G. Salomone - La preparazione dei prodotti chimici inorganici
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si ottiene il monosolfuro di potassio allo stato di minuta suddivisione, il<br />
quale si ossida rapidamente a caldo tanto da diventare incandescente: si ha<br />
il così detto «piroforo di Gay-Lussac ».<br />
III. Il prodotto indicato con il nome di « fegato di zolfo » è una miscela<br />
di vari polisolfuri, tra cui il trisolfuro K2S3 e contiene pure <strong>dei</strong> <strong>prodotti</strong> di<br />
ossidazione (tiosolfato e solfato potassico) oltre a carbonato di potassio inalterato<br />
che costituisce la materia prima. Si mescolano, triturando in un<br />
mortaio, 2 p. di carbonato potassico secco e 1 p. di fiori di zolfo e si riscalda<br />
la miscela sino a fusione in un crogiolo che si tiene ben chiuso. Si lascia<br />
raffreddare, si stacca il residuo indurito che si presenta con color rosso bruno.<br />
Va conservato in recipienti di grès o di porcellana da chiudere ermeticamente<br />
perché si altera con facilità; con il tempo diventa grigio verdastro.<br />
96. Metabisolfito di potassio. - Con questo nome viene indicalo il sale<br />
potassico dell'acido pirosolforoso o disolforoso ipotetico H2SO2.SO3, che si<br />
può considerare provenire dalla addizione di una molecola di anidride solforosa<br />
ad una di acido solforoso. Il pirosolfito di potassio costituisce una<br />
sostanza bianca cristallina più stabile all'aria del bisolfito potassico, al quale<br />
dà origine quando viene sciolto in acqua. Lo si prepara facendo gorgogliare<br />
dell'anidride solforosa lavata e secca (vedi n. 20) possibilmente senz'aria<br />
in una soluzione di potassa satura a 50°-60°:<br />
K2CO3 + 2 SO2 —► K2S2O5 + CO2<br />
Quando cessa lo sviluppo dell' anidride carbonica si lascia ancora passare<br />
per qualche minuto l'anidride solforosa, poi si raffredda: il metabisolfito<br />
cristallizza per raffreddamento.<br />
97. Solfato di potassio. - I. Il solfato di potassio adoperato come concime<br />
contiene molte sostanze estranee (sali di magnesio, cloruri di potassio<br />
e di sodio, (manca testo per refuso originale)… solforico a 66° Bé. riscaldando<br />
moderatamente affinché la cristallizzazione frazionata è incompleta.<br />
Il prodotto puro si ottiene neutralizzando una soluzione concentrata di carbonato<br />
potassico con acido solforico introdotto in piccole porzioni sotto agitazione<br />
per regolare lo sviluppo dell'anidride carbonica; la soluzione neutra<br />
si fa poi evaporare sino a 15° Bè. (d. 1,11). Per raffreddamento il solfato<br />
potassico cristallizza.<br />
II. Si può anche prepararlo decomponendo il cloruro potassico (vedi n.<br />
89) con acido solforico concentrato. In una capsula di porcellana si pongono<br />
ad es. 25 gr di cloruro di potassio e vi si aggiungono 16 cm 3 di acido<br />
solforico a 66° Bé., riscaldando moderatamente affinché il rigonfiamento<br />
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