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CONCLUSIONI<br />

Questa ricerca dimostra che le cellule HTR-8/SVneo, derivate da trofoblasto umano del<br />

primo trimestre di gravidanza, esprimono recettori funzionali per PGE2 e SRIF, capaci di modulare<br />

sia le vie di trasduzione del segnale che le risposte cellulari, quali proliferazione e migrazione,<br />

probabilmente attraverso meccanismi mediati dal cAMP. Infatti, è ben dimostrato che il nucleotide<br />

riveste un importante ruolo nel controllo di queste funzioni cellulari esercitando, a seconda dei casi,<br />

effetti stimolatori o inibitori.<br />

Per quanto riguarda l’effetto antiproliferativo della PGE2 osservato nelle cellule HTR-8/SVneo, il<br />

coinvolgimento del cAMP è supportato dalle seguenti osservazioni:<br />

1. presenza dei sottotipi recettoriali EP2 ed EP4 che, come è noto, sono positivamente<br />

accoppiati al sistema dell’adenilil ciclasi; il prostanoide aumenta significativamente i<br />

livelli di cAMP e inibisce la proliferazione e la migrazione cellulare;<br />

2. il FSK aumenta drasticamente i livelli di cAMP e inibisce la proliferazione e<br />

migrazione cellulare.<br />

L’azione antiproliferativa di PGE2, verosimilmente mediata dal cAMP via recettori EP2/EP4, è in<br />

linea con quanto riportato in letteratura, relativamente ad altri modelli sperimentali.<br />

I dati riguardanti gli effetti di SRIF supportano ulteriormente l’ipotesi che il cAMP sia coinvolto nel<br />

controllo della proliferazione e migrazione delle cellule HTR-8/SVneo, infatti:<br />

3. SRIF, che riduce la concentrazione intracellulare di cAMP, aumenta sia<br />

proliferazione che migrazione;<br />

4. SRIF contrasta gli effetti di FSK o PGE2 su proliferazione e migrazione cellulare.<br />

I risultati sopra riportati sono coerenti con quelli relativi alla caratterizzazione del sistema ciclasico,<br />

sia in termini di espressione delle diverse isoforme della subunità catalitica della ciclasi, nonchè<br />

della subunità alfa delle proteine G, che in termini di attività e responsività dell’enzima.<br />

Concludendo, a condizione che i nostri dati siano applicabili al trofoblasto in vivo, si può<br />

ipotizzare un coinvolgimento del sistema AC/cAMP nel mediare gli effetti della prostaglandina E2 e<br />

della somatostatina sulla proliferazione e migrazione delle cellule trofoblastiche extravillose,<br />

consentendo in tal modo il corretto rimodellamento dei vasi uterini e, pertanto, il normale sviluppo<br />

del feto.<br />

Ulteriori studi, tuttavia, sono necessari per meglio caratterizzare il pattern di espressione di<br />

tutte le componenti del sistema dell’AC e per meglio comprendere i meccanismi che le regolano.<br />

La conoscenza di tali meccanismi, oltre ad avere un valore sul piano conoscitivo, potrebbe essere di<br />

utilità per la messa a punto di nuove strategie terapeutiche, volte a garantire l’omeostasi del<br />

processo di placentazione e, in ultima analisi, il successo della gravidanza.<br />

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