Un grande personaggio il cav. “Beppe” Lugaresi. Che ... - Il Nuovo
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<strong>il</strong> caso<br />
Panzini ha dedicato alla nostra città).<br />
Fino a ciò che hanno detto di lui<br />
gli amici più vicini: Marino Moretti,<br />
Manara Valgimigli, Antonio Baldini,<br />
Aldo Spallicci ed anche la moglie<br />
Clelia Gabrielli. Completa anche<br />
la rassegna dei critici di Panzini, per<br />
oguno dei quali si può leggere <strong>il</strong> brano<br />
relativo all’autore: si va da Enzo<br />
Biagi a Pier Paolo Pasolini, da Gramsci<br />
a Benedetto Croce, da Prezzolini a<br />
Montale (sono oltre 20 suddivisi fra<br />
“accademici” e “scrittori”).<br />
Alcune parti del sito sono work in<br />
progress e verranno costantemente<br />
aggiornate: sono quelle relative alle<br />
“pagine più belle”, agli “incipit”, alle<br />
“novelle” ed altro. Perché una ripresa<br />
di interesse per Panzini non può<br />
che passare dalla r<strong>il</strong>ettura di ciò che<br />
ci ha lasciato, nella speranza che nel<br />
frattempo qualche casa editrice importante<br />
decida di rieditarlo.<br />
Collegata al sito internet partirà<br />
anche una newsletter che verrà spedita<br />
online (per riceverla è sufficiente<br />
iscriversi, gratuitamente, nell’apposito<br />
spazio “newsletter”): darà notizia<br />
su nuovi studi, articoli, segnalazione<br />
di iniziative, convegni e mostre<br />
legati a Panzini e alla Casa Rossa.<br />
Infine i ringraziamenti, partendo da<br />
chi ha collaborato a questo lavoro:<br />
Alessandro Lucchi, che ha seguito<br />
tutta la parte relativa ai critici e alla<br />
bibliografia, Arnaldo Gobbi, che ha<br />
scritto alcuni testi sulle novità nelle<br />
quali si è imbattuto perlustrando<br />
l’archivio custodito da Giulio Torroni.<br />
E poi Francesca Magnani che ha<br />
realizzato <strong>il</strong> video e Matteo Bruschi<br />
per l’impaginazione del sito.<br />
<strong>Un</strong> grazie speciale a Emisfero Associazioni<br />
(Aia, Confcommercio, Confartigianato,<br />
Cooperativa Bagnini)<br />
che ha sponsorizzato <strong>il</strong> sito su Alfredo<br />
Panzini.<br />
Metti una sera a teatro. Magari una di<br />
quelle classiche, da 26 di dicembre,<br />
quando in ogni dove ci si prodiga a far<br />
arrivare la tradizione gospel del Natale<br />
alle orecchie di noi ‘profani’ del genere.<br />
L’occasione è motivo per me di<br />
varcare per la prima volta dalla sua<br />
apertura la soglia del teatro Astra, e<br />
di questo pure mi vergogno un poco,<br />
visto che di teatro ne ho sempre un<br />
po’ respirato e in quello di casa nostra<br />
ancora non ci ho messo piede. Tanto<br />
più che, per una questione del tutto<br />
umana, associo <strong>il</strong> teatro bellariese alla<br />
figura di quel “matto” di Orfeo (Bartolini),<br />
e <strong>il</strong> fatto che ci sia e funzioni, lo<br />
reputo un <strong>grande</strong> tributo alle sue battaglie<br />
e alla sua sete di cultura. Ma,<br />
son sincera, non pensavo di dover<br />
‘scontare’ <strong>il</strong> peccato di questo ritardo<br />
con un trattamento non proprio…da<br />
teatro. Non che ora io voglia insegnare<br />
a qualcuno <strong>il</strong> mestiere ma, nel caso<br />
specifico, si è trattato di uno ‘scivolone’<br />
di st<strong>il</strong>e che proprio non m’aspettavo<br />
e di cui forse non sono a conoscenza<br />
proprietari e direttori artistici, che<br />
pare godano di capacità di gestione e<br />
organizzazione di tutto rispetto. Vado<br />
al punto. <strong>Un</strong>a mia cugina si reca alle<br />
ore 18.40 del 26 dicembre ad acquistare<br />
due biglietti per <strong>il</strong> concerto, indicando<br />
alla signorina deputata alla prevendita<br />
i posti prescelti, in quinta f<strong>il</strong>a,<br />
i quali vengono subito ‘crociati’, sotto<br />
gli occhi dell’acquirente. Alle 21 arriviamo<br />
al teatro e, sorpresa, ai nostri<br />
posti sono sedute altre due persone,<br />
alle quali sono stati venduti esattamente<br />
i nostri stessi posti. Mi dico: cose<br />
che possono succedere, anche se, diciamocela<br />
tutta, aste e croci sono<br />
l’abc dell’alfabetizzazione, soprattutto<br />
in un piano platea di dimensioni non<br />
apocalittiche come quello dell’Astra.<br />
Metto in tasca <strong>il</strong> mio sarcasmo, quando<br />
una maschera del teatro accoglie<br />
la nostra lieve protesta con un laconi-<br />
9<br />
<strong>Il</strong> <strong>Nuovo</strong><br />
<strong>Un</strong>a sera a teatro<br />
con coupe de theatre<br />
Piccola disavventura alla serata gospel all’Astra<br />
co “Non è la prima volta che succede<br />
al teatro Astra”. Ora, a me hanno insegnato<br />
che nel piatto dove si mangia<br />
non si sputa, ma tant’è. Arriviamo al<br />
botteghino per chiedere spiegazioni,<br />
ci viene fatto un piccolo interrogatorio<br />
sull’ora nella quale è stato compiuto<br />
l’infausto acquisto dei biglietti, al<br />
quale replichiamo con fermezza che i<br />
posti sono stati segnati sotto gli occhi<br />
di chi li ha acquistati. <strong>Il</strong> problema non<br />
è fondamentale, si tratta di un concerto<br />
gospel alla modica cifra di 5 euro,<br />
ma ci chiediamo a cosa sia servita la<br />
nostra corsa alla prevendita…e, soprattutto,<br />
la figura dei fessi non la vogliamo<br />
proprio fare. Dopo aver proferito<br />
“Mi dispiace, mi sono sbagliata”,<br />
la ragazza al botteghino ci propone<br />
l’alternativa: o ci assegna due posti<br />
nelle ultime f<strong>il</strong>e, o ci restituisce i soldi e<br />
arrivederci. <strong>Il</strong> coupe de theatre arriva<br />
però dalla maschera, che ci lancia la<br />
sfida: “Potreste andare a parlare con i<br />
signori che sono seduti agli stessi po-<br />
sti”. Alla quale replico che magari, non<br />
avendo creato noi <strong>il</strong> problema, non<br />
siamo certo noi a doverlo risolvere.<br />
“Ah beh, verrei io con voi”. Sì. Lo sparring<br />
partner. Questi posti, ce li giochiamo<br />
alla roulette russa o con un match<br />
di boxe? Lasciamo perdere. Considero<br />
la giovane età delle signorine, un<br />
tocco di inesperienza, un po’ di stanchezza,<br />
<strong>il</strong> fatto che è Natale e dovremmo<br />
essere tutti più buoni, siedo in penultima<br />
f<strong>il</strong>a, ma chi è con me non è<br />
abituato a certe performance pseudoteatrali<br />
e, con un po’ di pelo sul gozzo,<br />
come si suol dire, quasi mi minaccia<br />
se non scrivo qualche riga sul <strong>Nuovo</strong>,<br />
raccontando a tutti questa edificante<br />
esperienza. Io <strong>il</strong> mio compito l’ho assolto,<br />
mi auguro che l’episodio serva<br />
a far professionali passi da gigante<br />
alle interessate e…caro Orfeo, <strong>il</strong> mio<br />
peccato da ritardataria l’ho pagato.<br />
Ora, all’Astra ci tornerò a cuor leggero!<br />
Elisabetta Santandrea