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Telescopi

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110 CAPITOLO 7. TELESCOPI<br />

Figura 7.6:<br />

piano delle immagini è localizzato dietro lo specchio primario.<br />

Riprendiamo il caso del telescopio di Asiago (che è un Cassegrain), con lunghezza focale<br />

equivalente F = 1200 cm e con distanza d = 372 cm fra primario e secondario.<br />

Calcoliamo l’aberrazione di coma e di astigmatismo a 10 ′ di distanza dal centro del<br />

campo (dove l’asse ottico principale incontra il piano delle immagini).<br />

C =<br />

˜ΦF = 3<br />

( ) 2<br />

60<br />

(10 · 60)<br />

4 1200<br />

∼ = 1.125 ′′<br />

600 · (1200 − 372)<br />

2 · 1200 2 (600 − 372) = 7.56 10−4 cm −1<br />

˜ΦC = 2 · 7.56 10 −4 ( ) 2<br />

10 · 60<br />

· 60<br />

· 206265<br />

206265<br />

∼ = 0.16 ′′<br />

Usando la scala del telescopio, che ora vale S = 206265<br />

12000 ∼ = 17 ′′ /mm. Una dimensione<br />

angolare in 10 ′ si traduce sul piano focale in 66µ di coma e 9.4µ di astigmatismo, cioè<br />

circa 5 px e < 1 px assumendo di utilizzare un CCD con pixel da 13µ. In questo caso,<br />

l’astigmatismo è trascurabile e la coma è al di sotto delle condizioni tipiche di seeing<br />

dell’osservatorio, quindi entro 10 ′ di raggio non si osserva.<br />

Si noti infine che il valore della costante della superficie conica del secondario è:<br />

b2 = −<br />

( ) 2<br />

1200 + 600<br />

= −9<br />

1200 − 600

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