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EROS RAMAZZOTTI VASCO ROSSI GREEN DAY - Sound and Lite

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Live concert<br />

6: La regia monitor e<br />

postazione backliner.<br />

7: Enrico “Flint”<br />

Mambella, assistente<br />

di sala.<br />

62 gennaio/febbraio 2010 - n.81<br />

7<br />

6<br />

pezzo di scotch sulla console ancora<br />

ha la sua importanza!<br />

A darci maggiori ragguagli su<br />

questo nuovo PA Clair Brothers<br />

è il Crew Chief del service svizzero<br />

Audio Rent, Klaus Hausherr:<br />

“L’impianto è un line array che<br />

deriva dal modello precedente<br />

i-4 – ci spiega – al quale è stata<br />

modificata la parte alta: tolto il<br />

tweeter e rifatti i tagli sulle trombe.<br />

Sostanzialmente il diffusore<br />

è stato cambiato meccanicamente.<br />

Ora esiste un i5 destro ed un<br />

i5 sinistro, per gestire meglio il<br />

montaggio. Le uniche sostanziali<br />

differenze sono queste: acusticamente<br />

è molto più morbido e lineare<br />

e gli interventi che si devono<br />

fare sulle equalizzazioni sono<br />

minimi.”<br />

Come viene gestito, a livello di<br />

matrici e segnali per il PA?<br />

I segnali audio vengono m<strong>and</strong>ati<br />

tramite la fibra ottica dell’XL8 che<br />

gestisce il DL451 posto sul palco.<br />

M<strong>and</strong>iamo in sostanza un L/R singolo<br />

che va poi in AES/EBU agli I/O<br />

per il Contour. L’impianto principale<br />

è diviso in quattro sezioni,<br />

perché i diffusori Clair sono di<br />

quattro tipi, denominati secondo<br />

i gradi di diffusione – 2,5°, 5°, 10°,<br />

e 10° con diffusione orizzontale<br />

di 20° – questi ultimi sono usati in<br />

fondo al cluster per le prime file.<br />

La gestione delle quattro sezioni è<br />

divisa in due sezioni dedicate alle<br />

casse da 2,5° per <strong>and</strong>are lontano,<br />

una sezione di casse da 5° dedicata al parterre, mentre nei<br />

side le casse sono da 5° e da 10°, divise in sezioni superiore<br />

ed inferiore. Tutto il segnale è in digitale...<br />

Gli ampli?<br />

Gli ampli sono Crown per i front-fill e Crest a quattro canali<br />

e un Qsc per l’impianto. Per i sub usiamo i Powersoft, prodotti<br />

italiani che Clair ha comprato in grosse quantità.<br />

Utilizzate il Dolby Lake per il PA?<br />

Sì, ed abbiamo organizzato tutto l’impianto facendo dei<br />

gruppi. Abbiamo la possibilità di tenere sott’occhio ogni sezione<br />

singolarmente. Utilizziamo poi un link diretto fra il<br />

Dolby Lake ed il software Smaart per la visualizzazione grafica<br />

della risposta in frequenza e dell’allineamento in fase di<br />

tutti i diffusori. Con Smaart, sincronizzato con il Dolby Lake,<br />

ho la possibilità di visualizzare i risultati dei cambiamenti in<br />

tempo reale con il software di gestione dell’impianto stesso.<br />

Posso quindi effettuare un’equalizzazione generale dopo la<br />

messa a punto dell’impianto. Ho anche un PC wireless che<br />

mi permette di girare e controllare il PA da diversi punti.<br />

Altra presenza in regia audio è quella di Enrico “Flint” Mambella,<br />

in veste di assistente di sala. “Durante le prove mi occupo<br />

di tutto il cablaggio della regia – ci spiega – e durante i<br />

concerti mi dedico fondamentalmente al sistema di registrazione<br />

dedicato dell’XL8, cioè il Klark Teknik DN9696.<br />

Più o meno si tratta di un PC, basato su Windows, dedicato<br />

completamente alla registrazione. È montato in rack e qui<br />

sto us<strong>and</strong>o la configurazione con mouse e tastiera, ma si<br />

può usare anche come un normale registratore HD. Sul pannello<br />

ha già tutti i controlli di trasporto, assign, l’ascolto in<br />

cuffie, i marker… tutto l’essenziale, e dispone anche di un<br />

controllo a pedale.<br />

“Il sistema registra il segnale appena dopo i pre in digitale<br />

– continua Flint – us<strong>and</strong>o due cavi AES50. Qui abbiamo<br />

48 canali della b<strong>and</strong>, più sei canali di microfoni ambientali<br />

<strong>Sound</strong>Field: prendiamo le quattro capsule W, X, Y e Z, più<br />

uno stereo, inviate dalla centralina. Stiamo facendo le registrazioni<br />

per un eventuale DVD o altro, ma attualmente<br />

l’applicazione principale è per il virtual soundcheck”.<br />

8<br />

9<br />

10<br />

L’audio sul palco<br />

Ci spostiamo invece fino al palco per far<br />

visita a Deddy Servadei, fonico impiegato<br />

nel monitoraggio della b<strong>and</strong>. Questa<br />

estate – e ci pareva cosa strana, essendo<br />

egli un assertore dell’analogico – lo<br />

avevamo lasciato mentre giocava con<br />

un grosso giocattolone pieno di pulsanti<br />

variopinti, così ci saremmo quasi<br />

aspettati di trovarlo davanti ad una<br />

console digitale... invece... niente.<br />

Ma in effetti la b<strong>and</strong> di Vasco in IEM<br />

ci pare una novità già abbastanza<br />

rilevante.<br />

Deddy... tutti in cuffia? Pazzesco,<br />

come ci siete riusciti?<br />

È stata dura ma ce l’abbiamo fatta!<br />

Con i volumi sul palco che avevamo<br />

negli stadi, per Andrea sarebbe<br />

stato veramente impossibile<br />

tirar fuori dei suoni decenti,<br />

per non dire belli. Con 115 dB di palco<br />

all’interno di uno stadio riportati in palasport…<br />

non sarebbe servito neanche<br />

l’impianto PA. Comunque non parliamo<br />

di un palco muto, perché ci sono quattro<br />

monitor nella postazione di Vasco<br />

oltre ad un sistema di side con delle<br />

casse Clair Brothers abbastanza piccole,<br />

le P-2. Uso tre P-2 e due ML-18<br />

per lato e devo dire che sono molto<br />

contento del risultato, nonostante<br />

siano visivamente diffusori poco ingombranti.<br />

Con questi sistemi side<br />

a terra <strong>and</strong>iamo ad enfatizzare<br />

quelle cose che, logicamente, ci<br />

vengono a mancare con gli inear,<br />

con cui è quasi impossibile<br />

rendere determinati strumenti<br />

percettibili con le giuste potenze.<br />

Così nei i side metto gli<br />

strumenti come la cassa ed il<br />

basso che hanno bisogno di aria<br />

in movimento. Sono molto soddisfatto<br />

anche della scelta degli auricolari, i<br />

Phonaton, che hanno sia una gr<strong>and</strong>e<br />

presenza sulle frequenze alte sia una<br />

buona resa sulle basse. Tutti hanno i<br />

calchi su misura, ovviamente.<br />

Altra novità è l’utilizzo di sistemi<br />

Sennheiser ew 300 G2, preferiti<br />

per questa volta agli ottimi Shure<br />

PSM 600 per la più vasta gamma di<br />

frequenze disponibili.<br />

Durante il concerto ascolti anche<br />

tu in IEM?<br />

Sì, ho impostato il banco così<br />

che i miei ascolti in-ear li ho sul<br />

left&right e, assegn<strong>and</strong>o gli aux<br />

del banco a L-R, ho la possibilità<br />

di sentirmi l’ascolto di tutti<br />

ma, logicamente, rimango<br />

quasi sempre sull’ascolto del<br />

titolare della ditta, il sig Rossi. A<br />

lui faccio un vero e proprio mixato…<br />

seguendo tutto l’<strong>and</strong>amento<br />

del brano, alz<strong>and</strong>o tramite i VCA<br />

i vari assoli dei musicisti... Vasco<br />

infatti è un po’ diverso rispetto<br />

ad altri musicisti, perché vuole un<br />

mix un po’ più completo ma con<br />

la sua voce non troppo in evidenza;<br />

questo gli permette di tirar<br />

fuori lui la voce con la grinta giusta.<br />

Infatti quasi tutti i cantanti, se<br />

sentono troppo la propria voce in<br />

monitoraggio, tendono a cantare<br />

con meno energia.<br />

Niente console digitale...<br />

Lavoro con la mia solita Midas<br />

H4000 e devo dire che non posso<br />

certo lamentarmi. Avevo provato<br />

anch’io a chiedere l’XL8 per questo<br />

tour, ma il service ne aveva solo<br />

uno disponibile ed ovviamente è<br />

stata data precedenza alla sala.<br />

Compressori, EQ, effetti, novità?<br />

Spiegaci un po’...<br />

Come al solito pochissimi effetti<br />

dinamici; con gli in-ear uso una<br />

macchina che mi dà molta soddisfazione,<br />

il TC Electronics Express<br />

ed un Finalizer, così almeno sono<br />

tranquillo nel caso ci fossero feedback<br />

o sganci. Come novità,<br />

quest’anno abbiamo adottato dei<br />

microfoni nuovi che trovo siano<br />

molto belli: sulla cassa abbiamo il<br />

DN468 della EV e, sempre di EV,<br />

usiamo il dinamico Raven sulle<br />

casse di chitarra ed anche sui cori.<br />

Abbiamo anche il PL200 sui piatti.<br />

In più stiamo utilizz<strong>and</strong>o un sistema<br />

“all’americana”: praticamente<br />

ogni piatto ha un suo microfono, i<br />

segnali poi confluiscono in un mixer<br />

API dove vengono premixati,<br />

uscendo infine in un L/R. Grazie<br />

a questo sistema riusciamo a migliorare<br />

la definizione e la presenza<br />

dei piatti.<br />

Da segnalare anche un bellissimo<br />

supporto per il microfono della<br />

grancassa che è stato suggerito<br />

ad Andrea dal batterista ol<strong>and</strong>ese<br />

della Stef Burns B<strong>and</strong>. È un<br />

prodotto australiano, si chiama<br />

“Kelly SHU”, e consente di lavorare<br />

con il microfono sempre nella<br />

stessa posizione e senza il rischio<br />

che si sposti durante il concerto o<br />

da una serata all’altra.<br />

La scenografia<br />

La parte visiva dello show è stata affidata<br />

anche in questo tour indoor<br />

11<br />

8: Particolare del montaggio per<br />

microfono sulla grancassa<br />

Kelly SHU.<br />

9: Una delle antenne elicoidali<br />

prodotte internamente da<br />

Audio Rent.<br />

10: I piatti microfonati<br />

“all’americana”, con un<br />

microfono sotto ogni piatto<br />

per il premixaggio.<br />

11: Federico “Deddy” Servadei,<br />

fonico di palco.<br />

www.soundlite.it<br />

63

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