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EROS RAMAZZOTTI VASCO ROSSI GREEN DAY - Sound and Lite

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Live concert<br />

7<br />

7: La console Studer Vista 5 in<br />

regia di palco, insieme alle<br />

spalle di Beau Alex<strong>and</strong>er, il<br />

fonico di palco.<br />

76 gennaio/febbraio 2010 - n.81<br />

roba che hanno usato per l’ultimo<br />

disco proprio sul palco.<br />

Tutti i microfoni vocali sono<br />

Telefunken ELA M80 – un dinamico<br />

ma con una risposta molto ampia<br />

–. Anche sul palmare di Billie<br />

Joe c’è una capsula M80 adattata<br />

al trasmettitore Shure UR2.<br />

Vale veramente la pena di mettere<br />

l’M80 sul trasmettitore della<br />

Shure?<br />

Sì, assolutamente. Il suono è enorme...<br />

anche solo per la reiezione<br />

fuori asse, è molto meglio della<br />

“solita scelta”.<br />

Ci sono un sacco di condensatori<br />

lassù... non è un palco con livello<br />

elevato?<br />

Non lo è più. Beau (Alex<strong>and</strong>er –<br />

ndr), il fonico di palco, ha convinto<br />

tutti i ragazzi ad usare gli IEM per<br />

la prima volta dopo vent’anni...<br />

rendendo le cose un po’ più facili<br />

anche per me.<br />

Ma c’è un backline enorme... è<br />

tutto ripreso dal backline o ci<br />

sono gli isobox offstage?<br />

È tutto dal backline... ma tutte<br />

quelle casse fanno tanta scena, il<br />

livello sul palco non è alto.<br />

Poi, com’è splittato?<br />

Tutto va in uno splitter passivo Clair. Prima c’è lo split per<br />

la registrazione, preamplificatori Focusrite su registratori<br />

Tascam. Poi uno split va verso i preamplificatori e convertitori<br />

della Studer, ed uno qui al banco di sala.<br />

Registrazioni per cosa?<br />

Archivio... eventualmente anche un disco. Il fonico da studio<br />

dei Green Day, Chris Dugan, viene in tour con noi, è il<br />

videografo e fa le foto per il sito web... lui prende gli HD e,<br />

in seguito, li porta tutti in studio.<br />

Qui cosa usi come outboard?<br />

L’outboard è molto semplice: uso diversi Distressor per la<br />

compressione sulla batteria, Drawmer DS201 per i gate, un<br />

paio di LA2A per la chitarra acustica e per il sassofono. Tre<br />

delay: due Lexicon PCM42 ed un TC Electronic 2290. Su drum<br />

bus e grancassa uso un compressore Alan Smart C2. C’è un<br />

Eventide H3000 per il pitch-shift dei cori, e un Lexicon 960<br />

per tutti i riverberi.<br />

Sulla voce di Billie uso un Clair iO per l’EQ parametrico<br />

ed un BSS 901 per la compressione multib<strong>and</strong>a, e c’è anche<br />

un Distressor per i momenti più urlati. Poi il segnale<br />

passa all’EQ del banco che è praticamente flat.<br />

Perché la scelta dell’XL4?<br />

Mi piace come suona. Green Day è molto rock&roll e ci vuole<br />

una cosa con un po’ di pasta. È un peccato che tutti stiano<br />

us<strong>and</strong>o il digitale per il rock, adesso, perché tra due anni,<br />

qu<strong>and</strong>o sarà ora di rinnovare i banchi digitali, tutti vorranno<br />

il nuovo modello e non varranno niente... Mentre questo<br />

ha già dieci anni e suona meglio dei digitali che ho provato,<br />

e tra due anni avrà lo stesso valore che ha adesso.<br />

Nella tranche statunitense usavo un ATI Paragon, che suona<br />

molto bene, ma ci siamo stufati di dover cambiare moduli in<br />

emergenza, in tour. Anche quello è un banco vecchio e, forse,<br />

adesso un po’ fragile. Il Midas, invece, è fatto come un<br />

carro armato e non ci costringe a spendere lo stesso tempo<br />

ed energia in manutenzione.<br />

Da qu<strong>and</strong>o lavori con Green Day?<br />

Da nove anni e mezzo. Greg Dean, il direttore di produzione<br />

di questo tour, aveva un service a El Segundo e io ho<br />

lavorato come fonico e PA man per lui per quasi dieci anni.<br />

Ho lavorato più che altro con la musica un po’ aggressiva:<br />

Iggy Pop, Black Crows, altre cose un po’ dure. È arrivato<br />

Green Day ma non avevano un fonico; il loro amico Kent,<br />

il manager di NOFX, li ha mixati mentre io gestivo il PA.<br />

Cercavano un fonico e ovviamente Kent non poteva <strong>and</strong>are,<br />

così alla fine dello spettacolo ha suggerito che ci <strong>and</strong>assi io.<br />

E cosi è stato.<br />

Loro sono persone molto tranquille e siamo<br />

tutti amici, quasi una famiglia.<br />

Da altri tuoi colleghi ho sempre sentito<br />

“sì, siamo amici ma in fondo con l’artista<br />

deve rimanere sempre un rapporto da<br />

cliente”. È così anche tra voi?<br />

No, veramente tra noi c’è un rapporto<br />

da amici... qu<strong>and</strong>o non siamo in tour <strong>and</strong>iamo<br />

a pescare insieme. Cambia un po’<br />

l’idea, perché non è solo una busta paga,<br />

ti viene voglia di fare un buon lavoro per<br />

i tuoi amici... come mixare per i gruppi<br />

nei club all’università.<br />

Hai mai lavorato con altri tipi di musica?<br />

Certo, anni fa ho mixato tanti artisti jazz, ho<br />

lavorato con Lyle Lovett, Kronos Quartet...

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