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G. Salomone - La preparazione dei prodotti chimici inorganici

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Si mescolano intimamente ad es. 100 gr di solfuro di sodio anidro con<br />

30 gr di polvere fina di carbone di legno e si introduce la miscela in un crogiolo<br />

di ferro che dopo esser chiuso con il coperchio si riscalda al rosso vivo.<br />

L'ossido di carbonio che sfugge dal crogiolo si accende. Quando cessano<br />

le fiamme ed il contenuto del crogiolo è allo stato di fusione tranquilla<br />

lo si rovescia sopra una lastra di ferro e lo si lascia solidificare. Si rompe<br />

poi in piccoli pezzi che si fanno bollire con acqua; si filtra la soluzione onde<br />

trattenere il carbone rimasto inalterato e si concentra la soluzione sino a<br />

che per raffreddamento il solfuro si separa in cristalli. Essi contengono 9<br />

molecole di acqua di cristallizzazione e sono molto deliquescenti.<br />

III. Si ottengono <strong>dei</strong> polisolfuri di sodio di composizione variabile facendo<br />

sciogliere dello zolfo macinato nella soluzione del solfuro (vedi n. II)<br />

oppure riscaldando questo sale allo stato cristallizzato su bagnomaria sino a<br />

che si scioglie nella sua acqua di idratazione, aggiungendo la quantità opportuna<br />

di zolfo e continuando a riscaldare sino a che esso ha reagito e tutta<br />

l'acqua è stata allontanata. <strong>La</strong> massima quantità di zolfo che praticamente<br />

viene disciolta corrisponde al tetrasolfuro Na2S4.<br />

Un prodotto costituito prevalentemente da polisolfuri di sodio è ottenuto<br />

per via secca procedendo come è stato indicato al n. 95-III per il polisolfuro<br />

di potassio; si prendono ad es. 140 gr di soda Solvay e 100 gr di fiori di<br />

zolfo.<br />

123. Bisolfito sodico. Il bisolfito sodico NaHSO3 o solfato acido di sodio<br />

si ottiene facendo agire anidride solforosa su carbonato sodico in presenza<br />

di acqua:<br />

Na2CO3 + SO2 + H2O —► 2 NaHSO3 + CO2<br />

Si fa uso dell'anidride solforosa liquefatta del commercio facendola passare<br />

allo stato gassoso o di quella preparata con i metodi indicati al n. 20. Il<br />

gas è condotto in un pallone od in una boccia di Woulf contenente del carbonato<br />

sodico cristallizzato e polverizzato sul quale si è versata tant'acqua<br />

da ricoprirlo; il tubo adduttore del gas deve pescare nell'acqua. Dapprima<br />

non si nota alcun sviluppo di anidride carbonica poiché essa reagisce con<br />

l'eccesso di soda formando bicarbonato sodico, poi lo sviluppo dell'anidride<br />

carbonica e quindi l'effervescenza si fa considerevole. Il passaggio del gas<br />

si prolunga sino a che cessa l'effervescenza ed il gas solforoso non è più assorbito.<br />

Siccome nella reazione si ha liberazione di calore, che rende meno<br />

completa la fissazione dell'anidride solforosa, si raffredda il pallone o la<br />

boccia di Woulf mediante un bagno di acqua corrente fredda. Se la soluzione<br />

di bisolfito sodico così ottenuta è sufficientemente concentrata, per ripo-<br />

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