EROS RAMAZZOTTI VASCO ROSSI GREEN DAY - Sound and Lite
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Live concert<br />
Guido Elmi<br />
Era il 1979 e Guido Elmi produceva per<br />
Vasco Rossi il disco “Colpa d’Alfredo”.<br />
Sono passati 30 anni da allora (caspita<br />
come corre il tempo!) e Guido è ancora<br />
affianco a Vasco, come art director, dai<br />
dischi ai live.<br />
Come avete preparato questo show<br />
nei palasport rispetto ai concerti<br />
pensati per gli stadi?<br />
È un concerto molto diverso. Innanzitutto<br />
dura circa mezz’ora di meno, anche se<br />
rimane comunque molto lungo, quasi due<br />
ore ed un quarto. È formato da due parti:<br />
una prima parte molto elettrica, molto rock,<br />
in cui abbiamo messo in scaletta tanti brani<br />
che la gente vuole sentire da tanto tempo,<br />
brani dalla fine degli anni ‘70 e degli anni ‘80, lasci<strong>and</strong>o<br />
fuori parecchie hit dell’ultimo periodo che avevamo già<br />
proposto nell’ultima tournée. È una scelta abbastanza<br />
coraggiosa, però vediamo che il pubblico la apprezza,<br />
perché può ascoltare brani come La Nostra Relazione, Ieri<br />
Ho Sgozzato Mio Figlio, Sono Ancora in Coma che non<br />
proponevamo da tempo.<br />
Poi c’è una seconda parte acustica in cui Vasco suona la<br />
chitarra anche da solo, ed è una novità assoluta.<br />
Come hai curato gli arrangiamenti, forse li hai<br />
svuotati un po’ tenendo conto dell’acustica dei<br />
palazzetti?<br />
Gli arrangiamenti nella prima parte, tranne in alcuni pezzi,<br />
non sono stati toccati. Sì, c’è una maggior attenzione a non<br />
sovrapporre troppo i musicisti ed ai suoni, ma non sono<br />
musicalmente sguarniti. Forse sono un po’ più semplici,<br />
ma è una scelta dovuta più ad intenzioni artistiche che<br />
non all’acustica dei palasport. La novità più gr<strong>and</strong>e che<br />
riguarda i palasport, in effetti, è quella della mancanza di<br />
spie sul palco e dell’uso degli IEM.<br />
Come ha preso questo cambiamento la b<strong>and</strong>?<br />
Alcuni malissimo! Almeno all’inizio… poi si sono adattati.<br />
Gli abbiamo dovuto spiegare che anche i Metallica, che<br />
sono un gruppo molto più “rock” di loro, usano tutti gli<br />
IEM. È semplicemente una cosa indispensabile per poter<br />
amplificare un concerto in modo decente in un palazzetto.<br />
Come ti relazioni con il fonico di sala, che è quello<br />
che mette le mani sulle tue idee musicali?<br />
Gli sto addosso come un francobollo alla busta… ma<br />
abbiamo un buon rapporto. Lui ha la libertà di avere ed<br />
esprimere le proprie idee.<br />
Qual è il tuo ruolo durante il tour?<br />
Qu<strong>and</strong>o cambiamo palasport c’è sempre un’acustica<br />
diversa, c’è da lavorare al mixaggio, così sto più tempo in<br />
sala insieme a Corsellini, aspetto che invece negli stadi è<br />
molto meno rilevante.<br />
Dopo aver visto queste prime date, come valuti la<br />
risposta del pubblico?<br />
Stiamo crescendo di volta in volta, ma la reazione del<br />
pubblico mi sembra ottima. Siamo ancora all’inizio, ma<br />
quello che ho visto fin adesso mi dice che lo show funziona:<br />
la seconda parte acustica piace tantissimo... ma in effetti<br />
anche la parte elettrica non è mica male!<br />
60 gennaio/febbraio 2010 - n.81<br />
la gestione, quanto per il suono: i pre<br />
sono quelli del Midas ed il suono è il<br />
suono Midas. Questo mi ha permesso<br />
di usare molto meno outboard, facendo<br />
quasi tutto con i suoi pre ed i<br />
suoi moduli dinamici. Ho mantenuto<br />
solo il pre esterno sulla voce di<br />
Vasco che preferisco amplificare in<br />
modo valvolare con i nuovi Summit<br />
Everest, in pratica una strip di canale<br />
con il pre, il compressore e<br />
l’eq dell’MPC100, un boost-drive<br />
in uscita, la possibilità di scegliere<br />
il pre a stato solido o valvolare ed infine<br />
un pannello di routing da cui decidere la catena dei vari<br />
componenti. In cascata ho il solito EQ dinamico XTA D2,<br />
il Transient Designer sulla batteria, poi il Waves MaxxBCL<br />
che uso per comprimere la voce di Vasco una volta trasferita<br />
nel dominio digitale. Per il resto molti effetti e dinamiche<br />
del banco.<br />
Puoi spiegarci il percorso della voce di Vasco?<br />
Sul palco abbiamo degli splitter KT con il bus AES50 ed<br />
anche tutti i feed riportati sul pannello frontale, come un<br />
classico splitter analogico. Il segnale della voce di Vasco<br />
entra nello splitter XL8 e arriva al banco, e questa è per<br />
me una voce di riserva. Dal feed frontale mi arriva poi<br />
in regia un altro segnale, che preamplifico con l’Everest<br />
ECS 410, che uso anche per fare una parte di equalizzazione<br />
e togliere le frequenzacce più fastidiose, poi vado<br />
alla D2 XTA e da lì nel mio local rack DL451 da dove entra<br />
nel banco; in insert digitale c’è poi il Waves. Infine faccio<br />
qualche ritocchino all’EQ direttamente dal banco.<br />
Cosa intendi per “frequenzacce”?<br />
Sono quelle frequenze poco significanti timbricamente<br />
che però si mischiano con quelle esaltate dall’acustica della<br />
location e possono dare fastidio, ad esempio i 200 Hz...<br />
ma dipende proprio dall’acustica del posto, non c’è una<br />
regola.<br />
Come ti trovi col nuovo PA?<br />
Molto bene. La cosa più curiosa è che ci sono casse destre<br />
e casse sinistre! Infatti non è simmetrico, esiste un ordine<br />
di montaggio per far sì che il cono da 18” si accoppi<br />
con l’i-5 sub, cre<strong>and</strong>o un unico fronte, come se avessimo<br />
tutti i sub sospesi; così il punch arriva dal cluster, ed i sub<br />
sono tagliati a 60 Hz. Questo nei palasport significa, cosa<br />
di solito molto rara, avere una bella botta di sub anche<br />
sui side. Lo trovo molto migliorato rispetto all’i-4: hanno<br />
addolcito la tromba, ma senza perdere aggressività, questo<br />
sale molto di più e se usato in modo più morbido, con<br />
meno volume, diventa davvero quasi Hi-Fi.<br />
Dal punto di vista artistico su cosa ti stai concentr<strong>and</strong>o?<br />
A parte il mixaggio, molto emotivo, sto lavor<strong>and</strong>o, insieme<br />
a Guido, per dare alla scaletta una dinamica anche a<br />
livello di volume. I pezzi tirati fanno parte del repertorio<br />
di Vasco, quindi qu<strong>and</strong>o ce ne sono quattro o cinque di<br />
fila rischi di stendere il pubblico, di procurare stanchezza<br />
fisica alle orecchie. Così cerchiamo di creare una dinamica<br />
sonora anche a livello di master: ho lo scotch sul master<br />
del Midas per indicare il range massimo e quello minimo.<br />
Come vedi, nonostante tutta la tecnologia digitale, un bel