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G. Salomone - La preparazione dei prodotti chimici inorganici

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stanze estranee) e si ritornano a sciogliere in acqua bollente ripetendo la<br />

cristallizzazione. Quando essi hanno raggiunto il grado di purezza desiderato<br />

si fanno asciugare all'aria.<br />

II. Cloruro potassico di purezza elevata si prepara decomponendo il carbonato<br />

potassico puro con acido cloridrico oppure neutralizzando esattamente<br />

una soluzione di potassa caustica con acido cloridrico; la soluzione<br />

risultante si concentra poi sino a cristallizzazione.<br />

90. Clorato potassico. -1. Si prepara facendo agire a caldo del cloro sopra<br />

una soluzione di potassa caustica:<br />

6 KOH + 3 Cl2 —► KClO3 + 5 KCl + 3 H2O<br />

oppure di carbonato potassico:<br />

3 K2CO3 + 3 Cl2 —► KClO3 + 5 KCl + 3 CO2<br />

Partendo dall'idrossido di potassio si prepara una sua soluzione del peso<br />

specifico di circa 1,45 (45° Bé.), la si scalda sopra 50° e vi si fa gorgogliare<br />

una corrente di cloro conducendolo mediante un tubo di vetro che nella parte<br />

immersa nella soluzione alcalina deve essere più grosso e svasato affinché<br />

non venga ostruito dai cristalli di clorato potassico che possono depositarsi.<br />

<strong>La</strong> corrente di cloro deve essere piuttosto lenta onde questo gas sia<br />

tutto assorbito. Quando cessa l'assorbimento si porta il liquido alla ebollizione<br />

per trasformare in clorato le piccole quantità di ipoclorito potassico<br />

che possono essersi formate e si concentra se occorre sino a che per raffreddamento<br />

il clorato potassico, meno solubile del cloruro, cristallizza in<br />

lamelle bianche. Questi cristalli vengono separati dalle acque madri, lavati<br />

rapidamente con un po' di acqua fredda e disciolti in circa il doppio peso di<br />

acqua bollente; la soluzione, che deve segnare 22° Bé., per raffreddamento<br />

dà <strong>dei</strong> bei cristalli, i quali sono tolti e fatti seccare all'aria od in stufa a non<br />

oltre 60°.<br />

Impiegando carbonato potassico la <strong>preparazione</strong> si conduce nello stesso<br />

modo. Quando cessa l’effervescenza dovuta allo sviluppo di anidride carbonica<br />

si continua a far passare il cloro per qualche minuto sempre mantenendo<br />

il liquido ad una temperatura superiore ai 50°.<br />

II. Nel metodo sopraindicato si hanno forti perdite di idrossido o di carbonato<br />

potassico per la formazione del cloruro; si preferisce in conseguenza<br />

preparare il clorato di potassio decomponendo il clorato di calcio con cloruro<br />

potassico. Si può far uso del clorato di calcio preparato in precedenza<br />

(vedi n. 170), ma è più conveniente produrlo in presenza di cloruro potassi-<br />

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