G. Salomone - La preparazione dei prodotti chimici inorganici
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« ghiaccio secco », compresso in pani di vario peso. Queste forme commerciale<br />
sono d'impiego assai comodo; non avendole a disposizione si applicherà<br />
uno <strong>dei</strong> metodi seguenti:<br />
I. Si decompone un carbonato metallico con acido cloridrico o solforico<br />
diluito, operando in uno <strong>dei</strong> tanti apparecchi usati per lo sviluppo <strong>dei</strong> gas,<br />
come quelli di Kipp, di Deville, ecc. (vedi n. 1). Generalmente si impiegano<br />
<strong>dei</strong> rottami di marmo su cui agisce dell'acido cloridrico commerciale diluito<br />
con egual volume di acqua:<br />
CaCO3 + 2 HCl —►CO2 + CaCl2 + H2O<br />
Impiegando acido solforico lo sviluppo dell'anidride carbonica è più lento<br />
poiché il solfato di calcio che prende origine depositandosi sui pezzi di<br />
marmo ne rallenta l'attacco ulteriore.<br />
Il marmo può essere vantaggiosamente sostituito da dolomite (carbonato<br />
doppio di calcio e di magnesio) oppure da magnesite (carbonato di magnesio<br />
naturale). Ricorrendo al carbonato od al bicarbonato di sodio è necessario<br />
far uso di una soluzione acida più diluita altrimenti l'anidride carbonica<br />
si sviluppa troppo rapidamente con una produzione eccessiva di schiuma, la<br />
quale può anche traboccare dal recipiente.<br />
L'anidride carbonica va lavata facendola gorgogliare in acqua; se occorre<br />
disseccarla la si obbliga a passare al traverso a cloruro di calcio fuso.<br />
II. <strong>La</strong> calcinazione <strong>dei</strong> carbonati metallici, in particolare di quelli di calcio,<br />
di magnesio, di piombo, di rame, ecc. è pure applicata per ottenere anidride<br />
carbonica; la si effettua riscaldando questi carbonati in una storta al<br />
cui collo si innesta un tubo adduttore del gas che si svolge non appena la<br />
temperatura ha raggiunto il valore corrispondente a quella di trasformazione<br />
del carbonato.<br />
III. Si può anche riscaldare il bicarbonato di sodio verso i 300° (vedi n.<br />
147):<br />
2 NaHCO2 —►CO2, + Na2CO3 + H2O<br />
Riscaldando cautamente sino a fusione una miscela formata da 1 p. di<br />
bicarbonato sodico e 3 p. di bicromato potassico si ottiene una corrente regolare<br />
di anidride carbonica molto pura.<br />
75. Cloruro di carbonile. - Il cloruro di carbonile COCl2, chiamato anche<br />
fosgene o ossicloruro di carbonio è alla temperatura ordinaria un gas<br />
incoloro, lagrimogeno ed assai tossico, che a circa 8° si condensa in un liquido<br />
incoloro del peso specifico 1,42; un litro di fosgene liquefatto a 0° e<br />
760 mm. fornisce 227 1. di gas.<br />
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