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G. Salomone - La preparazione dei prodotti chimici inorganici

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si fonde in presenza di 5% circa di nitrato potassico, esportando poi le scorie<br />

rimaste aderenti al metallo per lavaggio con acido cloridrico molto diluito.<br />

II. Si può purificarlo anche trasformandolo in nitrato (vedi n. 290) e poi<br />

trattando la soluzione di questo sale con formalina (soluzione acquosa di<br />

al<strong>dei</strong>de formica) ed un grande eccesso di soda caustica al 10%; riscaldando<br />

alla ebollizione il metallo si separa allo stato spugnoso ed in parte allo stato<br />

di polvere. Lo si raccoglie su un filtro, lo si lava con acqua e poi lo si fonde<br />

per colarlo nella lingottiera.<br />

III. Le amalgame di bismuto si ottengono introducendo il bismuto polverizzato<br />

in mercurio riscaldato verso i 300°. L'amalgama formata da 20 p.<br />

di bismuto e 80 p. di mercurio ha la caratteristica di aderire tenacemente al<br />

vetro formando uno strato speculare. Introducendone una quantità conveniente<br />

in un palloncino ben pulito e riscaldato che poi si rimuove in tutti i<br />

sensi per distribuire uniformemente l'amalgama si ottiene, dopo aver versato<br />

l'eccesso di questa, un rivestimento di bell'aspetto riflettente, che si conserva<br />

a lungo chiudendo ermeticamente il palloncino.<br />

286. Cloruro di bismuto. - Il cloruro di bismuto BiCl3 si ottiene sciogliendo<br />

il solfuro di bismuto naturale (bismutina) in acido cloridrico concentrato<br />

caldo e purificando la soluzione; si può altresì adoperare il solfuro<br />

precipitato che si forma facendo gorgogliare l'idrogeno solforato in una soluzione<br />

debolmente acida di nitrato di bismuto (vedi n. 290). Dalla soluzione<br />

acquosa concentrata si separa in cristalli biidrati.<br />

II. Si scioglie il bismuto polverizzato o quello ottenuto per riduzione<br />

(vedi n. 285-II) in acqua regia; la soluzione si evapora a secchezza su bagnomaria,<br />

riprendendo poi il residuo con acido cloridrico molto diluito e<br />

bollente.<br />

III. Allo stato anidro lo si ottiene facendo agire a caldo il cloro sul bismuto<br />

metallico; l'operazione si conduce nel modo indicato per il tricloruro<br />

di antimonio (vedi n. 58), riscaldando però a temperatura più elevata.<br />

287. Ossicloruro di bismuto. - Corrisponde alla formula BiO.Cl e viene<br />

considerato come cloruro di bismutile; in commercio è indicato con il nome<br />

di « bianco perla » ed è usato talora nella fabbricazione delle ciprie. Lo si<br />

ottiene trattando il cloruro di bismuto con una grande quantità di acqua bollente<br />

oppure aggiungendo ad una soluzione diluita di nitrato di bismuto una<br />

soluzione di cloruro ammonico addizionata di ammoniaca e facendo bollire<br />

sino a decomposizione completa:<br />

Bi(NO3)3 + NH4Cl + 2 NH4OH —► BiOCl + 3 NH4NO3 + H2O<br />

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