G. Salomone - La preparazione dei prodotti chimici inorganici
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I. Si può prepararlo per sintesi diretta esponendo alla luce solare una miscela<br />
di cloro e di ossido di carbonio o facendo passare tale miscela, contenente<br />
un leggero eccesso di cloro, circa il 3% in più del teorico, su carbone<br />
animale in granuli riscaldato a 125°-150°. È però necessario che l'ossido di<br />
carbonio sia puro, per cui questo metodo è di applicazione poco pratica nei<br />
laboratori <strong>chimici</strong>.<br />
11. Più comodo è quello basato sopra l'azione dell'anidride solforica sul<br />
tetracloruro di carbonio:<br />
CCl4 + 2 SO3 —►COCl2 + S2O5Cl2<br />
Si prende a tale scopo un pallone della capacità di 30 cm 3 e lo si collega<br />
mediante un pezzo di tubo di gomma od un mastice di amianto e silicato<br />
sodico (il sughero è rapidamente attaccato) ad un refrigerante verticale, alla<br />
cui estremità superiore si applicano una piccola boccia a rubinetto ed un tubo<br />
di sviluppo del gas, unito a sua volta ad una boccia di lavaggio contenente<br />
dell'acido solforico concentrato per un'altezza di 2-3 cm. Questa boccia<br />
di lavaggio è immersa in un recipiente contenente dell'acqua fredda ed è<br />
unita ad un tubo ad U immerso in una miscela frigorifera. Si introducono<br />
nel pallone 100 cm 3 di tetracloruro di carbonio e nella boccia a rubinetto<br />
120 cm 3 , di acido solforico fumante a 80% di anidride solforica; si riscalda<br />
dolcemente e si lascia cadere goccia a goccia l'acido solforico fumante, il<br />
quale si trova così in intimo contatto con i vapori di tetracloruro di carbonio<br />
che salgono per condensarsi nel refrigerante. Il cloruro di carbonile si condensa<br />
nel tubo ad U, dopo essersi lavato nell'acido solforico. <strong>La</strong> resa raggiunge<br />
il 90% del teorico.<br />
Volendolo conservare, lo si travasa rapidamente in una bottiglietta di vetro<br />
a lungo collo tenuta anch'essa nella miscela frigorifera, che poi si chiude<br />
alla fiamma senza toglierla da detta miscela.<br />
76. Solfuro di carbonio. - <strong>La</strong> <strong>preparazione</strong> in laboratorio di questo<br />
composto non presenta difficoltà; tuttavia debbono essere prese molte precauzioni<br />
poiché il solfuro di carbonio CS2 è un liquido assai volatile (bolle<br />
a 46°,5) ed i suoi vapori sono facilmente infiammabili e velenosi; essendo<br />
piuttosto densi i vapori si allargano verso il basso e possono raggiungere<br />
delle fiamme anche distanti.<br />
L'apparecchio utilizzato nella produzione di piccole quantità di solfuro<br />
di carbonio è costruito nel modo seguente: si prende un tubo di porcellana o<br />
di ferro lungo 50-60 cm e del diametro di 3-4 cm, che si chiude ad una estremità<br />
con un tappo di sughero; lo si riempie in seguito di carbone di legna<br />
ridotto in piccoli pezzi e lo si colloca in un fornello tenendolo alquanto<br />
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