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espresso rispetto a quello delle altre isoforme. Utilizzando poi la tecnica di Western blot, abbiamo<br />

dimostrato la presenza di Gs, Gi e Gq, essendo quest’ultima la più abbondante. Questo risultato,<br />

almeno per quanto riguarda le proteine G accoppiate all’AC, è coerente con la dimostrazione che<br />

l’enzima presente nelle cellule HTR-8/SVneo è altamente responsivo al GTPγS, un potente<br />

attivatore della proteina Gαs e che la SRIF è in grado di inibire l’aumento dei livelli di cAMP<br />

indotto da FSK. La proteina Gαq, altamente espressa nelle cellule in esame, potrebbe essere<br />

coinvolta nell’attivazione della fosfolipasi C da parte di agonisti recettoriali, anche se questa via di<br />

trasduzione non è ancora stata indagata in queste cellule.<br />

Nelle cellule HTR-8/SVneo non è stata riscontrata alcuna banda che dimostri la presenza<br />

della subunità Gαo, anche se ne abbiamo identificato l’mRNA. Questo risultato trova una plausibile<br />

spiegazione nel fatto che la tecnica di amplificazione della polimerasi presenta una maggiore<br />

sensibilità rispetto a quella dell’immunoblotting. In ogni caso, gli studi di espressione genica e la<br />

determinazione dei livelli di espressione proteica nelle cellule HTR-8/SVneo hanno evidenziato<br />

pattern di espressione sovrapponibili, con l’eccezione della proteina Go. Confrontando i risultati<br />

ottenuti nelle cellule trofoblastiche extravillose con quelli dei villi coriali, si osserva un pattern di<br />

espressione del tutto simile per quanto riguarda l’mRNA ma non le proteine; l’analisi di<br />

immunoblotting, infatti, ha rivelato nei villi coriali la presenza di Go, non riscontrata nelle cellule<br />

trofoblastiche. Sembra dunque che questa proteina non sia coinvolta nella regolazione delle risposte<br />

del trofoblasto extravilloso.<br />

Per quanto riguarda l’espressione delle proteine G placentari è stato riportato che essa può<br />

variare nel corso della gravidanza. Ad esempio, Gαi2 e Gαi3 sono maggiormente espresse nel primo<br />

trimestre, mentre i livelli di Gαs e Gαo non cambiano durante la gestazione [142]. Queste<br />

osservazioni suggeriscono che le proteine G svolgano ruoli funzionali specifici in relazione<br />

all’epoca di gravidanza. A questo proposito, evidenze indirette indicano che la proteina Gαs<br />

potrebbe essere implicata nella regolazione di canali per il calcio sensibili alla diidropiridina,<br />

responsabili del rilascio dell’ormone lattogeno (hPL) e della gonadotropina (hCG) placentari. La<br />

proteina Gαo potrebbe, invece, mediare l’azione inibitoria della dopamina sul rilascio di hPL, che si<br />

esplica attraverso il suo legame con il recettore D2, espresso nella placenta umana. E’ noto che la<br />

proteina Gαi2 modula l’attività dell’AC e della fosfolipasi C, mentre la Gαi3 attiva i canali per il<br />

potassio, suggerendo un suo ruolo inibitorio sul rilascio di ormoni placentari [74].<br />

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