G. Salomone - La preparazione dei prodotti chimici inorganici
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il coperchio e si riscalda prima dolcemente poi al rosso vivo. Quando la reazione<br />
è terminata e la massa si presenta bianca si lascia raffreddare tenendo<br />
chiuso il crogiolo, poi si separano i pezzi di solfuro di calcio e si conservano<br />
in recipienti chiusi. Il prodotto è fosforescente, cioè esposto alla luce<br />
solare e poi portato al buio emana una tenue luce verdastra, azzurrognola o<br />
violacea a seconda delle impurezze che contiene.<br />
III. Si ottiene una miscela di vari polisolfuri di calcio, tra cui il tetrasolfuro<br />
CaS4 associati a quantità variabili di tiosolfato di calcio, facendo bollire<br />
del latte di calce con acqua; si prendono generalmente:<br />
calce viva 100 gr<br />
fiori di zolfo 150 gr<br />
acqua 1 1.<br />
e si fa bollire per 3/4 di ora - 1 ora agitando: il prodotto della reazione<br />
costituisce una poltiglia bruno verdastra, solubile parzialmente in acqua con<br />
colorazione gialla.<br />
172. Bisolfito di calcio - I. Inviando una corrente di anidride solforosa<br />
(vedi n. 20) in un latte di calce sino a che tutta la calce si è disciolta si ottiene<br />
una soluzione di bisolfito di calcio:<br />
Ca(OH)2 + 2 SO2 —► Ca(HSO3)2<br />
dalla quale per concentrazione o per neutralizzazione con acqua di calce si<br />
depone il solfito CaSO3.2H2O; i piccoli cristalli bianchi si raccolgono, si<br />
lavano con poca acqua, si asciugano rapidamente fra fogli di carta bibula e<br />
si conservano in recipienti chiusi.<br />
II. Inviando anidride solforosa in una sospensione acquosa di carbonato<br />
di calcio precipitato, questo poco a poco viene trasformato in solfito e poi<br />
in bisolfito, che rimane disciolto nell'acqua.<br />
173. Tiosolfato di calcio. - I. Chiamato comunemente iposolfito di calcio,<br />
si forma nella ossidazione all'aria del solfuro di calcio, ma lo si prepara<br />
riscaldando una soluzione di bisolfito di calcio con un eccesso di zolfo (è<br />
bene umettarlo di alcol perché venga subito bagnato dal liquido) sino a che<br />
la soluzione non odora più di anidride solforosa ed ha reazione neutra. Si<br />
filtra si concentra su bagnomaria a non oltre 60° e si lascia in riposo: il tiosolfato<br />
di calcio CaS2O3 si depone in cristalli prismatici esaidrati.<br />
II. Lo si ottiene anche facendo passare una corrente di anidride solforosa<br />
in una soluzione di polisolfuro di calcio sino a decolorazione ed a scomparsa<br />
della reazione alcalina; dopo filtrazione e concentrazione si lascia cristallizzare.<br />
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