07.03.2013 Views

EROS RAMAZZOTTI VASCO ROSSI GREEN DAY - Sound and Lite

EROS RAMAZZOTTI VASCO ROSSI GREEN DAY - Sound and Lite

EROS RAMAZZOTTI VASCO ROSSI GREEN DAY - Sound and Lite

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Live concert<br />

esclusiva Eros Ramazzotti<br />

intervista<br />

Dopo il soundcheck di Pesaro, Eros ci concede un’intervista. Bruno, il suo personal, ci accompagna<br />

nel camerino, curato ad arte dalla bravissima Lollo, e qui scambiamo due chiacchiere piuttosto<br />

informali...<br />

Eros, come ti è saltato in mente di mettere su una produzione del genere?<br />

A volte me lo chiedo anch’io! Scherzi a parte, ci lavoriamo da più di un anno, è un progetto che<br />

ha richiesto molto tempo, ma per quanto riguarda la spettacolarizzazione del concerto sono<br />

sempre stato ottimista e tranquillo, mi preoccupava di più l’aspetto del suono, su cui sono sempre<br />

molto esigente. Credo infatti sia giusto, anche dopo tanti anni, avere la massima attenzione al<br />

suono, non dare niente per scontato anche lavor<strong>and</strong>o con gr<strong>and</strong>i professionisti. Come hai visto,<br />

anche oggi al soundcheck sono <strong>and</strong>ato a sentire alcune cose che non mi convincevano... per riprendere<br />

una battuta che diceva la Bertè: “Se fai finta de sonà, faccio finta de pagà”!<br />

Scherzi a parte, mi sembra uno spettacolo buono, sta <strong>and</strong><strong>and</strong>o bene dappertutto...<br />

Perché utilizzare così tante energie e risorse nella produzione?<br />

Nasce dal mio istinto: fin dalle mie prime date, in Svizzera, tanti anni fa, pretesi dal mio<br />

manager, che allora come adesso era Salvadori, di cambiare il promoter estero che non mi<br />

convinceva, sempre alla ricerca di una qualità migliore. Infatti la ricerca della qualità è una<br />

cosa che ho dentro, ho sempre basato tutto sulla qualità. La produzione di adesso credo sia<br />

il massimo che un artista italiano possa fare, oltre questo budget si lavora gratis.<br />

Hai messo insieme un team internazionale di gr<strong>and</strong>e livello...<br />

Sì, ho fatto un mix fra gr<strong>and</strong>i musicisti e tecnici stranieri ed italiani, ma non per paura<br />

di non riuscire bene con i soli italiani, che spesso ho utilizzato nei miei tour. Qu<strong>and</strong>o vai<br />

all’estero, in Europa o in America o in Sud America, ti confronti con mostri sacri, quindi ti<br />

devi presentare al meglio, affiancato da persone di alto livello internazionale. Nell’arco<br />

di venticinque anni ho sempre investito per far bene, magari guadagn<strong>and</strong>o un po’ meno<br />

io stesso, perché il pubblico fosse soddisfatto dei soldi spesi per il biglietto e per rispetto<br />

nei suoi confronti.<br />

Ti ho visto diverse volte ai concerti dei tuoi colleghi, ti piace <strong>and</strong>are ai concerti?<br />

In effetti ogni concerto, a parte le ovvie personalizzazioni, è piuttosto simile agli altri<br />

sotto il punto di vista della produzione, giusto gli U2 ti possono meravigliare; negli<br />

altri è la personalità dell’artista che fa la differenza: Springsteen non aveva chi sa<br />

cosa, ma lui ha un carisma incredibile. Mi piace <strong>and</strong>are anche per confrontarmi,<br />

per fare esperienza, mi sembra giusto, tutti dovrebbero <strong>and</strong>are, anche Vasco<br />

dovrebbe <strong>and</strong>are a sentire gli altri...<br />

Questo tour sarà molto lungo e sfiancante: come trovi le motivazioni<br />

per fare sempre una gr<strong>and</strong>e serata, non c’è il rischio della<br />

routine?<br />

Il meccanismo del tour è una cosa particolare: dalle prove fino all’ultimo<br />

concerto entri in un vortice che una persona “normale” non reggerebbe,<br />

se non sei abituato è meglio che stai a casa! Poi, ovviamente, ci sono le<br />

serate in cui hai meno voglia, perché magari sei stanco, non hai riposato<br />

bene o hai dormito male... ma alla fine cerco sempre di salire sul palco con<br />

la tenacia giusta, anche perché per due ore devo tenere io lo spettacolo,<br />

non c’è un break in cui io possa riposarmi, ho solo un minuto e mezzo di<br />

uscita. Magari ci sono dei posti in cui vai più volentieri di altri, ma comunque<br />

la gente ha pagato, ti ama e tu non devi deluderla, la ricompensi col tuo impegno<br />

nel dare il massimo.<br />

Quest’anno “Ali e Radici” si è aggiudicato il nostro “Best Show<br />

2009”...<br />

Vi ringrazio, è una bella cosa. Devo dire che io forse ho il vantaggio<br />

di avere un mercato straniero molto ampio e più soldi da<br />

spendere, però devo dire che quelli che ho li spendo tutti, non<br />

lesino sulla produzione, quindi questo riconoscimento mi fa davvero<br />

piacere.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!