EROS RAMAZZOTTI TRA TERRA E CIELO UN'AULA INfORMATICA ...
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12<br />
ECONOMIA | Pleiadi<br />
ECONOMIA<br />
Credito Artigiano<br />
Una banca al servizio dell’economia dei territori<br />
Focalizzazione nel settore retail, radicamento territoriale e contestuale crescita delle rete operativa al servizio dei bisogni<br />
dell’economia, sostegno deciso alle zone di insediamento in questa fase di difficile congiuntura costituiscono i<br />
tre pilastri dei primi 63 anni di vita del Credito Artigiano. Ne parliamo con il Direttore Generale, dott. Luciano Camagni.<br />
Il Credito Artigiano<br />
è iscritto dal<br />
1995 nel perimetro<br />
unitario del<br />
Gruppo bancario<br />
Credito Valtellinese,<br />
di cui condivide<br />
la mission<br />
operativa e le<br />
strutture centrali<br />
funzionali al business<br />
(in particolare<br />
con riferimento alla gestione delle tecnologie<br />
informatiche – Bankadati –, del patrimonio<br />
immobiliare – Stelline –, dei servizi di corporate<br />
center – Deltas – e delle funzioni di finanza<br />
specializzata). Il modello organizzativo del<br />
Gruppo stesso, a ‘impresa-rete’, enfatizza il<br />
ruolo delle banche territoriali, che presidiano<br />
in via esclusiva i singoli mercati di riferimento,<br />
mentre le società strumentali offrono il<br />
necessario supporto operativo alle stesse. In<br />
questo contesto è sottolineato il vantaggio di<br />
prossimità delle reti e minimizzato il sorgere<br />
di asimmetrie informative; in ultima istanza<br />
non sono solo le dimensioni dei singoli intermediari<br />
che contano ma i princìpi di specializzazione<br />
e flessibilità e la distinzione chiara<br />
e condivisa di funzioni produttive e attività distributive.<br />
La concezione di mercato è orientata<br />
alla creazione di valore nel medio-lungo<br />
periodo e allo sviluppo socio-economico dei<br />
territori di insediamento, in continuità con i<br />
valori fondativi dell’istituto.<br />
Luciano Camagni, Direttore<br />
Generale Credito Artigiano<br />
Focalizzazione al retail<br />
La Banca ha fondato – accentuandola sempre<br />
più – la relazione con la propria clientela<br />
sulla base della personalizzazione (“una<br />
persona per volta” – riassume efficacemente<br />
l’ultimo Rapporto Sociale di Gruppo a pag.<br />
27) cercando sistematicamente il consolidamento<br />
di una fiducia ricambiata, grazie ad<br />
un’offerta di prodotti e servizi aggiornata e<br />
tesa a soddisfarne le specifiche esigenze. Particolare<br />
attenzione viene rivolta alle famiglie,<br />
ai professionisti, agli artigiani, alle piccolemedie<br />
imprese e al mondo del no profit, in<br />
coerenza con la natura di banca retail ed in<br />
linea con il principio di azienda orientata<br />
al cliente. L’attenzione al territorio – sotto<br />
forma di fornitura di ‘beni sociali’ – porta<br />
il Credito Artigiano a valorizzare la propria<br />
presenza sostenendo e supportando sistematicamente<br />
iniziative che integrano i bisogni<br />
espressi in ambito sociale, con particolare riferimento<br />
alle aree con più evidente disagio;<br />
la banca ha altresì accompagnato iniziative<br />
nel campo artistico e della cultura, del volontariato<br />
e dell’associazionismo – ad esempio<br />
mediante convegni, concerti e mostre d’arte<br />
in proprio ed instaurando proficue collaborazioni<br />
con importanti istituzioni nelle diverse<br />
città di insediamento.<br />
A fronte di una contrazione del Prodotto Interno<br />
Lordo per il nostro Paese nell’ordine<br />
del 4,7% per il 2009 (ultimissima stima della<br />
Commissione europea), la natura di banca<br />
al servizio dei territori si riflette nei dati re-<br />
lativi ai più significativi aggregati aziendali:<br />
nonostante la complessa situazione congiunturale,<br />
il Credito Artigiano ha continuato a<br />
garantire un flusso di crediti adeguato alle<br />
esigenze dell’economia non ritirandosi dal<br />
mercato; costante è risultato l’affiancamento<br />
a famiglie, artigiani, professionisti e PMI.<br />
L’ammontare totale di crediti alla clientela<br />
assomma a giugno scorso a 6,5 miliardi di<br />
euro (+5,8% rispetto a fine 2008 e +9,8%<br />
con riguardo al primo semestre 2008). Il<br />
dato appare in controtendenza significativa<br />
rispetto alla somma degli affidamenti concessi<br />
dal sistema bancario italiano nel suo<br />
complesso (+2,7% su base annuale a fine<br />
giugno) e testimonia chiaramente la valenza<br />
dell’attività svolta e sopra richiamata.<br />
In questo quadro puntiamo a un equilibrato<br />
rapporto servizio-redditività: non ci<br />
siamo mai fatti attrarre dai facili percorsi<br />
che portano ad elevate redditività di breve<br />
periodo ma espongono contestualmente a<br />
grandi rischi.<br />
Radicamento territoriale e crescita della rete<br />
operativa<br />
La banca è presente in quattro regioni<br />
– Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e<br />
Lazio – e dodici province. La politica di sviluppo<br />
della rete ha portato dalle 37 filiali del<br />
1995 alle 141 attuali consentendo un’espansione<br />
particolarmente marcata nella capitale<br />
lombarda (ove gli sportelli sono a fine settembre<br />
26), nel pavese, nel pratese e a Roma (25)