G. Salomone - La preparazione dei prodotti chimici inorganici
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II. Lo si ottiene anche per ossidazione elettrolitica effettuata a 0° di una soluzione contenente 90 gr di bicarbonato sodico e 33 gr di borace per 1. oppure 120 gr di bicarbonato sodico e 30 gr di acido borico sempre per 1. Si aggiunge una piccola quantità di bicromato potassico, circa 0,05%, per diminuire le perdite del persale dovute all'idrogeno che si libera al catodo. 145. Carbonato sodico. - I. Ci limitiamo ad indicare in qual modo può essere riprodotto in laboratorio il processo Solvay applicato nell'industria. Si prepara una soluzione di cloruro sodico agitando 50-60 gr di sale da cucina raffinato con 150 cm 3 di acqua prolungando l'agitazione per qualche ora; la soluzione, eventualmente filtrata, si introduce in un pallone di vetro e si addiziona di 80 cm 3 di ammoniaca concentrata, poi vi si fa gorgogliare una corrente di anidride carbonica. Dopo qualche tempo incomincia a separarsi del bicarbonato sodico: NaCl + NH3 + CO2 + H2O —► NaHCO3 + NH4Cl Quando la massa è diventata alquanto pastosa, si sospende la corrente di anidride carbonica e si raccoglie il bicarbonato sodico filtrando alla pompa, lo si lava una volta con poca acqua, poi lo si introduce in una capsula che si riscalda dapprima con una piccola fiamma poi più forte onde trasformare il bicarbonato sodico nel carbonato: 2 NaHCO3 —► Na2CO3 + H2O + CO2 e volatizzare il cloruro ammonico trattenuto. La formazione del bicarbonato di sodio è più rapida se durante il passaggio dell'anidride carbonica si mantiene nel pallone una certa pressione. Il II carbonato sodico si ottiene anche riscaldando in una capsula posta sopra un bagno di sabbia del bicarbonato di sodio puro e secco; si riscalda dapprima lentamente a 230° poi si porta la temperatura a 300° (non oltre) mantenendola per circa mezz'ora. III. La soda Solvay del commercio pur avendo un titolo elevato contiene piccole quantità di cloruri; volendola ancora purificare la si scioglie a caldo in circa 2,5 volte il suo peso di acqua, poi si raffredda rapidamente immergendo il recipiente in acqua fredda ed agitando vigorosamente. Si raccoglie la poltiglia cristallina alla pompa, si torna a scioglierla in poca acqua e si ripete la cristallizzazione. Alcuni cristalli sciolti in acido nitrico diluito non debbono dare alcun intorbidamento quando vi si aggiunse del nitrato di argento. IV. Volendo preparare la soda cristallizzata Na2CO3.10H2O in cristalli 94
voluminosi si scioglie questa in acqua calda in modo da avere una soluzione della densità 1,23 (28° Bé.) che si pone in un cristallizzatore; si copre questo e si lascia raffreddare lentamente. 146. Carbonato sodico-potassico. - I. È una miscela di carbonato sodico e di carbonato potassico preparata di solito con 10 p. del primo sale per 13 p. del secondo, presi entrambi allo stato di polvere anidra. II. Lo si può ottenere anche calcinando al rosso del tartrato sodicopotassico, riprendendo con acqua il residuo carbonioso, filtrando ed evaporando sino a siccità la soluzione limpida. 147. Bicarbonato sodico. - La preparazione di questo sale per azione di anidride carbonica sopra una soluzione ammoniacale di cloruro di sodio costituisce la prima fase del processo- Solvay ed è stata descritta al n. precedente. Accenniamo alla preparazione partendo dal carbonato sodico. Si impiega a tale scopo una colonna di Fresenius nella cui strozzatura si pone un po' di lana di vetro e su questa della soda cristallizzata senza comprimerla troppo; si fa arrivare dal basso una corrente di anidride carbonica lavata (vedi n. 74) la quale trasforma poco a poco il carbonato sodico in bicarbonato: Na2CO3.10H2O + CO2 —► 2 NaHCO3 + 9 H2O L'acqua di cristallizzazione eccedente cola nel piede della colonna trascinando i sali estranei. Si osserva che i cristalli di soda diventano lentamente opachi ma conservano la loro forma benché il bicarbonato sodico cristallizzi in un altro sistema (pseudomorfismo per epigenesi). Quando l'anidride carbonica non è più assorbita ed i cristalli sono opachi anche nella parte centrale l'operazione è terminata; si toglie il bicarbonato di sodio e lo si essicca all'aria. II. Si può ancora ottenerlo allo stato di polvere cristallina facendo passare sino a saturazione dell'anidride carbonica in una soluzione concentrata di carbonato sodico mantenuta a 25°-30°. La poltiglia di bicarbonato sodico si raccoglie alla pompa, si lava con un po' di acqua fredda e si asciuga. 148. Nitroprussiato sodico. - Questo composto della formula Na2Fe Cy5NO è il sale più importante dell'acido nitroferrocianidrico o nitroprussico e si prepara per azione dell'acido nitrico sul ferrocianuro potassico: K4FeCy6 +5 HNO3 —►H2FeCy5NO + 4KNO3 + HCy + H2O + O 95
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II. Lo si ottiene anche per ossidazione elettrolitica effettuata a 0° di una<br />
soluzione contenente 90 gr di bicarbonato sodico e 33 gr di borace per 1.<br />
oppure 120 gr di bicarbonato sodico e 30 gr di acido borico sempre per 1.<br />
Si aggiunge una piccola quantità di bicromato potassico, circa 0,05%, per<br />
diminuire le perdite del persale dovute all'idrogeno che si libera al catodo.<br />
145. Carbonato sodico. - I. Ci limitiamo ad indicare in qual modo può<br />
essere riprodotto in laboratorio il processo Solvay applicato nell'industria.<br />
Si prepara una soluzione di cloruro sodico agitando 50-60 gr di sale da cucina<br />
raffinato con 150 cm 3 di acqua prolungando l'agitazione per qualche<br />
ora; la soluzione, eventualmente filtrata, si introduce in un pallone di vetro<br />
e si addiziona di 80 cm 3 di ammoniaca concentrata, poi vi si fa gorgogliare<br />
una corrente di anidride carbonica. Dopo qualche tempo incomincia a separarsi<br />
del bicarbonato sodico:<br />
NaCl + NH3 + CO2 + H2O —► NaHCO3 + NH4Cl<br />
Quando la massa è diventata alquanto pastosa, si sospende la corrente di<br />
anidride carbonica e si raccoglie il bicarbonato sodico filtrando alla pompa,<br />
lo si lava una volta con poca acqua, poi lo si introduce in una capsula che si<br />
riscalda dapprima con una piccola fiamma poi più forte onde trasformare il<br />
bicarbonato sodico nel carbonato:<br />
2 NaHCO3 —► Na2CO3 + H2O + CO2<br />
e volatizzare il cloruro ammonico trattenuto. <strong>La</strong> formazione del bicarbonato<br />
di sodio è più rapida se durante il passaggio dell'anidride carbonica si mantiene<br />
nel pallone una certa pressione.<br />
Il II carbonato sodico si ottiene anche riscaldando in una capsula posta<br />
sopra un bagno di sabbia del bicarbonato di sodio puro e secco; si riscalda<br />
dapprima lentamente a 230° poi si porta la temperatura a 300° (non oltre)<br />
mantenendola per circa mezz'ora.<br />
III. <strong>La</strong> soda Solvay del commercio pur avendo un titolo elevato contiene<br />
piccole quantità di cloruri; volendola ancora purificare la si scioglie a<br />
caldo in circa 2,5 volte il suo peso di acqua, poi si raffredda rapidamente<br />
immergendo il recipiente in acqua fredda ed agitando vigorosamente. Si<br />
raccoglie la poltiglia cristallina alla pompa, si torna a scioglierla in poca<br />
acqua e si ripete la cristallizzazione. Alcuni cristalli sciolti in acido nitrico<br />
diluito non debbono dare alcun intorbidamento quando vi si aggiunse del<br />
nitrato di argento.<br />
IV. Volendo preparare la soda cristallizzata Na2CO3.10H2O in cristalli<br />
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