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EROS RAMAZZOTTI VASCO ROSSI GREEN DAY - Sound and Lite

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Live concert<br />

16: I camion con i<br />

generatori di<br />

Energy Rental.<br />

68 gennaio/febbraio 2010 - n.81<br />

Poi, ovviamente, immagino<br />

che tutto questo venga registrato?<br />

Di buona regola registriamo tutto<br />

quello che facciamo in diretta, il<br />

cosiddetto “program”. Oltre a ciò<br />

facciamo anche delle registrazioni<br />

ad alta definizione. Per queste mi<br />

piace molto usare delle macchine<br />

fotografiche: sono perfette allo<br />

scopo perché registrano in alta definizione<br />

ed hanno il vantaggio di<br />

potere usare le ottiche intercambiabili.<br />

Quindi il risultato visivo<br />

è perfetto ed assomiglia ad una<br />

ripresa da una 35 mm cinematografica.<br />

Per questo ho deciso che in<br />

alcuni momenti dello show un operatore<br />

si stacca dalla regia – una<br />

sensazione stranissima, perché è<br />

come un astronauta che si stacca<br />

dalla nave madre – e va a registrare<br />

alcune parti in alta definizione, da<br />

posti diversi serata per serata, per<br />

avere una gr<strong>and</strong>e varietà di fase di<br />

montaggio.<br />

Lo show<br />

Questo concerto di Vasco è davvero<br />

bello, sotto ogni punto di vista.<br />

16<br />

Lo si può dividere in tre fasi: la prima con pezzi rock di gr<strong>and</strong>e<br />

ritmo, una fase centrale con dei pezzi importanti, e poi,<br />

circa al ventesimo brano, Vasco arriva sul palco da solo, suon<strong>and</strong>o<br />

la chitarra (mai sentito prima) ed inizia a cantare Sally.<br />

Una fase “acustica” davvero intensa che il pubblico ascolta<br />

in maniera quasi attonita. Non manca ovviamente il gran<br />

finale con Vita spericolata ed Albachiara.<br />

Le luci e le movimentazioni scenografiche sono incredibili,<br />

con questi enormi volumi che a volte sembrano danzare<br />

e creare delle waves quasi fossero testemobili! Un paio<br />

di pezzi sono poi particolarmente forti, come l’adrenalinico<br />

Deviazioni o Ad ogni costo, qu<strong>and</strong>o per la prima volta si<br />

aprono i gr<strong>and</strong>i lampadari. Giovanni Pinna, col suo staff, ha<br />

davvero fatto un gran bel lavoro: il contributo visivo risulta<br />

potente ma raffinato allo stesso tempo, e siamo certi che<br />

nella tranche 2010 lo rivedremo ulteriormente migliorato,<br />

ma non possiamo immaginare in cosa.<br />

Non poco contribuiscono le immagini di Swan che ha sempre<br />

un gr<strong>and</strong>e feeling col rock di Vasco col quale certo si<br />

sposa perfettamente il suo stile rapido, da video clip, ma<br />

anche ironico, con inquadrature sempre attente anche al<br />

pubblico (ormai il lancio dei reggiseni è una tradizione!).<br />

Impeccabile l’audio, ovviamente rapportato alle possibilità<br />

dei nostri palasport: il nuovo Clair i5 è gestito benissimo,<br />

perché il suono risulta piuttosto omogeneo e le inevitabili<br />

differenze nella copertura non creano comunque mai zone<br />

con una diffusione scadente. Il mix ed il sound di Andrea<br />

Corsellini, che quasi sempre lavora sotto l’occhio vigile di<br />

Guido Elmi, sono ottimi, con gr<strong>and</strong>e attenzione alle dinamiche<br />

interne dei brani e, ovviamente, un occhio di riguardo<br />

per la voce del Kom<strong>and</strong>ante, sempre perfetta<br />

nonostante le normali vicissitudini di un<br />

concerto rock. La b<strong>and</strong>, vista dalla sala, non ci è<br />

sembrata soffrire affatto il monitoraggio IEM.<br />

In conclusione, una produzione mastodontica e<br />

ben gestita nelle sue peculiarità, un bellissimo<br />

concerto, un artista con una gr<strong>and</strong>e voglia di<br />

stare sul palco ed incontrare il proprio pubblico<br />

più da vicino, in un’atmosfera più intima, facendogli<br />

anche ascoltare, quasi fossimo nel soggiorno<br />

di casa, qualche pezzo “chitarre e voce”.

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