G. Salomone - La preparazione dei prodotti chimici inorganici

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02.04.2013 Views

È necessario impiegare soluzioni diluite di cloruro stannoso e di soda caustica e non riscaldare alla ebollizione poiché può separarsi dello stagno metallico o dell'ossido di stagno. 294. Acido metastannico. - L' acido metastannico H2SnO3 si ottiene facendo agire acido nitrico concentrato sullo stagno metallico: Sn + 4 HNO3 —► H2SnO3 + 4 NO2 + H2O In un bicchiere si pone dello stagno in limatura e lo si addiziona poco a poco di acido nitrico della densità di 1,2-1,3, riscaldando moderatamente quando la reazione si rallenta; il trattamento si fa all'aperto o sotto la cappa a causa dello sviluppo del biossido di azoto. Quando tutto il metallo ha reagito, si aggiunge il doppio volume di acqua calda, si agita bene, si raccoglie il precipitato bianco di acido metastannico, lo si lava con acqua sino a reazione neutra e lo si asciuga all'aria. 295. Stannato di sodio. - I. Si prepara sciogliendo l'acido metastannico nella quantità calcolata di idrossido di sodio in soluzione concentrata; evaporando sino a secchezza si ottiene una massa bianca cristallina di metastannato sodico Na2SnO3.3H2O. II. Lo si ottiene anche aggiungendo poco a poco 10 p. di stagno in granaglia ad una massa fusa costituita da 22 p. di soda caustica, 8 p. di nitrato sodico e 4 p. di cloruro di sodio; quando tutto lo stagno ha reagito si lascia raffreddare, si scioglie il prodotto in acqua, si filtra la soluzione e si evapora il liquido filtrato sino a secchezza. Con questo metodo il metastannato di sodio è meno puro. 296. Cloruro stannoso. - Il cloruro stannoso si ottiene per azione dell'acido cloridrico sullo stagno. Si prendono ad es. 100 gr di stagno granulato o meglio in polvere e si introducono in una capsula di porcellana contenente 300 cm 3 di acido cloridrico concentrato; la reazione: Sn + 2 HCl —► SnCl2 + H2 avviene piuttosto lentamente e si completa riscaldando a 70°, evitando di far bollire. A reazione terminata (è bene lasciare indisciolto un po' di stagno) si separa per filtrazione l'eventuale residuo e si concentra su bagnomaria senza sorpassare la temperatura indicata sino a raggiungere i 75- 78° Bé. Per cristallizzazione si ottiene il cloruro stannoso biidrato in cristalli incolori, che si fanno asciugare fra fogli di carta da filtro e si conservano 158

in recipienti chiusi. L'aria lo altera poco a poco trasformandolo in ossicloruro insolubile in acqua ed in cloruro stannico; l'alterazione avviene più rapidamente in soluzione acquosa ed a caldo. 297. Cloruro stannico. - Il cloruro stannico SnCl4 è un liquido incoloro fumante all'aria, bollente a 114°. Viene ottenuto per azione diretta del cloro sullo stagno o sopra il cloruro stannoso. I. Nel primo caso si impiega un apparecchio analogo a quello descritto per la preparazione del cloruro di zolfo (vedi n. 19). Si introducono nella storta ad es. 30 gr di stagno granulato e si riscaldano sino a fusione; a questo punto si invia la corrente di cloro gassoso secco. La reazione si effettua immediatamente ed è accompagnata da un grande sviluppo di calore; il cloruro stannico distilla raccogliendosi nel palloncino tubulato che è bene tener immerso in un bagno di acqua. Il prodotto così ottenuto contiene disciolto del cloro e lo si rettifica distillandolo in un palloncino ben secco in presenza di alcuni pezzi di stagno o di alcuni cristalli di cloruro stannoso. II. Si ottiene una soluzione concentrata di cloruro stannico facendo gorgogliare una corrente di cloro in una soluzione di cloruro stannoso a 60° Bé. oppure aggiungendo poco a poco del clorato di sodio alla soluzione del sale stannoso addizionata di acido cloridrico: 3 SnCl2 + 6 HCl + NaClO3 —► 3 SnCl4 + NaCl + 3 H2O Si possono utilizzare le acque madri provenienti dalla cristallizzazione del cloruro stannoso. 298. Clorostannato potassico. - È il sale potassico dell'acido clorostannico H2SnCl6 e si comporta come cloruro doppio stannico-potassico; lo si ottiene saturando con potassa caustica o con carbonato potassico la soluzione di cloruro stannico addizionala di acido cloridrico o più semplicemente aggiungendo al cloruro stannico del cloruro potassico. Dalla soluzione concentrata il clorostannato di potassio si depone in cristalli bianchi che dopo esser stati raccolti si lasciano asciugare all'aria. 299. Solfuro stannico. - I. Il solfuro stannico SnS2 si ottiene allo stato di precipitato amorfo giallo chiaro trattando con idrogeno solforato una soluzione di cloruro stannico. II. Nella forma cristallina, che si presenta in pagliette esagonali di color giallo oro brillanti ed è indicata in commercio con il nome di « oro musivo», si ottiene riscaldando una miscela di stagno (preferibilmente allo stato di amalgama), di zolfo e di cloruro ammonico. Si incomincia a preparare 159

È necessario impiegare soluzioni diluite di cloruro stannoso e di soda<br />

caustica e non riscaldare alla ebollizione poiché può separarsi dello stagno<br />

metallico o dell'ossido di stagno.<br />

294. Acido metastannico. - L' acido metastannico H2SnO3 si ottiene facendo<br />

agire acido nitrico concentrato sullo stagno metallico:<br />

Sn + 4 HNO3 —► H2SnO3 + 4 NO2 + H2O<br />

In un bicchiere si pone dello stagno in limatura e lo si addiziona poco a<br />

poco di acido nitrico della densità di 1,2-1,3, riscaldando moderatamente<br />

quando la reazione si rallenta; il trattamento si fa all'aperto o sotto la cappa<br />

a causa dello sviluppo del biossido di azoto. Quando tutto il metallo ha reagito,<br />

si aggiunge il doppio volume di acqua calda, si agita bene, si raccoglie<br />

il precipitato bianco di acido metastannico, lo si lava con acqua sino a reazione<br />

neutra e lo si asciuga all'aria.<br />

295. Stannato di sodio. - I. Si prepara sciogliendo l'acido metastannico<br />

nella quantità calcolata di idrossido di sodio in soluzione concentrata; evaporando<br />

sino a secchezza si ottiene una massa bianca cristallina di metastannato<br />

sodico Na2SnO3.3H2O.<br />

II. Lo si ottiene anche aggiungendo poco a poco 10 p. di stagno in granaglia<br />

ad una massa fusa costituita da 22 p. di soda caustica, 8 p. di nitrato<br />

sodico e 4 p. di cloruro di sodio; quando tutto lo stagno ha reagito si lascia<br />

raffreddare, si scioglie il prodotto in acqua, si filtra la soluzione e si evapora<br />

il liquido filtrato sino a secchezza. Con questo metodo il metastannato di<br />

sodio è meno puro.<br />

296. Cloruro stannoso. - Il cloruro stannoso si ottiene per azione dell'acido<br />

cloridrico sullo stagno. Si prendono ad es. 100 gr di stagno granulato o<br />

meglio in polvere e si introducono in una capsula di porcellana contenente<br />

300 cm 3 di acido cloridrico concentrato; la reazione:<br />

Sn + 2 HCl —► SnCl2 + H2<br />

avviene piuttosto lentamente e si completa riscaldando a 70°, evitando di<br />

far bollire. A reazione terminata (è bene lasciare indisciolto un po' di stagno)<br />

si separa per filtrazione l'eventuale residuo e si concentra su bagnomaria<br />

senza sorpassare la temperatura indicata sino a raggiungere i 75-<br />

78° Bé. Per cristallizzazione si ottiene il cloruro stannoso biidrato in cristalli<br />

incolori, che si fanno asciugare fra fogli di carta da filtro e si conservano<br />

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