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G. Salomone - La preparazione dei prodotti chimici inorganici

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Il cloruro piombico si separa in piccole goccioline che si riuniscono sul<br />

fondo separandosi dall'acido solforico contenente in sospensione il solfato<br />

di ammonio cristallizzato. Si isola il tetracloruro di piombo e lo si lava con<br />

acido solforico concentrato per allontanare le piccole quantità di solfato<br />

ammonico ancora trattenute.<br />

308. Ioduro di piombo. - I. Allo stato di polvere amorfa di color giallo<br />

vivo si ottiene il ioduro di piombo PbI2 precipitando con la quantità necessaria<br />

di ioduro potassico una soluzione di nitrato o di acetato di piombo. È<br />

preferibile impiegare il nitrato; se ne sciolgono ad es. 15 gr in 100 cm 3 di<br />

acqua e vi si aggiunge a freddo una soluzione di 15 gr di ioduro potassico<br />

in altri 100 cm 3 di acqua sino a che cessa la precipitazione. Si raccoglie il<br />

ioduro di piombo, lo si lava con acqua fredda e lo si asciuga in stufa a 50°.<br />

Va conservato al riparo dalla luce.<br />

II. Per ottenerlo in cristalli lamellari di un bel colore giallo oro brillante<br />

lo si scioglie in una soluzione satura di acetato sodico acidulata con acido<br />

acetico riscaldando alla ebollizione; una soluzione bollente di 25 gr di acetato<br />

sodico in 75 cm 3 di acqua scioglie circa 7 gr di ioduro potassico, il quale<br />

cristallizza per raffreddamento.<br />

309. Iodopiombito potassico. - Il iodopiombito di potassio KPbI3 si ottiene<br />

facendo reagire in acetone il ioduro di piombo con ioduro potassico<br />

presi in proporzioni equimolecolari (461 p. del primo per 166 p. del secondo);<br />

dalla soluzione acetonica l'etere solforico lo precipita in cristalli incolori.<br />

Viene adoperato come reattivo per la ricerca della umidità. Lo si scioglie<br />

a tale scopo in 4 volte il suo peso di acetone e nella soluzione si immergono<br />

delle listerelle di carta da filtro che poi si fanno essiccare al riparo dalla umidità;<br />

in presenza di una traccia di vapor acqueo le cartine ingialliscono<br />

perché l'acqua decompone il sale complesso liberando il ioduro di piombo.<br />

Si rigenera la carta reattiva ingiallita bagnandola con acetone.<br />

310. Nitrato di piombo. - Lo si ottiene come sotto prodotto nella <strong>preparazione</strong><br />

del biossido di piombo dal minio (vedi n. 303 - I. A) e si prepara<br />

per azione dell'acido nitrico sul piombo metallico o sul litargirio. Si prendono<br />

ad es. 100 gr di litargirio e si introducono poco a poco agitando in una<br />

miscela formata da 250 cm 3 di acqua e circa 75 cm 3 di acido nitrico concentrato<br />

riscaldata in una capsula su bagno di sabbia. Quando tutto l'ossido<br />

di piombo è passato in soluzione:<br />

PbO + 2 HNO3 —► Pb(NO3)2 + H2O<br />

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