G. Salomone - La preparazione dei prodotti chimici inorganici
G. Salomone - La preparazione dei prodotti chimici inorganici
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ameoso bianco insolubile con liberazione di iodio se non sussiste ancora<br />
del bisolfito sodico. Qualora il precipitato si presenti giallognolo si aggiunge<br />
ancora la quantità necessaria di bisolfito. Dopo riposo per 12-24 ore si<br />
raccoglie su un filtro lo ioduro rameoso, lo si lava ripetutamente con acqua,<br />
poi lo si spappola in poca acqua e lo si tratta con un leggero eccesso di acido<br />
cloridrico e di nitrito sodico oppure di acido solforico e di bicromato potassico.<br />
Lo iodio che si separa formando una specie di fango nerastro tendente<br />
ad aderire alle pareti del recipiente, viene raccolto per filtrazione o<br />
meglio per distillazione in corrente di vapore. Il prodotto così ottenuto si<br />
purifica per sublimazione.<br />
II. Volendo prepararlo partendo dallo ioduro potassico commerciale si<br />
sciolgono 100 gr di questo in 200 cm 3 di acqua, si aggiungono poco a poco<br />
100 gr di acido solforico concentrato e poi 28 gr di bicromato potassico<br />
polverizzato; si agita energicamente, poi si raccoglie lo iodio, lo si lava e lo<br />
si asciuga all'aria.<br />
14. Acido iodidrico. - Si ottiene una soluzione acquosa di acido iodidrico<br />
HI della densità di 1,7 che ne contiene il 52% introducendo in un pallone<br />
100 cm 3 di acqua e circa 1 gr di iodio in polvere fina e facendo passare<br />
nella sospensione una lenta corrente di idrogeno solforato, il quale trasforma<br />
lo iodio in acido iodidrico con liberazione di zolfo:<br />
I2 + H2S — ► 2 HI + S<br />
Quando tutto lo iodio ha reagito se ne introduce una nuova quantità continuando<br />
a far gorgogliare l'acido solfidrico e tale operazione si ripete sino<br />
a che sono stati consumati 10 gr di iodio. A questo punto si aggiungono altri<br />
20 gr di iodio polverizzato, il quale si scioglie nella soluzione di acido<br />
iodidrico. Nella soluzione bruna risultante si torna a far passare l'idrogeno<br />
solforato sino a che il liquido non presenta più che la tipica colorazione dello<br />
zolfo precipitato. Si sostituisce allora la corrente di acido solfidrico con<br />
una di anidride carbonica allo scopo di eliminare l'idrogeno solforato disciolto,<br />
poi si separa lo zolfo per filtrazione. <strong>La</strong> soluzione di acido iodidrico<br />
si conserva in recipienti chiusi al riparo della luce.<br />
15. Anidride iodica. - <strong>La</strong> <strong>preparazione</strong> dell'anidride iodica I2O5 si compie<br />
in una storta tubolata il cui collo penetra in un palloncino mantenuto<br />
immerso in acqua fredda; nella tubulatura laterale si fa passare un tubo che<br />
penetra sino al fondo della storta, fissandolo con un po' di amianto e silicato<br />
di sodio. Si introducono nella storta 30 gr di iodio polverizzato e 120<br />
cm 3 di acido nitrico puro della densità 1,52 (99,8%); si agita e poi si riscal-<br />
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