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G. Salomone - La preparazione dei prodotti chimici inorganici

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trattamento con acido cloridrico. L'operazione si realizza in una sola fase<br />

procedendo nel modo che segue: si mescolano con cura 66 gr di alluminio<br />

in polvere, 180 p. di sabbia quarzifera e 288 p. di fiori di zolfo, si introduce<br />

la miscela in un crogiolo di terra refrattaria che poi si porta al rosso chiaro.<br />

A questo punto si lascia cadere un po' di magnesio sulla massa che entra<br />

subito in reazione. Quando essa è terminata si toglie il crogiolo dal forno,<br />

lo si lascia raffreddare alquanto e lo si immerge in un bagno di acqua. Tosto<br />

si produce una viva reazione che provoca quasi sempre la rottura del<br />

crogiolo. Si tolgono allora i suoi pezzi e si aggiunge un leggero eccesso di<br />

acido cloridrico; come residuo di questo trattamento rimane il silicio cristallizzato,<br />

talora associato a delle piccole quantità di allumina che non è<br />

stata disciolta dall'acido a causa dell'alta temperatura a cui è stata esportata.<br />

Le pagliette di silicio possono però essere separate a mano.<br />

80. Idruri di silicio. - Sono note diverse combinazioni del silicio con<br />

l'idrogeno, fra le quali presenta un certo interesse l'idruro corrispondente alla<br />

formula SiH4 indicato con il nome di silicometano; è un gas incoloro, che<br />

brucia con fiamma luminosa dando <strong>dei</strong> fiocchi bianchi leggeri di anidride<br />

silicica. Lo si ottiene decomponendo con acido cloridrico il siliciuro di magnesio<br />

(vedi n. 210). Poiché contemporaneamente si forma una piccola<br />

quantità dell'idruro Si2H6 o silicoetano, il quale si infiamma spontaneamente<br />

a contatto dell'aria, anche il silicometano brucia; si producono in condizioni<br />

di quiete nell'aria ambiente degli anelli di fumo bianco che ricordano<br />

quelli <strong>prodotti</strong> dall'idrogeno fosforato (vedi n. 46).<br />

<strong>La</strong> decomposizione del siliciuro di magnesio si può compiere in un matraccio<br />

chiuso da un tappo a due fori; in uno si fa passare il tubo di sviluppo<br />

del gas, piuttosto largo, che si fa pescare in una bacinella piena di acqua,<br />

nell'altro si introduce un tubo ad imbuto che giunge sino al fondo del recipiente.<br />

Dopo aver posto nel pallone la quantità opportuna di siliciuro di<br />

magnesio si riempie il pallone ed il tubo di lavaggio di acqua che va fatta<br />

bollire affinché l'aria disciolta sia allontanata. Si fa poi arrivare poco a poco<br />

dal tubo ad imbuto dell'acido cloridrico concentrato evitando di far penetrare<br />

contemporaneamente dell'aria, altrimenti l'idruro di silicio può accendersi,<br />

con esplosione, nel pallone.<br />

81. Tetracloruro di silicio. - Per la <strong>preparazione</strong> del tetracloruro di silicio<br />

SiCl4 si parte dal silicio amorfo (vedi n. 79) oppure dal silicio tecnico,<br />

lega di ferro e silicio contenente dal 90 al 97% di silicio, che va polverizzato.<br />

Si riempie di uno di questi <strong>prodotti</strong>, preventivamente essiccato per riscaldamento<br />

a 120°, un tubo di vetro poco fusibile del diametro di 2 cm<br />

(tubo per combustioni) anch'esso perfettamente secco che si colloca oriz-<br />

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