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EROS RAMAZZOTTI VASCO ROSSI GREEN DAY - Sound and Lite

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Live concert<br />

66 gennaio/febbraio 2010 - n.81<br />

Tania Sachs<br />

Da 20 anni si occupa della comunicazione<br />

di Vasco. Tania, oltre ad essere brava, è una<br />

donna allegra ed autoironica e questo deve<br />

ben saperlo anche Vasco, tanto da giocare<br />

sul suo cognome in diretta su Radio Due<br />

insieme a Fiorello e Jovanotti (puntata del<br />

10 aprile 2008, per chi volesse farsi due<br />

risate).<br />

Come nasce il tuo rapporto professionale<br />

con Vasco?<br />

Vasco voleva un proprio ufficio stampa,<br />

perché allora la comunicazione seguiva due<br />

canali: o era curata dalla casa discografica o<br />

dal manager del tour. Chiese a Red Ronnie se<br />

conoscesse qualcuno e Red chiese a Rosanna<br />

Mani, oggi condirettore di TV Sorrisi e Canzoni<br />

nonché mia migliore amica. Qu<strong>and</strong>o lei mi telefonò, io mi ero appena messa in<br />

proprio, quindi questa proposta generò in me entusiasmo ma anche qualche<br />

ansia. Maurizio Lolli, allora manager di Vasco, mi convocò al ristorante<br />

Garibaldi di Milano. Qui, ad un certo punto, comparve Vasco: chiacchierammo<br />

insieme un bel po’, e lì cominciò questa bellissima avventura.<br />

In cosa consiste nel dettaglio il tuo lavoro?<br />

Tengo a precisare che la mia professione è quella di “ufficio stampa e<br />

comunicazione”, e non di “addetto stampa”, come si usa dire oggi. In<br />

effetti le cose da fare sono tantissime, in pratica tutte quelle che includono<br />

un’apparizione pubblica dell’artista. Il mio compito è quello di captare i<br />

desideri dell’artista, quelli che sono i modi a lui più congeniali per apparire,<br />

perché è fondamentale che l’artista sia sempre a proprio agio. Inoltre occorre<br />

tener presente che la comunicazione non deve arrivare al maggior numero<br />

di testate possibile, ma al maggior numero di persone possibile, quindi è<br />

necessario cercare di condurla attraverso i canali giusti, che devono essere<br />

i più confacenti alla personalità dell’artista. Non vedrei mai Vasco fare cose<br />

che non si sente di fare.<br />

Alla fine si diventa portavoce dell’artista, quindi occorre cercare i canali<br />

giusti, ma avere anche la sensibilità di capire qu<strong>and</strong>o il capo vuole “restare<br />

spento”: nel qual caso bisogna rispettare questo desiderio e non forzargli la<br />

mano con interviste o apparizioni non desiderate.<br />

Vasco, fra l’altro, è raramente in TV!<br />

Sì, non ama apparire in televisione, preferisce la radio o la scrittura: fa delle<br />

bellissime interviste scritte.<br />

Come cambia la promozione fra un tour ed un disco?<br />

Cambia parecchio. Ad esempio questo tour, nei palasport dopo così tanti<br />

anni, è un fatto talmente clamoroso che non ha avuto bisogno di un gr<strong>and</strong>e<br />

battage, la notizia si è divulgata dappertutto quasi da sola. Poi, qu<strong>and</strong>o<br />

parte un tour, bisogna invitare tutti i giornalisti, i quali devono scrivere il<br />

pezzo per il giorno dopo, perché sui quotidiani funziona così. Questo è un<br />

guaio, perché non si possono godere tranquillamente il concerto e capirlo<br />

veramente a fondo; in questi casi fanno i cosiddetti “precotti”, cioè articoli<br />

in buona parte preparati nel pomeriggio. A me spetta il compito di spiegar<br />

loro il concerto e tutto quello che succederà la sera. Insomma li aiuto, cerco<br />

di agevolarli guard<strong>and</strong>o benissimo lo spettacolo, cerc<strong>and</strong>o di spiegarglielo<br />

con occhi giornalistici.<br />

Il disco invece ha bisogno di una preparazione diversa, molto più lunga,<br />

serve stabilire un tipo di immagine, occorre un servizio fotografico...<br />

Con chi del team di Vasco ti confronti di più e chi sono i tuoi<br />

collaboratori?<br />

Il mio referente principale è il Kom<strong>and</strong>ante, tutti ci relazioniamo con lui. La<br />

lista dei miei collaboratori inizia con Tania e finisce con Sachs! Sarà che sono<br />

una vergine molto della vergine, accentratrice ed egocentrica... ma alla fine<br />

devo fare tutto da sola. Ho provato a prendere dei collaboratori, ma è più<br />

forte di me. È colpa mia, non sono capace di delegare!<br />

Tania Sachs, uffico<br />

stampa e publicist<br />

di Vasco Rossi.<br />

sempre lavorato negli stadi: “Il palasport<br />

mi sembra una dimensione<br />

particolarissima – ci spiega sorridendo<br />

– è come aver la gente in<br />

braccio. È pazzesco, non è facilissimo<br />

abituarsi, vedi la gente proprio<br />

vicinissima. Comunque anche qui<br />

il mio ruolo non è cambiato: faccio<br />

la regia live, che significa amplificare<br />

a livello visivo quello che<br />

accade sul palco, quindi permettere<br />

agli spettatori che non sono<br />

proprio nelle prime file di vedere<br />

quello che accade effettivamente,<br />

in dettaglio, sullo stage”.<br />

Come hai organizzato le telecamere<br />

per avere delle riprese<br />

interessanti, belle e con il tuo<br />

taglio caratteristico?<br />

Ci sono delle camere fronte<br />

palco a destra e a sinistra dello<br />

stage, il quale ha una passerella<br />

con una pedana idraulica.<br />

Questo per cogliere tutto quello<br />

che riguarda le performance dei<br />

musicisti. Per quanto riguarda i<br />

primi piani di Vasco, ho scelto di usare un’ottica<br />

potentissima, 62X, montata su una macchina particolare<br />

posta in regia di sala, cioè distante 35 o<br />

40 metri, e questo ci consente di non ingombrare il<br />

palco. In tutto ho cinque operatori grazie ai quali<br />

riesco a cogliere tutto quello che accade sul palco,<br />

dove comunque ci sono ben nove musicisti.<br />

Il tuo compito è poi di mixare questi segnali?<br />

Esatto: i segnali di queste telecamere convergono in<br />

una console dove io “suono” le immagini al volo in<br />

base alla canzone, il ritmo ecc. È un po’ come suonare<br />

una tastiera. Ad ogni bottone corrisponde una camera:<br />

io sono in comunicazione con i vari operatori e<br />

dico loro i vari piani necessari per le inquadrature insieme<br />

al mio assistente musicale, che è il mio assistente<br />

in regia, che mi anticipa quello che accade a livello<br />

musicale, per valorizzare lo strumento che emerge<br />

in quel momento. Diciamo che dopo più o meno tre<br />

show tutto diventa abbastanza preciso, abbastanza<br />

chiaro. Dopo miriamo al perfezionismo del dettaglio,<br />

alla notina… e a quel punto scattano delle sfide tra<br />

i ragazzi su chi fa le riprese più belle. Dopo cinque<br />

concerti diventa quasi un DVD in diretta.<br />

Vasco ed i vari artisti collaborano a questa regia,<br />

avete studiato dei momenti o dei movimenti<br />

particolari?<br />

In realtà siamo noi che ci siamo adattati allo show.<br />

In effetti durante il concerto esiste già una sorta di<br />

coreo grafia, nel senso che un musicista non può improvvisare<br />

delle corse sulla pedana senza che abbia<br />

avvisato qualcuno. Quindi, bene o male, i momenti<br />

in cui i musicisti si avvicinano uno all’altro sono abbastanza<br />

determinati. Ovviamente, però, il bello di uno<br />

spettacolo rock è l’improvvisazione, quindi non succede<br />

mai perfettamente la stessa cosa. Le prove servono<br />

anche a questo, a capire cosa succede sul palco e trovare<br />

anche il miglior posizionamento per le riprese.<br />

Inoltre il nostro video deve anche essere coerente con<br />

tutti i movimenti di scena e le automazioni, si tratta<br />

quindi di una scenografia totale: ad esempio questi<br />

enormi cubi che si sollevano e si muovono vanno a<br />

nascondere parte della scenografia, fattore di cui tener<br />

conto durante le riprese.<br />

Plug, Plug, Plug & Play<br />

Rocknet, l’audio networking è diventato semplice.<br />

160 canali di audio digitale su di un network bidirezionale cat 5<br />

che può contare fino a 99 unità. Totale ridondanza della rete e<br />

delle singole unità e segnali sempre disponibili, ovunque con una<br />

latenza infinitesima: tutto questo è RockNet.<br />

Niente indirizzi IP, no ethernet, niente complicazioni! E c’è un’altra<br />

bella notizia: RockNet è semplicissimo da usare.<br />

Tutte le unità si configurano automaticamente, basta premere un<br />

paio di pulsanti sul frontale, e il setup è finito!<br />

l’audio networking non è mai stato cosi facile.<br />

Per ulteriori informazioni visitate www.riedel.net o contattate il distributore per l’Italia<br />

Molpass: tel. 051.6874711. Saremo lieti di organizzare una dimostrazione su richiesta.<br />

IngegnerIa per l’IndustrIa e lo spettacolo<br />

Via Newton 1/e • San Giovanni in Persiceto (BO) • Italy • tel. +39 051.6874711<br />

info@molpass.it • www.molpass.it

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