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G. Salomone - La preparazione dei prodotti chimici inorganici

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si fa ancora un'aggiunta di perossido di sodio. Dopo raffreddamento si pone<br />

il crogiolo in una grossa capsula contenente dell'acqua e si fa bollire per<br />

spappolare la massa e portare in soluzione il molibdato sodico formatosi; si<br />

filtra e si concentra la soluzione sino a pellicola; per raffreddamento si ottengono<br />

delle pagliette cristalline brillanti corrispondenti alla formula<br />

Na2MoO4.2H2O.<br />

338. Molibdato ammonico. - I. Viene preparato sciogliendo l'anidride<br />

molibdica in un leggero eccesso di ammoniaca concentrata; dalla soluzione<br />

si depone il molibdato ammonico in cristalli prismatici aventi la formula<br />

(NH4)6Mo7O24.4H2O. <strong>La</strong> cristallizzazione è favorita dall'addizione di alcol.<br />

II. Indichiamo sommariamente il modo di produrlo dal solfuro di molibdeno<br />

naturale (molibdenite). Il minerale arricchito in modo da contenere<br />

almeno il 90% di solfuro di molibdeno viene polverizzato e dopo miscela<br />

con sabbia silicea grossolana, riscaldato al rosso debole sopra una lastra di<br />

ferro o di alluminio, ove di tanto in tanto lo si rimescola; si prolunga il riscaldamento<br />

sino a che tutto il solfuro si è trasformato in anidride molibdica<br />

e la massa ha preso a caldo un color giallo limone. Dopo raffreddamento<br />

si riprende il prodotto con ammoniaca diluita, si filtra la parte indisciolta, si<br />

evapora a secchezza la soluzione ammoniacale che deve essere limpida; se<br />

presenta una colorazione azzurrognola dovuta alla formazione di ossidi inferiori<br />

del molibdeno, si aggiunge un po' di acqua ossigenata prima della<br />

completa evaporazione. Il residuo si lascia digerire con acido nitrico concentrato<br />

per almeno 24 ore, poi si fa evaporare l'acido nitrico e si scioglie<br />

l'anidride molibdica in ammoniaca concentrata; per ultimo si fa cristallizzare<br />

il molibdato ammonico formatosi.<br />

IV. Raccogliendo i precipitati di fosfomolibdato ammonico che si ottengono<br />

nel dosaggio dell'acido fosforico, si possono utilizzare per rigenerare<br />

il molibdato di ammonio. A tale scopo essi vengono spappolati in acqua e<br />

decomposti con un leggero eccesso di acido nitrico diluito, riscaldando a<br />

bagnomaria; si lascia raffreddare, si raccoglie l'anidride molibdica impura<br />

che si è separata, la si lava con acqua e la si scioglie in un leggero eccesso<br />

di ammoniaca concentrata. Per allontanare, l'acido fosforico trattenuto si<br />

aggiunge un po' di miscela magnesiaca (soluzione di 5,5 gr di cloruro di<br />

magnesio cristallizzato e di 10,5 gr di cloruro ammonico in 100 cm 3 di acqua)<br />

si agita bene e si lascia in riposo per qualche ora in ambiente fresco.<br />

Dopo filtrazione del precipitato cristallino di fosfato magnesico-ammonico,<br />

si concentra il liquido sino a piccolo volume, si torna a precipitare l'anidride<br />

molibdica per acidificazione con acido nitrico, la si raccoglie, la si lava<br />

con acqua ed infine la si trasforma in molibdato ammonico sciogliendola in<br />

ammoniaca.<br />

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