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G. Salomone - La preparazione dei prodotti chimici inorganici

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ico allo stato libero. Per purificarla la si porta in soluzione in poca acqua,<br />

si aggiunge un po' di cromato di bario (vedi n. 327), si riscalda per qualche<br />

minuto alla ebollizione, poi si lascia raffreddare e si filtra; dalla soluzione<br />

concentrata sino a pellicola l'anidride cromica si depone in aghi od in piccole<br />

lamine rosse.<br />

324. Cloruro di cromile. - Il cloruro di cromile CrO2Cl2 si ottiene come<br />

liquido rosso sangue fumante all'aria mescolando 10 gr di bicromato potassico<br />

polverizzato secco (per riscaldamento a 130° mantenendo la polvere in<br />

continua agitazione) con 18 gr di cloruro sodico ridotto anch'esso in polvere<br />

e disidratato; la miscela si introduce in una storta della capacità di 250<br />

cm 3 ben asciutta assieme a 50 cm 3 di acido solforico monoidrato; il collo<br />

della storta si fa penetrare in un palloncino immerso in un bagno di acqua<br />

fredda. Si produce immediatamente una viva reazione accompagnala dallo<br />

sviluppo di fumi densi rossobruni:<br />

K2Cr2O+4 NaCl+3 H2SO4 —►2 CrO2Cl2+K2SO4 + 2 Na2SO4 + 3 H2O<br />

Quando la reazione comincia a calmarsi si riscalda dolcemente in modo<br />

da distillare il cloruro di cromile che si condensa nel pallone. Il prodotto si<br />

rettifica per distillazione; bolle a 117°.<br />

325. Cromato potassico. - I. Il cromato potassico K2CrO4 si ottiene in<br />

laboratorio ossidando il sesquiossido di cromo per fusione con nitrato o<br />

clorato potassico in presenza di carbonato di potassio. Ad es. si uniscono<br />

intimamente 50 gr dell'ossido di cromo con 100 gr di carbonato di potassio<br />

e 25 gr di salnitro, si introduce la miscela in un crogiolo in modo da riempirlo<br />

solo per 2/3 (durante la fusione la massa rigonfia) e si riscalda al rosso<br />

agitando di tanto in tanto con un bastoncino di ferro. Quando la massa ha<br />

preso un color giallo uniforme (se è necessario si fa ancora un'aggiunta di<br />

nitrato di potassio) e da essa non si liberano più bollicine gassose, si cola su<br />

una lastra di ferro e dopo raffreddamento si polverizza. Si fa poi bollire la<br />

polvere con acqua onde portare in soluzione il cromato potassico formatosi:<br />

Cr2O3 + 2 K2CO3 + 3 O —►2 K2CrO4 + 2 CO2<br />

si filtra, si acidifica debolmente con acido acetico la soluzione gialla (il colore<br />

passa al rosso aranciato), si la bollire per alcuni minuti, si aggiunge la<br />

quantità strettamente necessaria di carbonato di potassio o di potassa caustica<br />

per dare alla soluzione una reazione alcalina debole e si concentra infine<br />

sino a pellicola superficiale; per raffreddamento il cromato di potassio<br />

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