G. Salomone - La preparazione dei prodotti chimici inorganici

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02.04.2013 Views

la soluzione del nitrato ammonico procedendo nel modo anzidetto. 160. Fosfato di ammonio. - Il prodotto commerciale indicato con questo nome è il fosfato biammonico (NH4)2HPO4, che si prepara neutralizzando l'acido fosforico in soluzione concentrata con ammoniaca; questa va impiegata in leggero eccesso sulla quantità teorica. Il calore sviluppato nella neutralizzazione riscalda fortemente il liquido. Per raffreddamento si separa il fosfato ammonico, i cui cristalli vengono essiccati rapidamente perché sfioriscono all'aria. Dalle acque madri si ricupera per concentrazione una nuova quantità di cristalli; durante l'evaporazione la soluzione tende a diventare acida per cui è necessario aggiungere tratto tratto dell'ammoniaca per mantenere il liquido leggermente alcalino. 161. Carbonato di ammonio. - 1. Il carbonato di ammonio del commercio, chiamato anche sesquicarbonato di ammonio, è una miscela di bicarbonato e di carbammato di ammonio: NH4HCO3.NH2COONH4 Viene preparato riscaldando fortemente una mescolanza di solfato o di cloruro ammonico con carbonato di calcio in polvere; si introduce la miscela in una storta di ghisa o di vetro poco fusibile, il cui collo lungo si fa penetrare in un pallone della capacità di 500 cm 3 immerso in un bagno di acqua fredda. Riscaldando fortemente avviene la reazione di doppia sostituzione: (NH4)2SO4 + CaCO3 — ► (NH4)2CO3 + CaSO4 ma alla temperatura elevata esistente nella storta il carbonato di ammonio è decomposto in ammoniaca, anidride carbonica e acqua; per raffreddamento queste tre sostanze reagiscono secondo le equazioni seguenti: NH3 + CO2 + H2O —► NH4.HCO3 2 NH3 + CO2 + H2O —► N H2COONH4 per cui si formano contemporaneamente il bicarbonato ed il carbammato di ammonio. La miscela di questi due prodotti si condensa nel pallone come massa bianca cristallina, che va conservata in recipienti chiusi perché a contatto dell'aria perde ammoniaca. II. Sciogliendo il prodotto sublimato in ammoniaca concentrata e facen- 100

do cristallizzare si ottiene una sostanza bianca cristallina che non contiene più carbammato ammonico poiché questo si trasforma in bicarbonato di ammonio: NH2COONH4 + 2 H2O —► 2 NH4HCO3 che con l'eccesso di ammoniaca passa allo stato di carbonato neutro. 162. Tiocianato ammonico. Chiamato comunemente solfocianato o solfocianuro di ammonio questo composto si prepara facendo agire solfuro di carbonio con ammoniaca; si formano del tiocarbonato e del tiocarbammato di ammonio che poi a caldo si scindono in idrogeno solforato ed in tiourea e questa per trasposizione intramolecolare dà origine al tiocianato di ammonio: NH2CSNH2 —► NH4SCN La reazione si fa avvenire praticamente sotto pressione, ma si può realizzare alla pressione ordinaria procedendo come segue. In un pallone da 1 1. si introducono 100 cm 3 di solfuro di carbonio, 300 cm 3 di ammoniaca della densità 0,912 (4 p. di ammoniaca concentrata ed 1 p. di acqua) e 230 cm 3 di alcol di 95%, si agita ben bene, poi si chiude il pallone con un tappo e lo si pone per una settimana in un ambiente tiepido, agitandolo a più riprese ogni giorno. Dopo questo tempo la maggior parte del solfuro di carbonio ha reagito; si elimina quello rimasto inalterato per distillazione su bagnomaria ed il liquido, versato in una capsula, si fa evaporare su bagnomaria sino a formazione di una pellicola superficiale. Per raffreddamento si forma una massa semisolida che si tritura agitandola con un bastoncino di vetro. Viene lavata con un po' di alcol e poi lasciata asciugare all'aria. La si purifica facendola ricristallizzare dall'alcol. 163. Ossido di calcio. Costituisce la calce viva del commercio, la cui varietà denominata « calce grassa » è quella di miglior qualità. Nei laboratori chimici si prepara il prodotto puro calcinando a temperatura elevata, sopra i 1000°, dei rottami di marmo bianco oppure il carbonato di calcio precipitato; si possono pure decomporre con il calore alcuni sali di calcio, quali il nitrato, il tartrato, l'ossalato, ecc. La calcinazione si effettua in un crogiolo non perfettamente chiuso e va prolungata sino a che il prodotto è interamente decomposto; nel caso che la materia prima sia il marmo od il carbonato di calcio non si deve avere alcuna effervescenza quando un po' dell'ossido di calcio è trattato con acido cloridrico diluito. La calce viva va 101

do cristallizzare si ottiene una sostanza bianca cristallina che non contiene<br />

più carbammato ammonico poiché questo si trasforma in bicarbonato di<br />

ammonio:<br />

NH2COONH4 + 2 H2O —► 2 NH4HCO3<br />

che con l'eccesso di ammoniaca passa allo stato di carbonato neutro.<br />

162. Tiocianato ammonico. Chiamato comunemente solfocianato o solfocianuro<br />

di ammonio questo composto si prepara facendo agire solfuro di<br />

carbonio con ammoniaca; si formano del tiocarbonato e del tiocarbammato<br />

di ammonio che poi a caldo si scindono in idrogeno solforato ed in tiourea<br />

e questa per trasposizione intramolecolare dà origine al tiocianato di ammonio:<br />

NH2CSNH2 —► NH4SCN<br />

<strong>La</strong> reazione si fa avvenire praticamente sotto pressione, ma si può realizzare<br />

alla pressione ordinaria procedendo come segue.<br />

In un pallone da 1 1. si introducono 100 cm 3 di solfuro di carbonio, 300<br />

cm 3 di ammoniaca della densità 0,912 (4 p. di ammoniaca concentrata ed 1<br />

p. di acqua) e 230 cm 3 di alcol di 95%, si agita ben bene, poi si chiude il<br />

pallone con un tappo e lo si pone per una settimana in un ambiente tiepido,<br />

agitandolo a più riprese ogni giorno. Dopo questo tempo la maggior parte<br />

del solfuro di carbonio ha reagito; si elimina quello rimasto inalterato per<br />

distillazione su bagnomaria ed il liquido, versato in una capsula, si fa evaporare<br />

su bagnomaria sino a formazione di una pellicola superficiale. Per<br />

raffreddamento si forma una massa semisolida che si tritura agitandola con<br />

un bastoncino di vetro. Viene lavata con un po' di alcol e poi lasciata asciugare<br />

all'aria. <strong>La</strong> si purifica facendola ricristallizzare dall'alcol.<br />

163. Ossido di calcio. Costituisce la calce viva del commercio, la cui<br />

varietà denominata « calce grassa » è quella di miglior qualità. Nei laboratori<br />

<strong>chimici</strong> si prepara il prodotto puro calcinando a temperatura elevata,<br />

sopra i 1000°, <strong>dei</strong> rottami di marmo bianco oppure il carbonato di calcio<br />

precipitato; si possono pure decomporre con il calore alcuni sali di calcio,<br />

quali il nitrato, il tartrato, l'ossalato, ecc. <strong>La</strong> calcinazione si effettua in un<br />

crogiolo non perfettamente chiuso e va prolungata sino a che il prodotto è<br />

interamente decomposto; nel caso che la materia prima sia il marmo od il<br />

carbonato di calcio non si deve avere alcuna effervescenza quando un po'<br />

dell'ossido di calcio è trattato con acido cloridrico diluito. <strong>La</strong> calce viva va<br />

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