ha visto la
partecipazione dell’azienda e delle rappresentanze sindacali oltre allo stesso assessore
Simoncini, alla neo presidente della Provincia di Pistoia Federica Fratoni e all’assessore
comunale allo sviluppo economico Barbara Lucchesi.
“Nonostante la volontà di tenere aperto il confronto – ha spiegato Simoncini – e di scongiurare
la prossima cessazione dell’attività annunciata dall’azienda, l’incontro ha avuto
esito negativo. Sono stati fatti passi in avanti per la possibilità e le modalità di una futura
reindustrializzazione dell’area, ma non si sono raggiunti accordi per quanto riguarda il
trattamento economico dei 137 lavoratori a fronte della chiusura dello stabilimento”.
“Dopo un’intera mattinata di trattative – ha aggiunto l’assessore – abbiamo dovuto prendere
atto che le posizioni sono distanti. Adesso le parti decideranno autonomamente come
muoversi. Auspico, comunque, che questa conclusione, al momento negativa, possa evolvere
e che si possa rapidamente riavviare un dialogo volto a garantire reddito ed occupazione
per tutti i lavoratori e le lavoratrici”.
MILANO
Comei & Co. curerà
la linea Momo Design
La linea di abbigliamento a marchio MomoDesign
sarà curata dall’azienda milanese
Comei & Co., specializzata nello sportswear
e già nota per i brand Add, 313 e Anno
Zhero.
L’accordo siglato ha durata pluriennale e
prevede la progettazione, la produzione e la
distribuzione nel mondo dell’abbigliamento
a marchio Momo Design.
A occuparsi della parte creativa sarà
il team stilistico interno a Comei & Co
(coordinato dal duo Jan & Carlos) in collaborazione
con il centro stile MomoDesign.
Ispirata al mondo delle moto, la nuova
linea utilizzerà materie prime ad alto contenuto
tecnologico come titanio, magnesio
e fibre di carbonio. Il debutto della prima
collezione di capispalla uomo e donna
è in programma con l’autunno-inverno
2010/2011 in multimarca di alta gamma.
4 luglio 2009
21

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