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Pour - Parkinson Schweiz

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42 GRUPPI DI AUTO-AIUTO CONSULENZA E SOSTEGNO 43<br />

I GRUPPI DI AUTO-AIUTO – LUOGHI D’INCONTRO<br />

<strong>Parkinson</strong> Svizzera è nata dall’idea della solidarietà. Più di 20 anni fa iniziammo a creare dei luoghi<br />

d’incontro per le persone toccate dalla malattia. Oggi il segmento dei gruppi è uno dei principali pilastri<br />

dell’attività di <strong>Parkinson</strong> Svizzera.<br />

I<br />

gruppi di auto-aiuto (GAA) rappresentano un’offerta<br />

importante per le persone colpite dalla malattia. Numerosi<br />

malati, come pure i loro partner e familiari, ricercano lo<br />

scambio per gestire meglio la situazione. Essi hanno bisogno<br />

di consigli, informazioni e suggerimenti, ma anche di consolazione,<br />

e apprezzano la possibilità di parlare apertamente e<br />

liberamente della vita con il <strong>Parkinson</strong>.<br />

<strong>Parkinson</strong> Svizzera è nata proprio dall’idea dell’auto-aiuto.<br />

Oltre 20 anni fa iniziammo a creare dei luoghi d’incontro<br />

per le persone toccate dalla malattia. Luoghi nei quali esse<br />

potessero trovare contatti, comprensione e stimoli. Per molti,<br />

il gruppo d’auto-aiuto è un’ancora di salvezza. Tanti vi<br />

hanno trovato una sorta di patria, tant’è vero che continuano<br />

a riunirsi anche quando il problema non esiste più. Ne è<br />

un esempio il gruppo di Horgen (ZH), i cui membri sono<br />

per la maggior parte vedovi di pazienti parkinsoniani che si<br />

conoscono da anni.<br />

Altre occasioni d’incontro risiedono nelle riunioni regionali<br />

per i team di conduzione che si svolgono nei cantoni di Basilea,<br />

Berna, Zurigo, San Gallo e Lucerna, come pure nella<br />

Svizzera romanda e in Ticino. Durante queste giornate, i<br />

team si scambiano informazioni sui temi, l’organizzazione e<br />

i programmi. Nel 2007, alle riunioni di Wil, Lucerna e Thun<br />

ha partecipato un numero molto più elevato di giovani parkinsoniani<br />

rispetto agli anni precedenti. La presenza contemporanea<br />

di due generazioni permea anche i contenuti<br />

degli incontri, generando un intenso scambio di opinioni a<br />

proposito di temi scottanti come il testamento biologico,<br />

l’aiuto domiciliare, le cure palliative o l’assistenza al suicidio.<br />

«Questi giovani sono fonte d’ispirazione: questo ci fa<br />

bene e porta aria nuova», ha commentato una partecipante<br />

ultrasettantenne.<br />

Spesso i gruppi si aiutano a vicenda, ad esempio organizzando<br />

incontri comuni, come nella regione di Berna. Altri<br />

partecipano alla costituzione di un nuovo gruppo, come nella<br />

regione dell’Oberaargau, oppure vanno in vacanza insieme,<br />

come i gruppi di Bellinzona e Locarno, che tutti gli anni<br />

partono per l’Adriatico. Le esperienze comuni rinsaldano i<br />

legami e fanno nascere nuove amicizie.<br />

Il gruppo di auto-aiuto di Coira si concede un viaggio molto<br />

particolare: ogni anno i suoi membri si ritirano per tre<br />

giorni nel convento di Ilanz, dove invitano dei conferenzieri,<br />

curano i contatti con la comunità conventuale o guardano<br />

un fi lm. I colloqui, le passeggiate e le sedute quotidiane di<br />

ginnastica con una fi sioterapista regalano sensazioni di vicinanza,<br />

condivisione e distensione.<br />

Una volta all’anno <strong>Parkinson</strong> Svizzera invita tutti i team di<br />

conduzione della Svizzera tedesca a un corso di perfezionamento.<br />

Nel 2007, conformemente al tema-guida dell’anno,<br />

si è posto l’accento sulla comunicazione. Nel corso di un<br />

fi ne settimana, oltre 60 responsabili di team hanno approfondito<br />

questioni attinenti alla dinamica di gruppo, alla logopedia<br />

e alla comunicazione senza violenza. «Da mesi pregustavo<br />

la gioia di partecipare a queste due giornate», ha ri-<br />

levato una responsabile. «Oltre a discutere temi stimolanti<br />

con relatori competenti, ho avuto incontri piacevoli con altre<br />

persone colpite dalla malattia», ha proseguito. «Questo<br />

mi infonde forza per affrontare il mio compito nel gruppo e<br />

nella vita di ogni giorno». Il fi ne settimana di perfezionamento<br />

rappresenta probabilmente la piattaforma più importante<br />

per gli incontri fra i team, che rimangono in contatto<br />

anche il resto dell’anno.<br />

Pure nella Svizzera romanda vi sono diversi gruppi che si<br />

frequentano regolarmente: in giugno i gruppi di Martigny,<br />

Sion e Prilly si sono incontrati a Vevey per visitare insieme la<br />

mostra speciale «Avions, ballons, pigeons … Petites histoires<br />

de la photographie aérienne en Suisse», dopo aver fatto una<br />

passeggiata nella città vecchia.<br />

I gruppi di auto-aiuto sono anche oggetto di ricerca scientifi<br />

ca: 16 membri di vari gruppi per i congiunti hanno partecipato<br />

a uno studio volto a indagare la gestione della vita quotidiana<br />

da parte dei familiari che si prendono cura di malati<br />

di <strong>Parkinson</strong>. Barbara Schoop, specialista nelle scienze delle<br />

cure e membro del Consiglio peritale, ha presentato i risultati<br />

del suo lavoro in occasione di un incontro durante il quale<br />

si sono creati nuovi contatti fra i caregiver. Affermazioni quali<br />

«Penso sempre che devo farmi carico anche del 70 % della<br />

vita di mio marito: a me tocca il 170 % e a lui rimane il suo<br />

30 %. Pensiamoci un attimo: noi familiari facciamo tantissimo<br />

e non ce ne rendiamo nemmeno conto» hanno dato la<br />

stura a interessanti discussioni. Evidentemente i partecipanti<br />

non si sentivano più soli con il loro fardello. Questi contatti<br />

sociali consentono lo scambio reciproco di informazioni e risorse<br />

importanti. Nel 2008 Barbara Schoop realizzerà, in<br />

collaborazione con <strong>Parkinson</strong> Svizzera, un opuscolo informativo<br />

contenente gli esiti essenziali dello studio.<br />

Gli incontri fra persone «malate» e sane sfociano spesso in<br />

contatti commoventi. E spesso sono le persone sane, non<br />

colpite dalla malattia, a dare una mano in seno ai gruppi di<br />

auto-aiuto, nei team di conduzione, durante le gite o in occasione<br />

degli incontri mensili. «Per me questi incontri sono<br />

preziosissimi», riferisce un volontario. «Spesso ammiro queste<br />

persone per come sanno individuare anche gli aspetti<br />

positivi della loro situazione.» m<br />

STATISTICHE GAA 2007<br />

Totale gruppi 66<br />

Gruppi neo-costituiti 5<br />

Membri di <strong>Parkinson</strong> Svizzera nei GAA 27,5 %<br />

Visite del segretariato centrale ai GAA 50<br />

PARKINFON – IL FILO DIRETTO CON<br />

IL NEUROLOGO<br />

La hotline Parkinfon rientra fra i servizi di consulenza più<br />

apprezzati di <strong>Parkinson</strong> Svizzera. Essa è fi nanziata tramite<br />

lo sponsoring.<br />

La consulenza medica a favore delle persone toccate dal<br />

<strong>Parkinson</strong> rappresenta un servizio impegnativo e oneroso.<br />

Grazie a una vasta rete di esperti attivi a titolo volontario,<br />

tramite il Parkinfon – il fi lo diretto gratuito con il neurologo<br />

– siamo in grado di offrire una consulenza competente (tedesco<br />

tutti mercoledì dalle 17.00 alle 19.00, francese ogni<br />

terzo mercoledì, italiano ogni trimestre).<br />

Nel 2007 i medici hanno risposto a 253 telefonate: essi hanno<br />

consigliato 150 malati e 103 congiunti, il che equivale a<br />

una media di 2/3 di pazienti e 1/3 di familiari.<br />

I temi affrontati più spesso sono le cause, i sintomi, la terapia,<br />

gli interventi neurochirurgici, i soggiorni di riabilitazione, la<br />

formulazione della diagnosi, il secondo parere medico, l’insoddisfazione.<br />

Per quanto riguarda le terapie medicamentose,<br />

le domande concernono soprattutto l’inizio della terapia,<br />

la tollerabilità, il dosaggio, la perdita di effi cacia, le variazioni<br />

dell’effi cacia, i cambiamenti e gli effetti secondari.<br />

BELLA VACANZA AL MARE<br />

Visto il grande successo riscosso lo scorso anno, anche<br />

quest’estate il gruppo di auto-aiuto del Bellinzonese e Valli<br />

non ha esitato a organizzare per i suoi associati un periodo<br />

di vacanze marine presso l’ormai collaudato Albergo Graziella<br />

di Torre Pedrera.<br />

È risaputo che l’ammalato trae grande benefi cio da un periodo<br />

di riposo e di rilassamento, e lo stesso può dirsi per i<br />

familiari. Dopo una vacanza, le persone che si occupano di<br />

un paziente sono sicuramente in migliori condizioni per<br />

continuare ad assisterlo. L’esperienza delle vacanze precedenti<br />

ci ha fatto capire quanto sia importante un periodo di<br />

vita in comune durante il quale si convive con altri ammalati<br />

e i loro familiari, imparando ad affrontare con serenità<br />

una realtà che va al di là dell’esperienza personale.<br />

Questo è stato lo spirito che ci ha accompagnato durante i<br />

dodici giorni di vacanza e di relax trascorsi a Torre Pedredra.<br />

I 42 partecipanti si sono tutti ripromessi di ripetere<br />

l’esperienza anche il prossimo anno. Il nostro ringraziamento<br />

va a tutti coloro i quali hanno contribuito, con la loro<br />

presenza, a un soggiorno piacevole e rilassante per tutti. Un<br />

cordiale saluto e un arrivederci a Torre Pedrera nel 2008.<br />

Gruppo di auto-aiuto Bellinzonese e Valli

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