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presumibilmente, potrebbe essere il mediatore delle azioni di SRIF nelle cellule HTR-8/SVneo. Il<br />

coinvolgimento di sstr2 nel mediare gli effetti di SRIF sulle vie di trasduzione nella nostra linea<br />

cellulare, è supportato anche dalle seguenti osservazioni: i) la capacità di CYN di abolire le azioni<br />

di SRIF, unita alla inefficacia degli antagonisti per altri sottotipi recettoriali; ii) l’abilità di<br />

octreotide di mimare gli effetti di SRIF; iii) la minor efficacia di SOM230, un ligando<br />

multirecettoriale caratterizzato da più bassa affinità, rispetto a SRIF, nei confronti del recettore sst2.<br />

La complessità della regolazione del sistema ciclasico, insieme al ruolo altamente specifico<br />

del cAMP, quale secondo messaggero intracellulare, suggerisce che un differente pattern di<br />

espressione delle diverse componenti di tale via di trasduzione possa essere responsabile di funzioni<br />

diverse in funzione del tipo cellulare che le esprime.<br />

Mentre la distribuzione e la regolazione delle diverse isoforme dell’AC nei tessuti perinatali<br />

e adulti sono state ben stabilite, poche informazioni sono attualmente disponibili riguardo al profilo<br />

d'espressione ed al ruolo potenziale dell’AC nelle fasi iniziali della gravidanza, ossia nell’impianto<br />

della blastocisti e nello sviluppo della placenta. Per quanto riguarda il ruolo svolto dal sistema<br />

adenilil ciclasi/cAMP nell’utero gravido, numerosi sono gli studi relativi al suo coinvolgimento nel<br />

mantenimento dello stato di quiescenza del miometrio [1<strong>39</strong>]. Mediante analisi dell’mRNA ed<br />

immunoblotting, è stata recentemente dimostrata una differente espressione dell’AC nel miometrio<br />

gravido rispetto a quello non gravido. In particolare, i livelli delle isoforme AC1, AC3, AC8 e AC9,<br />

notoriamente modulate dal complesso Ca 2+ /calmodulina, sono risultati più bassi nel miometrio<br />

gravido rispetto a quelli riscontrati nell’utero non gravido. Le isoforme AC2, AC4, AC5, AC6 e<br />

AC7, modulate dalla subunità βγ delle proteine G e dalla PKC ma inibite, almeno per quanto<br />

riguarda alcune di esse, da basse concentrazioni di Ca 2+ , sono risultate maggiormente espresse nel<br />

miometrio gravido. Questi cambiamenti nel pattern di espressione delle diverse isoforme dell’AC,<br />

che si verificano nel corso della gravidanza, presentano un indubbio significato dal punto di vista<br />

fisiologico; infatti, le isoforme dei gruppi 2 e 3 dell’AC sembrano essere coinvolte nel<br />

mantenimento della quiescenza uterina e quindi avere un effetto protettivo nei confronti della<br />

gravidanza [1<strong>39</strong>]. E’ stato riportato che anche espressione e responsività delle proteine G nell’utero<br />

possono essere alterate durante la gravidanza e che esse dipendono dall’espressione relativa di tutti i<br />

componenti della cascata del sistema adenilil ciclasico. Il bilancio tra la funzionalità della via che<br />

media la stimolazione e di quella coinvolta nell’inibizione del pathway dell’AC può avere<br />

importanti conseguenze nel controllo dell’attività contrattile del miometrio [140].<br />

A questo proposito, abbiamo studiato l’espressione genica delle diverse isoforme dell’AC<br />

nelle cellule in esame e nei villi coriali umani prelevati all’XI settimana di gestazione, mediante<br />

villocentesi. Avvalendoci della tecnica di RT-PCR abbiamo dimostrato la presenza dell’mRNA per<br />

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